00:00:00 | Preliminari. Consenso dell’intervistata |
00:01:50
A Firenze, anni Sessanta |
Prima di Roma e del teatro: gli anni Sessanta a Firenze, giovane insegnante di lettere al liceo artistico, la passione per la letteratura, collaborazioni con l’Università. |
00:03:22
A Roma, anni Settanta, la radio |
1970: trasferimento a Roma, ingresso “dalla porta principale”: l’incarico avuto dal terzo programma radiofonico insieme a Piero Gelli, trasmissioni sulla letteratura italiana contemporanea. A Roma, interviste a Moravia, Pasolini, Caproni, Attilio Bertolucci. |
00:05:04
Le cantine, il femminismo |
A Roma, spettatrice delle cantine, incontro con la ventata del femminismo e quella dell’avanguardia. Incontri con varie donne di teatro: Laura Betti, Dacia Maraini, Perla Peragallo |
00:06:18
Ingaggi alla RAI, divulgazione per palinstesto per ragazzi. |
Inizio anni Settanta, i lavori per la TV, palinsesto pomeridiano, La TV dei ragazzi: trasmissioni in diretta con studenti di elementari e medie, giochi culturali e linguistici; primo spettacolo per i bambini, Le fiabe del Basile, e scoperta del piacere di stare in scena, non solo per un pubblico di ragazzi |
00:10
Approdo al teatro da autodidatta |
Approdo al teatro senza formazione teatrale, da autodidatta. Modelli attorici: il fratello Paolo Poli, Dario Fo, Franca Valeri. La predilizione per gli attori più che interpreti, autori, di forte personalità, capaci di esprimere tutto un mondo interiore. Una prospettiva poi trasmessa, come docente, nella formazione ai giovani attori: coltivare la propria personalità, prima che le tecniche e la pulizia formale. |
00:15.55
Al BEAT 72 |
La stagione teatrale 73-74 realizzata al Beat 72 con un gruppo di amici, molti dei quali fiorentini (Gianfranco Varetto, Ida Bassignano, Donato Sannini, Carlo Monni, Giancarlo Palermo). Il circolo delle amicizie, anche con Lucia Vasilicò. Il primo spettacolo sperimentale, La festa, ideato insieme a Gianfranco Varetto, di timbro esistenziale: la drammaturgia intreccia il richiamo alle grandi feste medievali per esorcizzare la morte (cfr. il classico di Huizinga, L’autunno del medioevo) con le solitudini contemporanee dei tre perfomer (Lucia Poli, Benigni, Varetto). |
00:20:37
Gli spettacoli con Paolo Poli: Apocalisse |
Inizia la collaborazione col fratello Paolo Poli, quattro spettacoli insieme fra anni Settanta e Ottanta. Il primo, 1974, Apocalisse, scritto a quattro mani, con 6/7 attori e quadri musicali, di timbro sperimentale (ideazione di Lucia): un’Apocalisse contemporanea, mescolava riferimenti al vangelo di San Giovanni, a testi di Sanguineti, col tema forte del momento, ‘apocalittici o integrati’. La critica positiva di Cordelli. |
00:22.47
Gli spettacoli con Paolo Poli: Femminilità |
Il secondo spettacolo col fratello Paolo, più ‘facile’: Femminilità, sulla donna degli anni Trenta, riprendendo le trame di Liala…Un divertissement, un Bracchetti ante-litteram, il defilé dei costumi, la cornice narrativa dei due innamorati…. |
00:24.47
1975 apre l’Alberico |
1975. Apertura dell’Alberico insieme agli amici della stagione del Beat 72 con l’aggiunta del Patagruppo: l’attrice Rosa Di Lucia e lo scenografo Bruno Mazzali. Con loro anche Antonio Bino, organizzatore-amministratore, e Donato Sannini. Attivo cinque anni, dal 1975 al 1980: spettacoli (lì nacquero vari monologhi), concerti, laboratori sul corpo e sulla voce… Lo spazio (un garage con annessa cantinetta con piccolo palcoscenico), l’indirizzo (via Alberico II, in Prati), la platea (80 sedie, cento coi posti a sedere a terra) |
00:29:30
Dopo gli anni Settanta, amore per la letteratura |
Autorappresentazione: dagli anni della presunzione e dell’intraprendenza giovanile, voler far di tutto, recitazione regia e testi, ai decenni successivi, col lavoro su testi di altri “più bravi di me a scrivere”: i suoi autori prediletti (uomini e donne, Lidia Ravera, Valeria Moretti, Stefano Benni, Ugo Chiti) |
00:30:55
L’Alberico, frequentatori e amici |
L’Alberico: pubblico, socialità, amicizie. Fra i frequentatori e poi amici, la famiglia dello scrittore e critico teatrale Roberto Mazzucco, sua figlia Melania, oggi scrittrice (debutto con Il bacio della Medusa) allora giovane spettatrice… |
00:33:43
ASCOLTO Liquidi (1976). Ragioni dello spettacolo |
Liquidi (1976) lo spettacolo più di successo di Lucia Poli in quegli anni. Creato per l’Alberico. Necessità di parlare dell’identità femminile, problema che in quel momento storico (femminismo) le donne sentivano più degli uomini |
00:36:20
Liquidi in tournée. Ricezione |
Liquidi in tournèe, fino a New York, Festival Internazionale di Teatro 1979; e in Italia in vari luoghi, anche alla Maddalena seppur con qualche diffidenza iniziale (era un’immagine di donna in crisi quella di Liquidi, poco ‘liberata’). |
00:38:49
Liquidi : la scrittura scenica ASCOLTO |
Racconto della partitura scenica: in scena una modella spiritosa che posa per un fotografo; chiacchiere, pose, congelamenti, eventi del corpo, i liquidi che fuoriescono: identità finte, identità vere. |
00:41:48
Ancora Liquidi: intrecci con la storia di vita, futura maternità, valenza di autoanalisi |
Liquidi : il figlio immaginario, quello dello spettacolo, e il figlio reale (nato dopo lo spettacolo): lo stesso destino, pianista! Il tema della maternità, il rapporto con la madre. Lo spettacolo come analisi, psicanalisi. Il mistero delle riprese video mai trovate |
00:44:16
Liquidi alla Maddalena e le riprese sparite |
Il mistero delle riprese video mai ritrovate |
00:45:52
L’archivio personale |
L’archivio personale di Lucia Poli: Materiali e documenti (molti buttati via). Altri donati al Centro di Drammaturgia delle Donne di Calenzano (Cristina Ghelli) |
00:47:24
Una carriera non lineare (riflessione sulla propria storia di vita) |
Autorappresentazione: Rivedere il proprio passato e il proprio percorso. Il talento per raccontare la storia in modo diverso, da insegnante (apprezzato da Anna Banti, saggi su Paragone), travasato e riconvertito nella radio, nella TV, in teatro; “carriera non lineare”, non si è mai preoccupata di quantificare il successo in un certo campo, “ho seguito le mie esigenze non la mia carriera”; Liquidi come tappa importantissima, una sorta di analisi, un grado zero da cui ripartire. Amicizie durature strette negli anni Settanta, come quella con Ida Bassignano. |
00.55.05
Teatro e vita all’Alberico |
Teatro e vita all’Alberico: si mangiava, si discuteva, si restava fino a notte fonda, insieme ai critici e agli spettatori amici come Cordelli e Nico Garrone, e agli attori ospiti coi loro lavori: Rosa di Lucia, Roberto Benigni, Giuseppe Bertolucci (suo marito) Carlo Monni, Donato Sannini: tutto un mondo…. |
01:01
Il teatro oggi. Le minoranze attive dei pubblici intellettuali |
Confronto ieri/oggi: oggi manca al teatro e all’arte un movimento, il clima di quegli anni. Il teatro oggi insegue la TV anche se restano minoranze attive di pubblici “col palato fino” |
01:04:48
Il governo del corpo |
Vita d’attrice oggi, ultimi anni: Il governo del corpo dai testi di Piero Camporesi, nato dopo l’incontro con la figlia dello studioso, varie repliche davanti a piccoli pubblici. |
01:07:00 | Ancora Liquidi, circuitazione: Le Moline a Bologna, il teatrino di Brera a Milano |
01: 08:00 | Il filone di spettacoli sulla psicologia femminile attraverso mondi letterari sviluppato dagli anni Ottanta: Per Dorothy Parker, scrittrice spiritosa |
01:08:25 | Ricordi di famiglia: il padre musicista morto quando lei era bambina, la mamma maestra montessoriana |
01:11:20 | Il filone della comicità e ironia femminile a teatro, da Valeri a Guzzanti, e come lei vi si è inserita (lato comico di Liquidi) |
01:14:00 | Comicità e teatralità in famiglia. Ricordi di infanzia. |
01:15:05 | Riprende sul filone degli spettacoli dalla letteratura femminile: dopo Per Dorothy Parker, Brividi, omaggio a Patricia Highsmith; poi recital di vari suoi pezzi da Doris Lessing, Anaïs Nin, Colette; e Chanson Colette, sul finire degli anni Novanta scritto insieme a Valeria Moretti, come anche il successivo, Sorelle Brontë. |
01.19 | Sensibilità al pensiero di genere attraverso le letterate più che le teoriche e le politiche: Valeria Moretti, Virginia Woolf (di cui ha letto pezzi di Orlando, Le onde, Una stanza tutta per sé ai festival della Letteratura di Modena e Mantova) |
01:23:00 | Autorappresentazione: l’età, l’invecchiare. La bellezza del corpo in gioventù, ricordi del sentirsi bella (gli sguardi degli altri) il palcoscenico che rende belle a qualsiasi età, perché trasforma, posizione privilegiata. Cosa cambia nell’intimità e nell’eros, i ritmi più lenti, come è possibile viver bene la vecchiaia. |
01:32:00 | La chiusura dell’Alberico, il tramonto delle cantine, il periodo del riflusso |
01:34:33 | Autorappresentazione: orgoglio delle scelte coscienti per la propria vita,”la bellezza non l’ho mai utilizzata”, il rifiuto del cinema e delle commedie dove si chiedeva alle attrici di spogliarsi un po’, “ho sempre puntato su valori miei”. Soddisfazione. |
01.35:50 | Saluti e formula di rito |
- ICBSA, Via Caetani 32, 00186, Roma
- Museo Biblioteca dell’Attore, Via del Seminario 10, 16121, Genova
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Citation
Intervista a Lucia Poli, di Fava Francesca, Roma, il 10/07/2014, Progetto “Donne di teatro a Roma ai tempi della mobilitazione femminista (1965-1985)”, Collezione Ormete (ORMT-04b), consultata in URL:< https://patrimoniorale.ormete.net/interview/intervista-a-lucia-poli/ >, (data di accesso).
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