Scalfi Saviana
Milano – 3 Ottobre 1938
- Professione: Attrice e regista
- Attualmente: Pensionata
Dopo gli esordi in giovanissima età con lo Stabile di Bolzano diretto da Fantasio Piccoli (Regana in Re Lear) e la Compagnia Elsa Merlini-Paolo Carlini (Madame sans gene di Sardou), vive per 5 anni a New York, durante i quali frequenta all’Actor’s Studio i corsi di Lee Strasberg, partecipa al Festival di Spoleto con una compagnia americana (I just wild about Henry di H. Miller) e mette in scena uno spettacolo da lei creato (Lamento per la morte di Ignazio di G. Lorca). Tornata in Italia a metà anni ‘60, prende parte ad alcuni spettacoli dell’avanguardia romana.
Nel ‘68 viene scritturata da Giorgio Strehler con cui lavora per tre anni (Il fondo di Gorki e Il fantoccio lusitano di P.Weiss) .Nel ‘71 dà vita con Bruno Cirino al Teatro di Centocelle (Gli anni del fascismo e Viva l’Italia di Dacia Maraini, Il mutilato di Toller).
Nel ‘73 con altre artiste e intellettuali tra cui Adele Cambria, Dacia Maraini, Lu Leone, fonda il Teatro La Maddalena. Lavora poi con la Cooperativa dell’Atto (Antigone in Antigone di Sofocle) e al Teatro Argentina di Roma con Franco Enriquez (Il sipario ducale di Paolo Volponi)
Nel 1978 fonda il Collettivo Isabella Morra, di cui è direttrice artistica, attrice e regista, con cui ha seguito sempre un suo originale percorso di ricerca e attività teatrale, culturale e sociale, teso a portare in teatro (ma anche nelle fabbriche, nelle scuole, nelle piazze, nelle carceri, nei centri anziani, in ogni luogo e situazione in cui fosse possibile creare attraverso il teatro dei momenti di aggregazione e dibattito, riflessione e confronto) temi e problemi del nostro tempo. L’esigenza era quella di costruire e portare in teatro un punto di vista femminile che nasce dalla crescente consapevolezza delle donne nella società e dalla necessità di darsi corpo e voce, linguaggi e modi di esistenza nuovi, altri, propri. E significa anche portare in teatro la sensibilità, la ricchezza e la varietà del mondo delle donne, il tentativo di leggere con occhi nuovi la realtà e anche l’immagine che hanno di sé. Negli anni ’80 conosce Pia Mancini che diventa la direttrice di scena, l’aiuto regista, la consulente nella scelta dei testi e nell’amministrazione del Collettivo.
Scalfi, attraverso il collettivo, ha prodotto e interpretato una serie di spettacoli, tutti novità assolute, di autrici e autori contemporanei, per la maggior parte dei quali ha curato anche la regia, facendo seguire alle rappresentazioni l’incontro con il pubblico.
Alcuni spettacoli sono stati presentati a festivals internazionali di teatro, come Due donne di provincia di Dacia Maraini, che nel 1979 ha vinto il Premio de honor al Festival di Sitges (Spagna) e nell’85 partecipa con grande successo al Festival Internazionale di Teatro latino americano di Manizales (Colombia); Maria Stuarda di Dacia Maraini, che nel 1980 ha vinto il Premio Lisistrata al Festival internazionale di Sitges e nell’83 è ospite del Publieks Theater di Amsterdam; La regina dei cartoni di Adele Cambria-Saviana Scalfi, che nell’86 ha partecipato insieme a Mamma eroina di Maricla Boggio al festival di Sitges e nell’87 ha effettuato una tournée in Francia.
Nel 1984 ha ideato e organizzato la prima rassegna internazionale di teatro fatto da donne, svoltasi per un mese intero in un teatro di Roma, dal titolo Palcoscenico, Pensieri Parole di Donna. Hanno partecipato compagnie ‘al femminile’ italiane e straniere, spettacoli con attrici italiane come Franca Rame, Paola Borboni, Valeria Moriconi, Saviana Scalfi, e dall’Inghilterra le Monstrous Regimen, dalla Francia Le Mascaron, dagli USA le Split Britches, dalla Svizzera Julie Goell Group. La rassegna comprendeva anche incontri-dibattito ideati e condotti da Anna Maria Mori cui hanno partecipato artiste e intellettuali come Germaine Greer, Lina Wertmuller, Ida Magli, Gianna Schelotto, Dacia Maraini, Simona Argentieri, Tina Lagostena Bassi.
Nell’85 ha partecipato come relatrice al I Congresso Internazionale di Teatro della Catalogna a Barcellona sul tema L’espressione teatrale dal punto di vista delle donne e in seguito a diversi altri convegni.
Nel 1998 ha realizzato ‘Recitare Libri’, per tre anni presso la libreria Bibli di Roma in forma di rassegna, poi, in collaborazione con il Comune di Roma e la Regione Lazio, a Ostia per l’Estate romana, in numerosi Centri Anziani, Scuole Superiori, nelle Carceri. Recitare Libri era composta di due parti: la lettura interpretativa di testi narrativi di alcune fra le più significative autrici italiane (tra cui Dacia Maraini, Lidia Ravera, Lia Levi, Maria Luisa Spaziani, Luce D’Eramo, Adele Cambria, Ippolita Avalli, Elena Gianini Belotti, Edith Bruck ecc.), con la riduzione e la regia di Saviana Scalfi, e subito dopo la recita, l’incontro dell’autrice con il pubblico.
- Dacia Maraini, Eugenio Murrali, 2013, Il sogno del teatro: Cronaca di una passione, Bur, Milano
- Maricla Boggio, 2002, Le Isabelle. Dal teatro della Maddalena alla Isabella Andreini, Besa edizioni, Bari