Tatò Carla
Roma – 1947
- Professione: Attrice
- Attualmente: Attrice
Carla Tatò nasce a Roma nel 1947. Il padre, Antonio Tatò, è un uomo politico importante del PCI. La madre, Erminia Romano, è il primo direttore d’orchestra donna in Italia. Dopo una breve esperienza nel Gruppo Teatro Proletario che fonda insieme ad alcuni compagni del liceo, esordisce nel teatro al teatro di San Saba di Roma, accanto a Iole Magno (Druga). Nel 1966 mette in scena Beat Generation al Teatro de’ Servi dove la vede un giovane Carmelo Bene che la chiama nella sua compagnia. Nel 1967 è Kate in Amleto o le conseguenze della pietà filiale, da Laforgue secondo Carmelo Bene e poi è Marianna in Salvatore Giuliano sempre con la regia di Bene. Nel 1968 partecipa alla tournée delle Nuvole con la regia di Guicciardini. Nel 1969 recita nello spettacolo Il cambio della ruota di Franco Parenti, e poi è nei Dialoghi di Ruzzante per la regia di De Bosio. Viene quindi chiamata allo Stabile di Bolzano da Mario Scaccia dove recita in Chicchignola, Arriva Achille, Cosa dirà la gente. Alla fine del 1970 insieme a Dacia Maraini, Rosabianca Scerrino, Viviana Toniolo e Lucia Vasilicò fonda la Compagnia blu. Con questa formazione portano in scena, dal teatro della Maraini, Manifesto dal carcere. Dopo qualche esperienza in televisione, Carla Tatò incontra Gian Maria Volontà che la coinvolge nel Teatro di Strada, dove finalmente può coniugare la sua ricerca espressiva e artistica e le sue istanze politiche. Recita quindi in Sbatti il mostro in prima pagina di Bellocchio e in Vogliamo i colonnelli di Mario Monicelli; quindi L’avventura di un lettore di Carlo Di Carlo e Le cinque giornate di Milano di Dario Argento.
Quindi, nel 1973, incontra Carlo Quadrucci negli studi radiofonici di Torino, durante le registrazioni del Don Giovanni. Da quel momento in avanti i loro percorsi resteranno intrecciati saldamente. Sono gli anni in cui Carlo Quadrucci sta lavorando in RAI, mentre gira con il suo Camion bianco. Il loro primo lavoro comune è Histoire du Soldat da Stravinsky, su libretto di Charles-Ferdinand Ramuz. Da allora si susseguono 10 anni di attività interrotta e in movimento, nelle periferie di Roma e di altre città, in azioni che spesso non si risolvono in spettacoli, ma restano ‘aperte’, in ascolto dei territori, in perenne modificazione. Uno dei progetti certamente più lunghi che vede Carla Tatò protagonista, è il lavoro intorno a Nora Helmer da Casa di Bambola di Ibsen. (Rinvio per questo alle Relazion della scheda madre).
A partire dagli anni Ottanta, il teatro di Carlo Quartucci e Carla Tatò è sempre più un teatro che si realizza come collettivo di artisti: a Genazzano nel 1981 (dove un intero pase si fa spazio teatrale), a Erice e poi in giro per l’Europa e il mondo, il progetto “La Zattera di Babele” raccoglie artisti visivi, musicisti, scrittori, cineasti: Jannis Kounellis, Giulio Paolini, Roberto Lerici, Germano Celant, Rudi Fuchs, Robert Wiener, Giovanna Marini, Luigi Cinque… e tanti altri. Difficilissimo sintetizzare i loro percorso. Rinvio alla Bibliografia inserita nella presentazione del progetto e a quella qui a fianco.
L’ultimo grande progetto di Carlo Quartucci e Carla Tatò è stato Teatr’Arteria, a Roma, a partire dal 2006 e fino al 2012.
Bibliografia critica su Carla Tatò
- E. Fadini, C. Quartucci, Viaggio nel Camion dentro l’avanguardia, Cooperativa Editoriale Studio forma, Torino 1976
- D. Orecchia, Fra ieri e oggi. Appunti per un discorso ininterrotto con Carlo Quartucci e Carla Tatò, in “Il Castello di Elsinore”, vol21, 2010, pp. 85-106, pp. 85-106
- Ead., L’attore e le “tradizioni” del Nuovo Teatro, in V. Valentini, Nuovo Teatro Made in Italy 1963-2013 (con saggi di A. Barsotti, C. Grazioli, D. Orecchia), Bulzoni, Roma 2015, pp. 291-324
- G. Pititu, Carla Tatò. Dell’attore, del corpo scenico, della parola e della voce, Zona, Lavagna (Ge) 2016
- Ead., Stravedere la scena. Carlo Quartucci. Il viaggio nei primi venti anni 1959-1979, Milano, Mimesis, 2020
Cataloghi tra Camion e La Zattera di Babele
- C. Quartucci, C. Tatò, J. Kounellis, G. Paolini, R. Lerici, G. Marini, Aria. Opera-Suite, Documenta, Kassel 1982.
- R. Block (a cura di), Rosenfest Berlin, Druckhaus Hentrich, Berlin 1984.
- C. Quartucci, C. Tatò, J. Kounellis, G. Paolini, R. Lerici, G. Marini, Le radeau de Babel. Opera suite,
- C. Quartucci(a cura di), La montagna gialla: appunti per un progetto scenico immaginato da Carlo Quartucci sulle coste della Sicilia occidentale, Camion, Roma 1985.
- R. H. Fuchs (a cura di), La favola dell’usignolo, (Catalogo realizzato per il progetto di Carlo Quartucci, La Zattera di Babele, Roma ’85, “La favola dell’usignolo” presentato a Roma dal 13 febbraio al 17 marzo 1985), Camion, Roma 1985.
- C. Quartucci, C. Tatò, Nach Themyscira (project von Carlo Quartucci und Carla Tatò in einem Kontext von Lawrence Weiner), Wien 1986.
- La Zattera di Babele (a cura di), Towards Macbeth – a prologue, La Zattera di Babele ed., Roma 1988
- C. Quartucci et al. (a cura di),Verso Temiscira: viaggio intorno alla Pentesilea di Heinrich von Kleist, La Zattera di Babele e Ubu libri, Milano stampa 1988.
- C. Quartucci, C. Tatò et al. (a cura di), Progetto Genazzano, La Zattera di Babele ed., Roma 1986.
- C. Quartucci (a cura di), Primo amore Beckett, La Zattera di Babele, Erice 1989.
- la Zattera di Babele 1981-1991. 10 anni di parola, immagine, musica, teatro, La Zattera di Babele ed., Roma 1991.
- R. H. Fuchs, C. Quartucci, La Zattera di Babele. Boccascena, Stampa Eindhoven, Lecturis 2000.