Intervista a Valentini Chiara

ORMT-07PRF

DESCRIPTION  
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FITU, CUT e teatro d’avanguardia anni Sessanta

Saluti e presentazioni. L’inizio del percorso al FITU di Parma insieme agli amici universitari. Significato del FITU e del CUT di Parma nel contesto del teatro d’avanguardia di allora. Valentini studentessa di giurisprudenza, gli altri animatori del FITU studenti provenienti da diverse facoltà. Parma, oggi come allora, città con profilo culturale rilevante in svariati campi.

 

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Interruzione

Breve interruzione.
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Rilievo nazionale dei CUT e dei loro registi

Il CUT era più strutturato del FITU: quest’ultimo si muoveva nell’orbita del primo. Valentini collabora col FITU dal 1966 al 1970. I CUT di Parma e Venezia vantavano, in quegli anni, registi di rilievo che mettevano in scena spettacoli di prim’ordine come l’Ubu Re.
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Il circuito internazionale dei Festival

L’importanza del circuito internazionale dei Festival dei Teatri Universitari: Parma, Erlangen, Nancy, Istanbul. Incontro a Nancy con Patrice Chérau, che diventerà un grande amico. Attraverso il fenomeno-festival, in tutt’Europa, giovani studiosi e appassionati di teatro ambiscono ad orientare le direzioni di ricerca: uno dei frutti del loro sforzo è il Manifesto del teatro Universitario che delinea teoricamente le istanze dei teatri universitari.
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I Festival come vetrine e come luoghi di scambio culturale

 

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I Festival erano vetrine. Valentini vi prendeva parte per individuare le compagnie da invitare a Parma e lo stesso facevano i colleghi stranieri: giravano l’Europa come piccoli impresari e direttori artistici. Nel contesto parmense il CUT si occupava di produrre i propri spettacoli e portarli in tournée e poi di organizzare le rassegne dei FITU. C’era fluidità nei ruoli operativi tra i membri di CUT e FITU, tant’è che Valentini non faceva parte del CUT.

I Festival favorivano scambio e arricchimento culturale: quelli di Istanbul e Zagabria consentivano di entrare in contatto con il teatro giovanile dei paesi dell’est Europa.

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“Teatro Festival”

“Teatro Festival”: perché nasce e chi vi scriveva. Nelle università sono poche le cattedre e gli insegnamenti dedicati alla materia teatrale. Inoltre i CUT, nati per dare spazio alla ricerca, necessitano di una rivista su cui sia possibile confrontarsi sul teatro d’avanguardia.
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Rapporto con l’Università

 

L’assenza e la mancanza di un vero e proprio legame con i docenti strutturati dell’ateneo spinge Valentini e colleghi a guardare con invidia all’ambiente universitario statunitense, aperto a un maggior dialogo studenti-docenti. Inizialmente alcuni docenti consideravano CUT e FITU con sufficienza, successivamente è il prestigio degli spettacoli proposti durante le rassegne – es. l’Amleto di Charles Marowitz e gli spettacoli del Living Theatre – a far cambiare loro idea. L’intervistata ricorda il ricredersi di un coetaneo a seguito della visione dello spettacolo di Marowitz al Teatro Regio.
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L’atmosfera dei Festival

I Festival erano momenti dinamici, divertenti, caratterizzati da un clima cameratesco e di curiosità culturale reciproca tra giovani di diversa provenienza.
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FITU tra multilinguismo e “Erasmus teatrale”

La dimensione multilinguistica del FITU: “se il teatro funziona, funziona anche in un’altra lingua”.
Grazie alla capacità empatica e all’attenzione per la comunicabilità gli spettacoli riscuotono successo. Le tournée nei vari festival potrebbero considerarsi “Erasmus teatrali”.
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Jerkovic porta a Parma un’estetica teatrale d’avanguardia

Bogdan Jerkovic a Parma. Valentini, anche se lontana dal CUT, intuiva che si trattava di un’esperienza di grande livello. Il regista applicava le coeve teorie e sperimentazioni teatrali europee anche per gli allestimenti degli spettacoli esteri (es.le luci per l’Amleto di Marowitz). Il teatro universitario di Parma diviene rinomato: gli aderenti erano ricevuti dal Ministero per richieste di finanziamenti. Si mettevano in scena spettacoli d’avanguardia in presa diretta, emotivi, che dialogavano col pubblico; doverli portare all’estero faceva investire sulla comunicabilità, al di là del dato linguistico.
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Dimensione politica del Festival

Il prevalente orientamento politico di sinistra degli organizzatori del FITU non dava origine a spettacoli precettistici.

 

 

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Distinguersi da Strehler e Visconti

Il teatro di Luchino Visconti e Giorgio Strehler non era nelle corde del gruppo di Parma che ricercava altri modi di comunicare.
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Il rapporto con Quadri

Franco Quadri accusava i teatranti di Parma di essere “signorini”. Tuttavia, il critico e il gruppo di Parma si trovavano d’accordo sull’orrore per le scenografie accattivanti e costose del teatro di regia e sulla necessità di un teatro che coinvolgesse attivamente gli spettatori e fosse in grado di emozionare.
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Il’68, Brecht e il teatro politico

Apertura all’esperienza politica sulla scia del filone brechtiano attorno al’68. Era difficile trovare buone messinscene di Brecht: mancavano quasi tutte di libertà e trasgressione. Ruolo rilevante di Andrea Calzolari.
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L’eredità del FITU e l’amicizia con Dario Fo

 

Il FITU influenza i gusti artistici dell’intervistata: sviluppa una forte passione per il teatro popolare. Una volta giornalista si interessa al Nuovo Canzoniere Italiano e a Dario Fo. Di quest’ultimo, segue l’evoluzione e su di lui scrive un libro. Valentini, Fo e Franca Rame divengono amici. Mistero buffo è per lei uno spettacolo cruciale per il panorama teatrale italiano.
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Dall’università al giornalismo

Valentini sapeva, fin dai primi anni dell’Università, che sarebbe diventata una giornalista. All’inizio della carriera scrive di teatro sulla rubrica giovani del «Corriere della Sera»; successivamente per «Panorama» e per «L’Espresso».
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La frattura interna al CUT

Valentini non vive il momento di rottura del CUT del ’68. Rammenta sforzi precedenti a quell’anno per scongiurare la cristallizzazione su soli spettacoli d’avanguardia e sperimentali.
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Sostegno a Chérau

In particolare, ha sostenuto Chéreau al fine di farlo premiare ad una delle rassegne internazionali.
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Rapporto tra FITU e altri Festival

Il Festival di Erlangen (Studententheaterwoche, ndr.) definisce “keine Kultur” il Festival di Parma, ricredendosi solo quando il CUT di Parma vince un loro Festival. Il Festival di Nancy è attento alle novità, ma senza strafare. Il FITU si sforza di proporre spettacoli originali e non troppo aderenti alle tendenze teatrali del tempo.
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Militanza femminista e tesi di laurea di Valentini

Iscritta a giurisprudenza, l’intervistata matura senso critico verso la legislazione dell’epoca che non tutela i diritti delle donne. Le concedono a stento la laurea in ragione della tematica approfondita nella tesi: il delitto d’onore.
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Le personalità legate a «Teatro-Festival»

Danno vita a “Teatro-Festival”: Andrea Calzolari (allievo di Luciano Anceschi), Roberto Campari, Gianni Cavazzini, Gustavo Marchesi e Oddone Pattini. Valentini ricorda il lavoro alla rivista come un’sperienza estremamente interessante; non avevano un luogo d’incontro specifico e i fondi per la pubblicazione erano ministeriali.
00:52:47

Primi contatti con il mondo teatrale

Valentini è da sempre appassionata di lirica e teatro; è grande ammiratrice del Teatro Regio di Parma.
00:54:25

Primi contatti e rapporti con il CUT

Entra in contatto con il CUT di Parma grazie all’amicizia con Gigi dall’Aglio. Segue il CUT in alcune delle sue tournée; ricorda un avventuroso viaggio in treno verso una città dell’Est Europa in cui lei e la compagnia vennero fatti scendere prima della destinazione perché il materiale di scena occupava due vagoni.

 

 

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Festival di Istanbul

La rassegna turca permette di familiarizzare con un paese non europeo. Il Festival è un po’ frivolo: prevede l’elezione di Miss Festival Istanbul.
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Legame con Zagabria

Si è recata spesso a Zagabria per inchieste relative agli stupri etnici a proposito dei quali ha pubblicato il libro di interviste L’arma dello stupro. Voci di donne della Bosnia.
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L’importanza di raccontare la storia dei Festival

Reputa fondamentale raccontare oggi la storia dei Festival in quanto questi sono parte essenziale del teatro italiano.
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Valentini e il teatro oggi

È un’assidua spettatrice di teatro e coltiva amicizie, come quella con Piera degli Esposti, che le permettono di rimanere aggiornata sul mondo teatrale. Non ha mai pensato di fare l’attrice, piuttosto l’organizzatrice culturale teatrale, mansione propostale anche da Paolo Grassi.
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Rapporto con Chéreau

Racconto del legame di profonda stima e amicizia con Chèreau.
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Personalità significative per l’esperienza teatrale a Parma

Coloro che più hanno segnato l’esperienza di Valentini a Parma sono: Andrea Calzolari, Sergio Reggi e Arturo Carlo Quintavalle.
01:07:53

Commiato

 
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Interview Duration: 01:07:53
Registration Duration: 01:08:13
Format: mp3
Type: Audio
Language: Italiano
Subjects:
Original Document Placement: ICBSA, Via Caetani 32, 00186, Roma (www.icbsa.it) Museo Biblioteca dell’Attore, Via del Seminario 10, 16121, Genova (www.museoattore.it) Centro Studi Movimenti Parma – CSMP, Via Saragat 33/a, 43123, Parma (https://www.csmovimenti.org/)
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Citation:

Intervista a Valentini Chiara, di Chernetich Gaia Clotilde, Roma, il 05/03/2020, Progetto “La memoria dei teatri universitari in Italia (PRIN 2015. Per-formare il sociale)”, Collezione Ormete (ORMT-07PRf), consultata in URL:< https://www.patrimoniorale.ormete.net/../..>, (data di accesso).

 

Relation:
Bibliography: Amorosi assassini, Roma/Bari, Laterza, 2008. Il ‘900 delle italiane, Roma, Editori Riuniti, 2001. Gandolfi Roberta, Le riviste dei teatri universitari in Italia negli anni Sessanta: la cometa di Teatro Festival, in M.I. Biggi, M. Consolini, S. Lucet, R. Piana, A. Rykner, M. Zannoni, Il teatro delle riviste (1870-2000). I periodici come strumenti e oggetti della storiografia teatrale, Bari, Edizioni di Pagina, 2024. Maraini Dacia, Valentini Chiara, Il coraggio delle donne, Bologna, Il Mulino, 2021. Valentini Chiara, La storia di Dario Fo, Milano, Feltrinelli, 1977. Valentini Chiara, Cantore Romano, Rossella Carlo, Dall’interno della guerriglia, Milano, Mondadori, 1978. Valentini Chiara, Lilli Laura, Care compagne, Roma, Editori Riuniti, 1979. Valentini Chiara, Il compagno Berlinguer, Milano, Mondadori, 1985. Valentini Chiara, Berlinguer. Il segretario, Milano, Mondadori, 1987. Valentini Chiara, Il nome e la cosa, Milano, Feltrinelli, 1990. Valentini Chiara, Doni Elena, L’arma dello stupro, Palermo, La Luna, 1993. Valentini Chiara, Le donne fanno paura, Milano, Il Saggiatore, 1997. Valentini Chiara, La fecondazione proibita, Milano, Feltrinelli, 2004.