Intervista a Gianfrancesco Marignoli

ORMT-14g

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Prima edizione del Festival dei Due Mondi

Ricordi del Festival dei Due Mondi. L’intervistato racconta che durante la prima edizione del Festival (1958) lavorava già come geometra del Comune di Spoleto, addetto alla manutenzione degli stabili comunali che comprendevano anche i teatri. Si occupa del rifacimento delle piante dei palcoscenici per indicare agli artisti americani dove stavano le attrezzature e la conformazione dei teatri. Collaborava soprattutto con Anna Venturini e Raf Ravaioli, rammenta anche Lida Gialloreti. Accenna alla storia del Teatro Caio Melisso. L’immagine più impressionante della prima edizione riguarda le grandi macchine degli americani in arrivo a Spoleto. Qualche ricordo su Ezra Pound.
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La nobiltà spoletina

Riflessione di natura “antropologica” sulla città di Spoleto che, differente dalle vicine Foligno e Terni, è più legata a cardinali e nobiltà, per questo probabilmente dispone di due importanti sale teatrali. Ricordi di suo padre falegname: la famiglia Marignoli era campagnola e di norcini. Scesa in città una parte della famiglia riuscì a farsi dare dalla Chiesa il compito di riscuotere la tassa del sale, fino ad allora affidato alla comunità ebraica, così ottenne molti guadagni e il titolo di Marchese, acquistando Villa Redenta. L’intervistato fa parte dell’altra parte di famiglia scesa anch’essa nel borgo, ma rimasta più umile. Spoleto è una città che ha avuto la presenza importante di numerose famiglie nobili. Quelle poche rimaste dopo il fallimento delle banche a inizio Novecento frequentavano il Festival dei Due Mondi.
00:11:30

La luna di Spoleto

Breve aneddoto sulla bellezza di Spoleto: Marignoli, in una delle prime edizioni del festival, esce dal Teatro Caio Melisso. È notte, osserva Sant’Eufemia e il Duomo illuminati. In cielo splende la luna. In sottofondo la musica del balletto che proviene dal teatro. Spettacolo della natura e spettacolo dell’uomo.
00:14:50

Spettacoli memorabili

I due spettacoli che gli sono rimasti più in mente: i Balletts USA di Jerome Robbins (1961) e Beriozka della Compagnia di Stato di Danza dell’URSS (1961). Ricorda di essere andato a pranzo con le ballerine russe, che erano controllate da tre-quattro uomini perché non scappassero. Era stato invitato perché socialista. 
00:16:35

Gianni Toscano

Amicizia e grande stima per Gianni Toscano, sindaco comunista che aveva capito l’importanza dei contributi americani per il festival, essenziali per il rilancio dell’economia spoletina. Scelta di sostegno non scontata. Una parte del PCI spingeva per una Spoleto industriale, un’altra, quella rappresentata da Toscano, immaginava una Spoleto di arte e turismo.
00:20:35

Operai e muratori

Vengono rievocati alcuni personaggi di Spoleto (Adriano Belli, Romolo Dominici, Luigi Antonini). Descrizione, per cenni, della vita lavorativa di Spoleto negli anni Cinquanta e Sessanta: forte presenza di contadini; gli operai della miniera, una volta chiusa, erano diventati muratori, impegnati per la sistemazioni di edifici che furono adibiti ad alberghi, aperti con l’affermarsi del Festival dei Due Mondi. Crescita degli Istituti Alberghieri. Importanza del Festival per l’economia cittadina.
00:26:00

Black Nativity

L’intervistato ricorda Black Nativity, spettacolo assai bello con reazioni positive. Breve racconto sulla sua attività teatrale amatoriale, come autore di commedie dialettali. Divagazione sui ricordi di guerra.
00:33:00

Monteluco

Racconto molto suggestivo di Monteluco con riferimento alla storia romana, alla Lex Spoletina, ai medici siriani, che insegnarono i primi elementi di chirurgia. Importanza della montagna per Spoleto: legno, acqua, ghianda. Elementi fondamentali per l’economia agricola del territorio. Poi si citano gli alberghi a Monteluco. Ripercorre la lunga storia dell’Albergo Ferretti, da piccolo bar a struttura di accoglienza.
00:43:40

Conclusioni

Qualche accenno alle contestazioni che ci furono tra Comune e Festival per i finanziamenti. Brevi ricordi su Menotti. L’intervistato recita alcune poesie da lui composte in dialetto spoletino. Conclusioni. 
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Interview Duration: 01:00:00
Registration Duration: 00:52:54
Format: wav
Type: Audio
Language: italiano
Subjects:
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Citation

Intervista a Marignoli Gianfranco, di Luciani Eleonora, Sacchettini Rodolfo, Spoleto, il 20/06/2024, Progetto “Festival fra locale e globale. Ripensare la scena italiana fra gli anni ’50 e gli anni ’70 (PRIN 2022)”, Collezione Ormete (ORMT-14g), consultata in URL:< https://patrimoniorale.ormete.net/interview/intervista-a-marignoli-gianfrancesco/ >, (data di accesso).

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