Ilari Giancarlo
Parma – 8 agosto 1927
- Professione: Attore, Pensionato
- Attualmente: Attore
Giancarlo Ilari è nato nel 1927 a Parma dove vive.
Giovanissimo entra in fabbrica come operaio specializzato alla Bormioli, nel frattempo è una colonna del teatro amatoriale, prima nella filodrammatica dei Salesiani di Parma, poi col CUT, del quale per dieci anni, fino al 1968, è uno degli interpreti principali, e col quale viaggia per tutta l’Europa.
Nel 1964 vince, con L’Ispettore Generale di Gogol diretto da Bogdan Jerkovic, il Primo Premio per la Migliore Interpretazione al Festival Internazionale di Zagabria. Intorno al ’68 abbandona la fabbrica e il CUT per dedicarsi al teatro da professionista; la passione di una vita si trasforma in professione. Le numerose produzioni cui prende parte in 40 anni di carriera sono legate sia alla vivace scena teatrale parmense, con la quale mantiene sempre un intenso legame, che a produzioni e co-produzioni nazionali; emerge come attore protagonista nel Marat-Sade di Weiss (regia Walter Le Moli), nel Don Giovanni di Molière (regia Gigi Dall’Aglio), ne Il Guardiano di Pinter con Alfonso Santagata e Claudio Morganti, nell’opera lirica di Franco Battiato e Manlio Sgalambro, Il cavaliere dell’intelletto, realizzata a Palermo nel 1994 per le manifestazioni nazionali federiciane e, più di recente, nel monologo L’ultimo nastro di Krapp di S.Beckett, diretto da Massimiliano Farau.
Dal 1998 inizia una lunga collaborazione con il Teatro della Tosse di Genova e interpreta gli spettacoli diretti da Tonino Conte: I Persiani della Fiumara, Odisseo, Ulisse o Nessuno, Gli Uccelli e Gran Teatro del Mondo. Collabora anche con Walter Le Moli, con Gigi Dall’Aglio, Elio De Capitani, Marco Baliani, Daniele Abbado, Letizia Quintavalla, Nicoletta Robello, con Maria Federica Maestri e Francesco Pititto.
Nel 2002 riceve la benemerenza del Premio Sant’Ilario della Città di Parma.
Negli ultimi anni ha lavorato con il Teatro Sociale di Gualtieri per un ciclo di tre letture per la rassegna Teatro in Rada. Cantieri navali per una stagione in secca; con Roberto Latini per due produzioni, Seppure voleste colpire (2013) e Metamorfosi (2015); con Paolo Nori per il reading Parma (e pò pù), che realizza nel 2014 e che è tutt’ora in repertorio.
Dal 2011 porta avanti il progetto Siate gentili con la mia vecchiaia, che ha prodotto sino ad oggi varie versioni, prende parte a Sotto il cielo di Parma. I bombardamenti del ‘44 (Teatro Farnese, maggio 2014) e nel 2018 è protagonista di Memoria di un corpo.
Nel 2018 è finalista al Premio Ubu nella categoria Premio Speciale alla Carriera.
E’ morto a Parma il 13 febbraio 2023.
- Margherita Becchetti, Il teatro del conflitto. La Compagnia del Collettivo nella stagione dei movimenti, 1968-1976, Parma, Odradek, 2003
- Renate Mangoldt e Walter Höllerer, Modernes Theater auf Kleinen Bühnen. Literarisches Colloquium Berlin, Berlin, Grützmacher, 1965