Rocchi Romano
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- Professione: Mimo
- Attualmente: Mimo
Nato a Teramo e diplomato all’Istituto statale d’Arte per la ceramica di Castelli (TE), Romano Rocchi dopo alcune esposizioni, nel 1966 inizia a lavorare nel settore dell’ Environmental Art e nell’architettura di ambienti. Nel 1968 ottiene la cattedra di “Figura disegnata” al Liceo artistico di Cagliari. Nel 1970 è a Londra dove partecipa a esperienze di cibernetica applicata alle arti visive. Viene poi richiamato in Italia da Sebastiano Vassalli per mettere in scena L’uccello di Dio, di cui cura la regia e recita nel ruolo di Hitler.
Nel 1972 è a San Francisco dove inizia lo studio del corpo e del movimento. Nel 1973 è a Roma e attraverso Aldo Braibanti viene in contatto con il teatro di ricerca della capitale. Al principio del 1974 porta in scena Vuoi giocare ai cannibali? al Beat 72, dove incontra il compositore e musicista Antonello Neri con il quale inizia un percorso di ricerca sulla musica e il mimo. Con Neri e Luigi Maria Musati nasce i Tre, uno spettacolo di convergenza fra mimo, musica e poesia. Nel 1976 è fra i soci fondatori dell’associazione culturale “Il cielo”, di cui diviene il direttore artistico. Intanto prosegue la sua ricerca sul movimento e la musica e la collaborazione si estende a musicisti come: Luigi Cinque, G. Zosi, G. Battistelli, C. Bobo Show, M. Cohen, R. Lai.
Dopo un’approfondita ricerca sul linguaggio del corpo nasce Mimus, che viene presentato nel 1979 in combinazione con i musicisti A. Neri, A. Salis, G. Mapelli al Music inn Mimus è uso del corpo come strumento musicale all’interno di una partitura che lo combina con altre sorgenti di musica. Nel 1982 insieme a Patrizia Bettini, Renato Mambor, Antonello Neri, Luigi Cinque realizza un progetto di estensione teatrale del Faust di Murnau. Nello stesso anno dà vita a un gruppo di ricerca che progetta ambienti polivalenti a tema fantascientifico (Wolf-Gang).
Nel 1988 viene invitato al teatro La Mama di New York, all’interno della rassegna “L’altra Italia” diretta da Dario D’Ambrosi, per realizzare Mimus, accompagnato dai musicisti Antonello Neri, Antonello Salis e Claudio Mapelli. Prosegue da allora e fino ad oggi la sua ricerca sul mimo musicale e astratto; all’interno di questo percorso progetta e costruire una struttura mobile in legno, il Cubo, spazio astratto per le sue performance.