00:00:00
Presentazioni
Preliminari.
00:00:18
Carriera
Presentazione di Salvatore Leto: direttore Teatro Alfieri dal 1976 al 2013, contemporaneamente direttore del festival AstiTeatro fino al 1998.
00:01:30
Piemonte: una nuova casa
Trasferimento in Piemonte per ragioni universitarie (iscrizione alla Facoltà di Lettere); obiettivo: ritornare nella propria terra natale, la Calabria (fatto che non si realizzerà).
00:01:45
L’insegnamento come sogno
Sogno per il suo futuro: insegnare e formare le nuove generazioni.
00:02:15
Vita privata
Incontro con una ragazza in Piemonte che diventerà sua moglie.
00:02:38
La passione per il cinema
Grande fascinazione per cinema e teatro, sin da bambino: il suo paese natale – Santa Caterina dello Ionio – aveva il privilegio di possedere una sala di spettacolo e cinematografica. Caratteristiche peculiari del suo paese d’origine, già a metà del ‘900: cinema, teatro, scuola con maestri molto competenti.
00:04:54
Il Cinecircolo
Fondazione del Cinecircolo ad Asti, presso la Parrocchia di Don Bosco: tra fine anni ’60 e primi ’70 diventa il circolo più importante della città: tutta la comunità urbana partecipava (molte volte accusati di essere un circolo prettamente di sinistra, date le tematiche affrontate, o di blasfemia, per via delle proiezioni di autori come Buñuel).
00:06:15
Obiettivi del Cinecircolo
Desiderio, maturato nel 1974-1975, di prendere in gestione – attraverso il Cinecircolo – il Teatro Alfieri, in quanto sito storico in quel momento inutilizzato.
00:07:11
Ostacoli all’interno del Cinecircolo
Difficoltà incontrate all’interno del Cinecircolo: trattandosi di una sala parrocchiale, ogni pellicola veniva sottoposta al vaglio del Centro Cattolico Cinematografico. Simon nel deserto di Luis Buñuel, per esempio, viene ritenuto inappropriato.
00:08:57
Il Cinecircolo si vuole espandere
Viene trovato un compromesso. A Torino, alla casa madre dei Salesiani, operava ai tempi don Marco Bongiovanni, critico teatrale che dirigeva la rivista «Lo schedario cinematografico»; tramite accordi con lui, viene concessa la proiezione di determinati film (fino a quel momento proibiti).
00:09:48
Il Teatro Alfieri
Approfittando di una convenzione comunale che rendeva il Teatro Alfieri disponibile per 50 giorni all’anno, si sfrutta la sala in prima battuta per incontri sull’espressionismo tedesco.
00:10:50
“Spazi pubblici per crescere culturalmente”
Prima delle elezioni del 1975, il Cinecircolo con la collaborazione della compagnia teatrale Teatro Gramsci (in seguito ribattezzato Collettivo del Mago Povero e successivamente Casa degli Alfieri, realtà ancora operante ad Asti), organizza un convegno dal titolo Il teatro e la città, da cui emerge la necessità di disporre di spazi pubblici per crescere culturalmente.
00:11:50
L’intervento del PCI
Il partito comunista locale condivide tale necessità, inserendo all’interno del proprio programma elettorale la gestione pubblica del Teatro Alfieri.
00:12:20
La gestione pubblica del Teatro Alfieri
Il centro-sinistra vince le elezioni nel 1976, formando la prima giunta comunale di sinistra ad Asti e rispettando la promessa fatta: si gestisce finalmente a livello pubblico il Teatro Alfieri.
00:13:13
Direzione del Teatro Alfieri
Arriva la proposta della direzione del Teatro Alfieri, che viene accettata, a fronte della già avviata carriera di docente. Obiettivo e desiderio: portare l’immaginazione al potere. Presenti ancora ideali sessantottini. La gestione del teatro prevedeva la programmazione di cinema, teatro e musica. Primo teatro in Italia ad essere in gestione del comune.
00:15:54
Il modello astigiano
La gestione pubblica del Teatro Alfieri “fa scuola”. Nascono infatti in parallelo due nuove realtà a gestione pubblica, seppur differenti: ad Alessandria l’Azienda Teatrale Alessandrina, a La Spezia il Teatro Civico di La Spezia.
00:18:02
Asti primo comune a gestire un teatro
Nel 1976-1977, Asti diventa il primo comune a ricoprire il ruolo di “esercente teatrale”.
00:19:30
Amministrazione comunale dalla profonda sensibilità culturale
Rapporto politica-cultura. Con le sinistre al potere è palpabile una maggiore sensibilità per la cultura. L’esempio-principe è l’amministrazione culturale Nicolini, che nel 1977 organizza l’Estate Romana: manifestazione che porta la gente a uscire e ad apprezzare la cultura in spazi pubblici, in un periodo di notevole instabilità (sono gli anni del terrorismo).
00:25:05
Gestione interna del Teatro Alfieri
Necessità di gestire lo spazio attraverso funzionari capaci. Rapporto complesso con il mercato. Asti era gestita da un’unica società di noleggio con sede a Torino. Differenza tra cinema culturale e cinema commerciale. Al Teatro Alfieri si trovava il cinema culturale. Convenzione con la casa di produzione e distribuzione torinese (Italnoleggio): il Teatro Alfieri rilasciava il 5% degli incassi. Maggiore autorevolezza.
00:32:15
Teatro di prova del Teatro Stabile di Torino
Il Teatro Alfieri viene scelto come teatro di prova dallo Stabile torinese, sebbene per breve lasso di tempo. Ad Asti si tenevano di norma le anteprima degli spettacoli. A causa di continui slittamenti di programma, termina la collaborazione tra Alfieri e Stabile, poco prima dell’Avaro di Missiroli (per il quale si era in trattativa con Alberto Sordi). Personaggi rilevati che hanno collaborato in quel periodo con il Teatro Alfieri: Egisto (detto Egi) Volterrani e Gualtiero Rizzi.
00:35:54
Gestione del Teatro Alfieri
Il Teatro Alfieri abbraccia e accoglie un nuovo fenomeno: la cooperativa teatrale, formula aggregativa tipica del teatro di ricerca. Emergono dissapori con figure come Erminio Macario o Elio Schiavone per il costo elevato dei biglietti, non in linea con la politica del Teatro Alfieri. Il teatro di Asti accoglie in quel periodo personaggi del calibro di Fabio Concato (sul versante musicale) e Dario Fo (per il teatro). La gestione e la programmazione teatrale (diversa da quella cinematografica) passavano dalla commissione di gestione del Teatro Alfieri, dopodiché dalla commissione cultura e infine dalla giunta comunale.
00:45:54
Norme di gestione dell’ente pubblico
Nel tempo, il Teatro Alfieri contribuisce alla modifica e al ripensamento delle norme di gestione dell’ente pubblico.
00:50:05
Consorzio cinematografico
Intenzione e desiderio di creare un consorzio cinematografico: collaborazione fra le sale pubbliche e private in Piemonte (progetto diverso da quel “cinema diffuso” che si impone solo in seguito). Idea abbracciata anche da Nuccio Lodato e dall’assessore di Torino Giovanni Ferrero.
00:54:54
1979: chiude il Teatro Alfieri e nasce AstiTeatro
Il Teatro Alfieri viene chiuso nel 1979. Nel frattempo viene alla luce il Festival AstiTeatro (sebbene non si tratti di due fenomeni concatenati). Primo obiettivo: condizionare il mercato, iniziando ad autoprodurre. Festival originato grazie all’intervento dell’assessorato alla cultura e all’urbanistica: far vivere alla comunità astigiana la propria città e i propri spazi, dislocando la kermesse estiva in piazze e cortili.
01:08:48
Vivere gli spazi cittadini
Gli spazi adibiti a palcoscenici per Asti Teatro sono luoghi-simbolo della città, in tipico stile medievale. Per esempio, il Palazzo del Collegio, edificio in cui era attiva una scuola (dalle materne al liceo). Quasi tutta la comunità astigiana conservava ricordi di quel luogo, anche artisti come Giorgio Conte e Bruno Gambarotta.
01:12:33
Battaglia contro l’uso della TV
Il teatro all’aperto: “cattedrale laica della città”. Nel frattempo, strenua battaglia contro l’assuefazione alla televisione.
01:18:49
Attenzione di AstiTeatro nei confronti degli spettacoli internazionali
Approfondimento sulla componente internazionale di AstiTeatro, definito propriamente Festival, rassegna estiva a confronto di spettacoli internazionali. Particolare attenzione per le proposte orientali e sudamericane.
01:30:58
Rapporto fra Asti e le compagnie locali
Rapporto armonioso (anche con le compagnie amatoriali). Il Mago Povero fa approdare ad Asti Teatro le rappresentazioni di mimo e pantomimo.
01:51:54
AstiTeatro come importante riferimento per la comunità
Il complesso organizzativo del Festival riesce a coinvolgere gran parte della comunità astigiana.
01:54:49
Il teatro nelle scuole
Viene portato il teatro nelle scuole di Torino. Necessario spiegare ai bambini che cosa sia il teatro, considerato quale mezzo didattico. Idea di successo che fa nascere AstiTeatro Ragazzi, rassegna degli spettacoli realizzati a scuola. Partecipazione e coinvolgimento anche di studenti non piemontesi.
02:00:42
Conclusioni
Conclusioni e ringraziamenti.
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Citation
Intervista a Leto Salvatore, di Tamborrino Matteo e Versienti Lorenza, Torino, il 10/07/2023, Progetto «La scena “centrifuga”, da Torino e ritorno», Collezione Ormete (ORMT-12b), consultata in URL:<https://patrimoniorale.ormete.net/interview/intervista-a-leto-salvatore/>, (data di accesso).
Relation: Bibliography: