Lucia Poli
Firenze – 12 ottobre 1940
- Professione: Attrice-autrice
- Attualmente:
Lucia Poli è nata il 12 ottobre 1940 a Firenze, laureata in lettere, seguendo le orme della madre (maestra montessoriana) è giovane insegnante liceale di lettere e storia negli anni Sessanta, assistente universitaria, brillante pedagoga e comunicatrice.
Poi arrivano incarichi per i programmi culturali della radio e per il palinsesto TV rivolto ai ragazzi e con essi il trasferimento a Roma, dove già vive il fratello Paolo, affermato attore comico di undici anni più vecchio di lei. Nella capitale all’inizio degli anni Settanta Lucia si tuffa nella ventata delle cantine e delle avanguardie teatrali e nella mobilitazione femminista, debutta a teatro, subito si misura come attrice-autrice ideando insieme a vari compagni di strada la stagione ‘73-‘74 del Beat ’72.
Negli anni Settanta è in scena accanto al fratello e spesso in proprio in tanti lavori, sia monologhi che spettacoli a più mani, sviluppando una propria cifra di comicità e di teatro di timbro avanguardista e sperimentale: da La festa, ideato con Gianfranco Varetto, a Apocalisse, composto col fratello, al monologo Liquidi, di cui è interprete, regista e autrice. Teatro e vita, socialità e sperimentazione si intrecciano nei cinque vivaci anni dell’Alberico, il teatro di cantina da lei aperto fra il 1975 e il 1980, dove si formano Roberto Benigni e tanti altri.
Artista e attrice sempre indipendente e intellettualmente curiosa, nei decenni successivi Lucia Poli investe su un teatro colto ed ironico di timbro letterario inventando scritture sceniche intorno ai testi delle scrittrici più amate, Dorothy Parker, Patricia Highsmith, Valeria Moretti, Colette, Le sorelle Brontë, Virginia Woolf… Fra le collaborazioni, da segnalare quelle ricorrenti con Stefano Benni e con Ugo Chiti.
Al teatro affianca qualche apparizione al cinema e in TV. Ma predilige il lavoro da attrice-autrice, e alle indagini nella letteratura (in particolare quella femminile) alterna scritture di impegno civile attente alla storia delle donne, come Sorelle d’Italia (1994) e Cittadine (2011, con Valeria Moretti). Nell’ultimo periodo continua la sua vocazione all’adattamento teatrale della narrativa e della saggistica con spettacoli quali Il governo del corpo (dai testi di Piero Camporesi), Incontro con l’Agnese (da L’Agnese va a morire di Renata Viganò), La Pianessa (in omaggio ad Alberto Savinio) proposti a pubblici attenti e particolari (come quelli dei festival per la letteratura) e interessati a un teatro di qualità e di pensiero.