00.00.00 | Preliminari. |
00.01.13-00 | Il primo ricordo del Beat 72. Un ragazzo (Fabio Gamma) mi ha aperto. Era in prova con Vasilicò per le 120 giornate. Memè aveva 28 anni e io 17 anni. Inizio prove Pirandello chi? Descrizione dello spazio cantina Beat 72. |
00:03.35 | Pur abitando vicinissima al Beat non avevo mai sentito parlare del locale. Roma aveva 140 posti aperti per teatro, musica… Roma diversa da oggi. Vita all’aperto. Spazio 1, Alberico, Divino amore… Il padre critico teatrale. |
00:06:40 | Teatro da camera negli spazi off. La recitazione degli attori. Commenti ad alcune fotografie. Le 120 giornate. Processo di rottura che entrava all’interno della crisi del teatro ufficiale. Carmelo Bene. |
00:09:45 | Film Studio. Adriano Aprà che aveva ottenuto un permesso dalla cineteca francese. Questo permetteva di avere una conoscenza dettagliata dei nuovi interpreti cinematografici francesi, tedeschi. Crisi dell’Accademia Silvio d’Amico. Simone Carella. |
00:12:30 | Rapporto con il regista, le prove. Memè Perlini. Il teatro immagine. |
00:12:47 | Modalità di composizione delle scene. Relazione dei corpi con la luce. Macchie di colore oniriche. Descrizione di una scena. Logica timbrica e fonetica. |
00:16:30 | Tre mesi di improvvisazione in prova. Memè Perlini “dentro” lo spettacolo, seduto al quadro luci. Memè era la figura che il pubblico vedeva per primo rispetto al proscenio. Lo spettacolo avveniva contemporaneamente a ciò che lui illuminava, lavorando con le luci come un pianista. Musica di Phil Glass. Descrizione di una scena con la lampada e una candela. |
00:20:10 | [Ricerca del materiale] Uno spettacolo per azioni. Solo dopo il Novanta il recupero della parola in scena. Il primo spettacolo da sola. Santarcangelo. |
00:24:40 | Lavoro al Beat e lavoro parallelo con Perlini (che non tornò più al Beat). Beat come luogo di ricerca. Interazione fra teatro, poeti, musicisti. Laura Betti, Magris, Dario Bellezza. Luogo di incontro. |
00:27:19 | Pubblico talvolta con critici importanti e una parte informale. La battuta di Carmelo era «Il biglietto costa 8.000 lire, il guardaroba 50.000». Il Beat era fatto in modo tale da costringere tutti gli spettatori a stare vicini. Non era triste. Già nell’85 c’era un reflusso. |
00:31:39 | Il Ministero dello spettacolo che aveva finanziato progetti di ricerca in teatro smise. Non c’è ricambio oggi. Nessuno ha fatto scuola. C’era una critica militante. Chiusura dell’ETI. |
00:36:29 | Spettatrice soprattutto di concerti musicali. Alvin Curran. Uccelliera. Gaia Scienza. Teatro fuori dal teatro. La domanda del Beat era: “Che cos’è lo spazio del teatro”. Barberio Corsetti scelse delle terrazze. Simone scelse lo stadio. Io scelsi la piscina. Un altro, il cavalcavia di un ponte. Oggi. Politica, economia, cultura non s’incontrano. |
00:41:00 | Il teatro negli spazi off è un lavoro senza prezzo. Laura Betti che recita un testo di Pasolini. |
00:43:20 | Ricordi di Ingrid moglie di Giuliano Vasilicò nelle 120 giornate. Fabio Gamma. Leo e Perla in O zappatore. Perla vestita con un abito da sposa bianca. Ricerca di una relazione diversa con il pubblico. |
00:46:13 | Due artisti minimalisti inglesi, Guilbert e George. Spettacolo in cui recitavano parole microfonate in inglese, ordini brevi, girandosi a una lentezza impercettibile su loro stessi. Un ricordo freddo. |
00:47:57 | Inizio con un buio. Gli spettatori non più di 25 si sedevano in scena. Io gettavo al buio dei sassolini. Mangiavo un kg di zucchero in pochi minuti. |
00:49:59 | Angelo custode. Dietro un velario. 120 giornate: i nudi dei corpi. Donne sdraiate su carrelli di legno a rotelle, volume di musica altissimo. Trucchi molto marcati. |
00:52:20 | La conquista del Messico. Il nudo integrale. Lucia Vasilicò: attrice in scena molto cattiva, tagliente, sadica. Giuliano Vasilicò attore. |
00:55:04 | La morte di Danton di Simone Carella. Prima, La cavalcata sul lago di Costanza, interrotto dopo la terza replica. Torna a parlare di Pirandello chi? Il ritorno alla parola, ai testi. Ritorno al teatro psicologico in un teatro di parola. Gli anni Settanta avevano costretto a un nuovo rapporto con lo spazio, il corpo, la parola. |
00:59:30 | Qualcosa di livido negli anni Ottanta. Il terrorismo. Il mutamento del teatro. Barberio Corsetti. La scelta, con Prosperi, del teatro di parola. La parola come punto del confronto. Gli attori recitavano con i polsi e le caviglie. Qualcosa era mutato sul piano del costume. La relazione con la luce piatta. |
01:02:35 | L’idea di scrittura scenica nel teatro anni Settanta. La sperimentazione si è rifugiata clandestinamente a operare con difficoltà di sopravvivenza. Necessità che l’istituzione torni a interessarsi del teatro di ricerca. Ulisse Benedetti. Carella. Cordelli. |
01:05:33 | Necessità di una buona relazione con l’Università oggi. |
01:08:10 | Conclusione. |
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Interview Duration: 01:20:11Registration Duration: 01:20:11Format: mp3Type: AudioLanguage: ItalianoSubjects: Original Document Placement: ICBSA, Via Caetani 32, 00186, Roma Museo Biblioteca dell’Attore, Via del Seminario 10, 16121, Genova Usage and Rights: Il Beat 72 di Roma Pirandello chi? in «Nuovo Teatro Made in Italy»Bibliography:
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Citation:
Relation:Intervista a Or Rossella, di Oliva Giada, Roma, il 21/07/2012, Progetto “Beat 72”, Collezione Ormete (ORMT-02e) – consultata in URL:<https://patrimoniorale.ormete.net/intervista-a-or-orecchio-rossella/>, (data di accesso).