Intervista a Maštrović Zora

ORMT-13e

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Presentazioni

ZM ha 77 anni e ha studiato medicina. Il padre ha origini dalmate, ma la famiglia si trasferisce a Zagabria quando lei è quattordicenne. La nonna paterna era un’aristocratica bergamasca: i De Zanchi si stabiliscono in Dalmazia attorno al XVIII secolo. A Zagabria frequenta il liceo, il padre è tra i fondatori dell’Università di Zara e suo cugino di secondo grado per 14 anni è stato direttore dell’Accademia jugoslava delle Scienze e delle Arti (attuale Accademia croata delle Scienze e delle Arti – HAZU ndr.).
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L’adesione alla Società I.G. Kovačić e al SEK

 

Entra a far parte della Società culturale e artistica studentesca Ivan Goran Kovačić da liceale e da studentessa universitaria aderisce al SEK. Quando in Europa esplode il ’68 ZM è al terzo anno di medicina: ricorda le proteste cecoslovacche e Jan Palach.
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L’impegno spirituale, socioculturale, scientifico e politico

ZM fonda diverse società di meditazione trascendentale, tecnica che pratica tutt’oggi. È stato difficile introdurre la meditazione in un paese cattolico: proviene da una famiglia religiosa ma da sempre “è aperta a tante cose e sentiva che mancava qualcosa”. Ha curato progetti di ideal settlement basati sul diritto naturale in seguito a viaggi negli USA. Trascorre il periodo della Guerra di indipendenza croata in Inghilterra; grazie al SEK gira l’Europa: con lo spettacolo Seconda porta a sinistra, diretto da Bogdan Jerković, visita la Repubblica Ceca. Negli anni 2000 organizza il primo convegno nazionale dedicato all’agricoltura biologica. Ha promosso la creazione di tre Croatian Indian Society e la costruzione di un ecovillaggio. Membro di due governi croati si è occupata di servizio agricolo estero promuovendo una campagna di sensibilizzazione contro gli OGM. Ha scritto molti articoli scientifici a riguardo.
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L’incontro con il SEK

ZM nel 1965 risponde a un annuncio di audizioni SEK affisso per le strade di Zagabria. Durante il secondo anno di Università lo studio non le permette di recitare e quindi rientra nel SEK con l’esplosione del movimento studentesco: non ricorda se nel 1968 o l’anno successivo.
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Seconda porta a sinistra

Recita nello spettacolo che precede il ritorno di Jerković alla direzione del SEK ed è attrice protagonista di Seconda porta a sinistra, di un autore belgradese (Aleksandar Popović ndr.), recitato in serbo.  Lo spettacolo critica tanto il comunismo quanto il capitalismo, in scena 3 attrici e 4 attori. ZM e GGC si scambiano informazioni su Seconda porta a sinistra: Popović lo scrive appositamente per il SEK ispirandosi alle manifestazioni jugoslave del 1969. <Breve interruzione>

Le autorità politiche croate non accolgono bene lo spettacolo: ZM ricorda la supervisione da parte de “i livelli alti”.

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I protagonisti e i temi di Seconda porta a sinistra

ZM apre una breve digressione riguardo a papabili attori SEK con cui crede sia possibile mettersi in contatto: ha fatto qualche tentativo ma nessuno è andato a buon fine. Tra questi il protagonista di Seconda porta a sinistra (Dubravko Sidor ndr.). Sidor interpretava Tito e ZM il Partito comunista jugoslavo: sul palco si dispiegava la manipolazione di cui i giovani e la società erano vittime. Sidor in seguito è diventato un famoso speaker radiofonico in Croazia; ZM è riuscita intercettarne la figlia.
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Seconda porta a sinistra

Tito e il Partito comunista ai lati opposti del palco si scambiano battute e alle loro spalle, dietro un sipario di plastica trasparente, due attrici e due attori nudi fino all’ombelico sembrano dentro a un acquario (ZM in una scena allatta un bambino). Una delle due attrici – anche lei nota speaker radiofonica che si è occupata di giudaismo in Croazia – ha rifiutato l’invito di ZM a parlare con GGC. Con una canna si simula la pesca degli attori dentro l’acquario. All’improvviso la recitazione si interrompe e sono proiettate le immagini di Palach che si dà alle fiamme. L’inserto del breve film-documentario non viene accolto positivamente, soprattutto in Polonia.
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Le prime attrici a seno nudo sul palco

Seconda porta a sinistra viene messo in scena a Zagabria e nella grande sala del centro studentesco di Belgrado davanti a circa 500 persone: ZM ricorda il pubblico anche ai lati del palco e al di sotto. Le attrici del SEK sdoganano per prime la nudità femminile in Jugoslavia: ZM accenna un paragone con gli hippie USA. Il SEK si è esibito anche al BRAMS di Novi Sad in Serbia. Fuori dall’ex Jugoslavia ricorda il SEK in Polonia.

<Breve interruzione>

00:22:59

Al festival di Wrocław

L’ambasciatore jugoslavo Arso Milatović agevola la partecipazione del SEK al festival di Wrocław: la Polonia apparteneva al blocco Est. Milatović assiste a Seconda porta a sinistra che gli organizzatori del festival collocano, assieme all’altro spettacolo SEK, in tarda serata. Nonostante ciò, il pubblico è numeroso.
00:24:46

Le tournée

ZM ricorda la fatica delle tournée: viaggiavano in autobus per l’Europa. Prima della Polonia il SEK si è esibito a Sofia, in Bulgaria.
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L’incontro con Milatović

In Cinque missioni diplomatiche Milatović racconta l’esperienza di ambasciatore in cinque paesi diversi; ZM ricorda che si è avvicinato a lei, presidentessa del SEK, e Jerković dopo l’esibizione. Jerković si era confrontato con lei circa la proiezione del filmato su Palach: ZM era responsabile per l’intero gruppo.
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La menzione nel libro di Milatović

Quando ZM è medico nucleare presso il KBC Zagreb Rebro tramite una bibliotecaria scopre di essere stata menzionata in una pagina che l’ambasciatore ha dedicato a Seconda porta a sinistra.
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Il legame Milatović-Maštrović

Milatović conosceva Srećko Maštrović, nonno di ZM: erano stati nello stesso campo di prigionia durante la Seconda Guerra Mondiale. Il padre e gli zii di ZM sono stati partigiani; con l’occupazione italiana di Zara la casa dei suoi nonni viene risparmiata, ma con l’arrivo dei tedeschi nel 1943 Srečko e la moglie, la cui abitazione viene incendiata, vengono mandati in un campo in Italia e poi in nord Africa. Srećko parlava molto bene l’italiano, era un traduttore per molti degli internati.
00:30:31

Al FITU di Parma

 

LISTEN AUDIO

Il SEK partecipa al FITU con Seconda porta a sinistra. Recitano in una sala con un grosso crocifisso al muro: l’attore Srećko Capar sale su una scala e lo rimuove suscitando un grosso applauso. ZM oggi non approverebbe un simile gesto.
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Bogdan Jerković

 

GGC: Che tipo di regista era Jerković? Come è stato lavorare con lui?

ZM sostiene ci siano molte biografie del regista. Lei e Jerković sono nati lo stesso giorno (in anni differenti): ricorda di aver festeggiato molti compleanni con la famiglia Jerković. ZM indica l’archivio teatrale croato e il prof. Boris Senker come utili canali per reperire informazioni sul regista. Jerković ha terminato le scuole superiori a Zagabria durante il periodo fascista, ha ottenuto il diploma di regista o attore – ZM non ricorda – a Belgrado durante la guerra e tornato a Zagabria è diventato direttore del Teatro Nazionale Croato e del Teatro Komedija. Lavorando al Komedija ha incontrato la moglie (Marija Dragović ndr.) e dalla loro unione è nata Aleksandra.

00:35:43

Jerković regista

GGC: ho consultato l’archivio HAZU che ha citato e sono al corrente di queste cose, grazie. Mi piacerebbe sapere cosa ricorda di Bogdan. Che tipo di regista era?

ZM: Era appassionato, con tutto il cuore cercava di far recitare agli attori ciò che immaginava. Ricorda il senso dell’umorismo e la gentilezza del regista e un momento trascorso assieme sul bus durante una tournée.

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Outsider di «Praxis»

ZM, Jerković e la moglie sostenitori della rivista filosofica marxista «Praxis» non sono visti di buon occhio dal governo jugoslavo. Il sociologo Rudi Supek, fratello del Rettore dell’Università di Zagabria, Ivan Supek, organizza un convegno e i soli a non essere sociologi o filosofi sono ZM, il regista e Dragović.
00:41:17

Rajko Grlić

GGC: Ho intervistato Rajko Grlić, mi ha parlato della Korčula Summer School e di «Praxis».

ZM: Io e Rajko Grlić ci conosciamo molto bene. Lui e un altro studente stavano facendo pasticci nel SEK, così li ho cacciati via! ZM apprezza Grlić come regista cinematografico, ma la sua vivacità non poteva andare a discapito dell’intero SEK.

00:42:33

Tra SSJ e Comitato di politica culturale

GGC: Tra i materiali da lei donati a Leksikografski ho trovato un report del Comitato di politica culturale di cui è stata presidentessa. Il Comitato era coinvolto nell’organizzazione dell’IFSK? Promuoveva le attività del SEK?

ZM entra nell’Unione degli Studenti jugoslavi (d’ora in poi SSJ) grazie a Slobodan Lang, studente di medicina e figlio del fondatore dell’Istituto di Economia di Zagabria. L’SSJ ha una sezione culturale e ZM vi aderisce assieme a una decina di altri studenti: l’attività del comitato non riguarda IFSK e SEK. ZM, in quanto presidentessa, prende parte alle celebrazioni del compleanno di Tito: possiede una foto in cui è tra il maresciallo e la moglie.

00:47:14

L’IFSK e Branko Vodeničar

L’IFSK festival internazionale che ZM frequenta a patto di rientrare entro e non oltre le 22: la madre solo per la cerimonia di chiusura le permetteva di rientrare a mezzanotte. ZM ha cercato sull’elenco telefonico Branko Vodeničar, fonico del SEK: la sua testimonianza potrebbe essere preziosa perché ha assistito a tutti gli spettacoli IFSK e SEK svoltisi al Teatar&TD. ZM non ricorda molto del festival: “l’atmosfera era bella, eravamo giovani studenti”.
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Vietrock e contatti utili

GGC: Lei ha recitato in Vietrock?

ZM: Sì, ma non avevo un ruolo principale. Lo spettacolo di denuncia contro la guerra in Vietnam è diretto da Miro Međimorec che GGC intervisterà. ZM ribadisce l’intenzione di inviare nomi e contatti che ha raccolto (insiste su Sidor e Vodeničar): è convinta che se a rintracciare i testimoni fosse una personalità accademica (ex. Senker) si riscontrerebbe maggior cooperazione.

00:53:55 Ringraziamenti e saluti.
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Interview Duration: 01:07:00
Registration Duration: 00:56:09
Format: mp3
Type: audio
Language: inglese italiano
Subjects:
Original Document Placement:
  • ICBSA, Via Caetani 32, 00186, Roma
  • Museo Biblioteca dell’Attore, Via del Seminario 10, 16121, Genova
  • Dipartimento Discipline Umanistiche, Sociali e delle Imprese Culturali, Università degli Studi di Parma
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Citation

Intervista a Maštrović Zora, di Govi Cavani Giulia, Zagabria, il 25/09/2024, Progetto “Festival fra locale e globale. Ripensare la scena italiana fra gli anni ’50 e gli anni ’70 (PRIN 2022.)”, Collezione Ormete (ORMT-13e), consultata in URL:< https://patrimoniorale.ormete.net/interview/intervista-a-mastrovic-zora/ >, (data di accesso).

Relation:
Bibliography:
  • Maštrović Zora et alii, Brain shunts in patients with stroke: possible cerebral autoregulation of changed haemodynamics, in “Acta medica Iugoslavica”, 1991, 45
  • Vlada Republike Hrvatske, Odluka o osnivanju Bioetičkog povjerenstva za praćenje genetski modificiranih organizama, 11/05/2000
  • Maštrović Zora et alii, Changes in trait brainwave power and coherence, state and trait anxiety after three-month transcendental meditation ™ practice in “Psychiatria Danubina”, 2016, 1
  • Maštrović Zora et alii, Ancient knowledge of earthquake protection, in “1st t Croatian Conference on Earthquake Engineering – 1CroCEE”, 2021