Bruck Edith (vero nome Edith Steinschreiber Bruck coniugata Risi)
Tiszabercel (Ungheria) – 3 maggio 1932
- Professione: Scrittrice, poetessa, giornalista, sceneggiatrice, regista, drammaturga
- Attualmente: Scrittrice e pensionata
Edith Bruck è nata nella campagna ungherese (Tiszabercel, 3 maggio 1932), da una povera e numerosa famiglia ebrea. Approda fortunosamente in Italia nel 1954, dopo la tragica esperienza dei campi di concentramento, cui sopravvive insieme a un fratello e una sorella, e varie e inospitali peripezie fra Ungheria, Cecoslovacchia e Israele, nel difficile scacchiere geo-politico del secondo dopoguerra. Risiede a Roma dalla fine degli anni Cinquanta, quando comincia il suo legame di una vita con il poeta e regista Nelo Risi; la coppia non ha figli.
Dopo mille e precari lavori e una formazione culturale e artistica autodidatta, debutta alla scrittura nel 1959 col romanzo autobiografico Chi ti ama così, in lingua italiana, e da allora è affermata scrittrice, poetessa, giornalista, drammaturga e regista di film e documentari per la TV. Al romanzo d’esordio seguono altri 22 romanzi pubblicati da Bompiani, Garzanti, Mondadori (l’ultimo, La rondine sul termosifone, è dedicato alla memoria del marito), tre volumi di poesie e lavori di traduzione dei grandi poeti ungheresi.
Molti romanzi hanno al centro la memoria della Shoah, della quale Bruck, come Levi, è testimone diretta: un ruolo da lei svolto con dedizione e impegno, anche con continui incontri nelle scuole, dibattiti, partecipazione a conferenze e incontri. Negli anni Settanta e Ottanta, accanto all’impegno come testimone della Shoah, assume rilievo per lei anche la militanza artistica e culturale femminista, nutrita di intense reti di relazione con altre donne. Edith Bruck scrive un radiodramma su una delle protagoniste del suffragismo inglese, Emmeline Pankhurst, poi contribuisce alla fondazione del Teatro della Maddalena, a Roma, a fianco di Dacia Maraini e Maricla Boggio, per il quale scrive, nelle prime stagioni, Mara Maria Marianna e Per il tuo bene.
Collabora da pubblicista a varie testate nazionali, con interventi sulla questione ebraica e sulla questione femminile; è a lungo titolare, su «Noi donne», della rubrica di corrispondenza con le ragazze. Come regista e sceneggiatrice, alla RAI, contribuisce a varie puntate di Storie Vere di Amendola, in particolare quelle dedicate a storie di marginalità sociale e abuso sulle donne; nei primi anni Ottanta è una delle tre scrittrici, insieme a Marguerite Duras e a Susan Sontag, alle quali la RAI chiede e affida una ‘regia d’autrice’, per la narrazione di un personale viaggio in Italia (il film di Edith Bruck si intitola Quale Sardegna).
Ndr., Non si includono in questa bibliografia i romanzi e le poesie di Edith Bruck, e la letteratura critica su di lei (che comunque trascura il suo teatro)
Il teatro e il cinema di Edith Bruck:
- Sulla porta: commedia in tre atti, «Il Dramma», a. 46, n.7, luglio 1970, pp. 55-69
- Improvviso, sceneggiatura dell’omonimo film di E. Bruck, testo a stampa, Ufficio Stampa dell’I.N.C., Roma, 1979
- Per il tuo bene, programma dello spettacolo rappresentato alla Maddalena nella stagione 1973-74, Biblioteca Teatrale del Burcardo, Roma
Sul suo teatro negli anni della Maddalena:
- Teatro femminista alla Magliana, «Effe», a. II, marzo 1974, n.3, pp. 60-61 (su Mara, Maria, Marianna):
- Per il tuo bene di Edith Bruck(intervista con l’autrice), «Effe», a. II, luglio-agosto 1974, n.7-8, p. 68