00:00:00 – 00:01:13 Preliminari. | Dichiarazione iniziale da parte degli intervistatori. |
00:01:14 – 00:05:39 L’incontro con il teatro. | AM. La scintilla per il teatro. GR. “Il mestiere dell’attore nasce proprio nel bambino” (00:01:51). Da piccola, Galatea Ranzi “giocava” al teatro con il nonno materno: marionette. L’abitudine di frequentare il teatro risale alle scuole medie. Sensazione stranissima: ogni volta che il sipario si apre, arriva dal palcoscenico un vento diverso dall’aria viziata della sala. Aria e odore del palcoscenico sentiti come familiari. Evento determinante per il suo futuro: Palazzetto dello Sport (Eur, Roma), la vista di due “mostri”, Carmelo Bene recitò Dante ed Eduardo De Filippo le sue poesie. La famiglia ha approvato le sue inclinazioni artistiche. Nessuno scandalo o particolare entusiasmo. I genitori descritti come i suoi più severi spettatori. |
00:05:39 – 00:11:00 Gli studi d’attrice e il primo incontro con Luca Ronconi. | AM. La scelta dell’Accademia d’Arte Drammatica Silvio D’Amico. Primo ricordo di Luca Ronconi. GR. Decisione radicata. Apparizione furtiva di Luca Ronconi durante il primo anno di corsi, in veste di “supplente, tappa buco nell’orario”. Interesse e curiosità nei confronti degli studenti. Senso del mestiere alto, duro, poco favoloso. La compatibilità provata da Galatea Ranzi: non un mestiere sul quale illudersi. Un corso tenuto da Ronconi durante il secondo anno: grandissima scoperta. Amor nello Specchio [Teatro dei Documenti dello Studio Damiani, Roma, 1987] e La morte innamorata. (Amor nello specchio) Florinda personaggio folle, una pazza innamorata di se stessa. “Parlare uno stesso linguaggio al primo incontro” (00:10:23). Sintonia sin dal primo istante, “pur parlando pochissimo” nella vita, solo durante le prove (si riferisce al Maestro chiamandolo ancora per cognome). |
00:11:01 – 00:12:12 L’affinità tra Galatea Ranzi e Luca Ronconi. | MD. Condivisione della stessa visione di teatro e lavoro. L’occhio al dettaglio. GR. Galatea Ranzi “afferrava” Luca Ronconi. Momenti di crisi, paura e incertezza nel lavorare con lui. |
00:12:13 – 00:15:19 Un diverso rapporto: allieva prima e attrice poi. | AM. Il rapporto con Ronconi: Ranzi-studentessa e Ranzi-attrice. GR. Maggiore libertà nel rapportarsi con gli allievi. “Uno scultore che modella la creta, mentre invece con gli attori più strutturati doveva lavorare con del marmo” (00:12:57). Esperienza della Mirra [Prima rappresentazione: Teatro Carignano, Torino, 14 giugno 1988] maturata nel tempo: evento importante per il suo debutto. “Autocensura”. Paura ed emozione, ma anche tranquillità di Galatea Ranzi nell’affrontare la prima regia di Luca Ronconi. Lunghi periodi di prova. Il tempo di maturare, di sedimentare il lavoro. |
00:15:20 – 00:17:23 Un diverso approccio lavorativo: lirica e prosa. | MD. Qual è la differenza nel lavorare su un testo in versi e un testo in prosa? GR. L’amore di Ronconi nel lavorare su testi in versi e in italiano. Seguire il verso per le appoggiature e i respiri giusti. Il flusso in Phoenix [Prima rappresentazione: Piccolo Teatro Studio, Milano, 3 aprile 2001]: “un poema continuo” (00:16:34). |
00:17:23 – 00:20:50 Il linguaggio e la “recitazione ronconiana”. | AM. Il viaggio di Ronconi sul linguaggio. Quale il comportamento degli attori. GR. Equivoco rispetto alla recitazione ronconiana. L’idea superficiale di recitazione incisiva e riconoscibile contro la caratteristica di Ronconi: andare in profondità, all’essenzialità del linguaggio e del parlato. Il linguaggio che appartiene alla vita è mosso, ricco, così quello del teatro. Nel suggerire una battuta, Ronconi si rifaceva al dialetto, “fondamento di realtà e ricchezza sonora ed espressiva” (00:19:23). Ronconi alle prove: “era in tutto, in tutti i personaggi” (00:19:55). Chiavi di lettura sorprendenti. Idee chiare su come affrontare un testo. |
00:20:50 – 00:23:40 La prima volta in scena. | MD. Mirra: successo straordinario. La critica del tempo: “la grazia di Galatea Ranzi, l’epifania della serata”. GR. Atteggiamento di autocensura, niente esaltazione. Il desiderio di continuare il mestiere dell’attore. Il teatro come guida. |
00:23:40 – 00:27:23 Prima il teatro e poi la vita. | MD. I ritmi serrati e stressanti di Ronconi. GR. Mistero doloroso [Prima rappresentazione: Teatro Bellini, Palermo, 18 aprile 2012], già in dialisi, Ronconi arrivava alle prove con tanta energia rispetto alla sua situazione di salute. Il tempo limitatissimo per viaggiare: tutto l’anno impegnato al lavoro. L’amore per le piante e la vita nel teatro: interesse per la natura umana. “Lui era veramente un esperto dell’animo umano, della natura umana. Era un grandissimo osservatore” (00:26:18). Lavoro sui personaggi: capacità di tirare fuori l’essenza di quel tipo umano. |
00:27:24 – 00:33:11 Rapporto Ronconi-attori- attrici. | MD. Conoscenza dell’animo umano nel rapporto con gli attori: direttive personalizzate. AM. Stesso livello tra attori e attrici. (Foto di scena di Davila Roa [Prima rappresentazione: Teatro Argentina, Roma, 9 aprile 1997]: Galatea Ranzi avvolta in un vestito rosso). GR. Grande ammirazione per le attrici. (Davila Roa) Abito difficile da indossare. Attenzione totale interna ed esterna: la sala, la luce, il vestito, la recitazione. Pochi ricordi dell’allestimento scenico. Ricordo infantile: suo sogno nel cassetto voler fare la trapezista. Aspetto acrobatico dell’attore: elemento importante per Luca Ronconi. Aspetto del pericolo non fine a se stesso: senso di equilibrio folle. |
00:33:11 – 00:36:30 Ronconi “funambolo” e assistere a uno spettacolo oggi. | MD. Similitudini tra la performance circense e quella attoriale. GR. Ci sono molti punti di contatto tra queste due attività. Considerazioni sull’impatto della tecnologia sulla formazione dei più giovani. AM. È cambiato il modo di assistere allo spettacolo teatrale? GR. È cambiato soprattutto il modo di ascoltare a teatro. Se Strano interludio [Prima rappresentazione Teatro Carignano, Torino, 3 gennaio 1990] fosse presentato al pubblico di oggi, chi avrebbe davvero la resistenza di assistere ad uno spettacolo che dura sette ore? L’uso della tecnologia ha anche alterato le capacità uditive del pubblico di cogliere le sfumature nella voce naturale. |
00:36:30 – 00:38:44 La dimensione temporale nel teatro di Ronconi. | AM. La lunghezza de I Fratelli Karamazov [Prima rappresentazione: Teatro Argentina, Roma, 23 gennaio 1998]. GR. Alcuni spettacoli di Ronconi concepiti per uno svolgimento in più serate. La durata dello spettacolo di Lolita [Prima rappresentazione: Teatro Strehler, Milano, 22 gennaio 2001], Ronconi obbligato ad operare dei tagli. |
00:38:45 – 00:42:18 Il lavoro in Lolita. | MD. Galatea Ranzi e la sua interpretazione in Lolita. GR. Lolita e la lettura originale di Ronconi. Nella prima parte dello spettacolo, Humbert Humbert [Franco Branciaroli] a contatto con una nuova lingua; Galatea Ranzi doppia la voce dell’attrice che interpreta Lolita da bambina, recitando in inglese [Elif Mangold]. Nella seconda parte, Galatea Ranzi interpreta la voce interiore di Humbert Humbert, sempre doppiando Elif Mangold, e nella terza è sul palco a recitare Lolita da adulta. Importante lo spunto di Ronconi sullo scarto di significato tra due lingue diverse. |
00:42:19 – 00:48:29 Mistero doloroso: coronamento del rapporto Ronconi- Ranzi | AM. L’ultimo spettacolo di Ronconi nel quale recitò Galatea Ranzi: Mistero doloroso. GR. Enorme lavoro richiesto per il ruolo. Cenni sul costume di scena e sul ruolo multiplo. MD. Mistero doloroso tappa finale del percorso svolto da Galatea Ranzi con Ronconi. GR. Scelta di Ronconi di intervenire a fine spettacolo con voce fuori campo. Il regista e i suoi stravolgimenti all’ultimo secondo, tratti di adattabilità e elasticità degli attori. |
00:48:30 – 00:54:04 La chiarezza espositiva di Ronconi. | MD. Efficacia delle direttive di Ronconi agli attori. GR. Elevata chiarezza di indicazioni e richieste agli attori, aperto alle domande, estremamente paziente. Scelta di testi sempre attuali o in anticipo rispetto ai tempi. AM. Esperienza di Galatea Ranzi ne Gli ultimi giorni dell’umanità [Prima rappresentazione: Ex Sala Presse del Lingotto, Torino, 29 novembre 1990]. GR. Lavoro impegnativo e corale, numero molto elevato di attori e tecnici, pubblico alle prese con scene multiple, insieme libero e obbligato. Senso di collettività del teatro greco, richiamato dalla messinscena de Gli ultimi giorni dell’umanità. |
00:54:05 – 00:56:25 Immaginare Luca Ronconi nel 2021: avrebbe lo stesso effetto sul pubblico? | MD. Il teatro di Ronconi avrebbe avuto successo di pubblico nel 2021? Una società sempre più distratta e sovrastimolata. GR. Gli ultimi spettacoli di Ronconi ebbero successo di pubblico, anche se sono evidenti, a livello globale, i mutamenti delle funzioni cognitive della popolazione. Forse oggi, Ronconi avrebbe fatto un teatro ad episodi, come una serie. |
00:56:26 – 00:58:18 La morte di Ronconi a livello culturale. | AM. Effetti della scomparsa di Ronconi sul teatro e sulla cultura. GR. Ronconi è un unicum. Assistendo ai suoi spettacoli “avevi proprio la sensazione di trovarti dentro un’opera d’arte. Non poteva essere diversa. Come una sinfonia non può non avere quel passaggio perché le è pertinente, gli spettacoli di Ronconi erano un tutt’uno, un qualcosa di compiuto, un’opera, ecco, un’opera a sé stante”. (57:30) |
00:58:19 – 01:02:28 L’incontro con Ronconi e la sua mutevolezza. | AM. Significato, a livello professionale, dell’incontro con Luca Ronconi. GR. Insegnamenti di Ronconi costituiscono la base della formazione di Galatea Ranzi. MD. Ronconi, maestro di teatro nella prassi. GR. Approccio empirico di Ronconi. Regista mai uguale a se stesso. Il Teatro di Documenti di Roma e la recitazione in teatri di dimensioni ridotte. Ronconi amava molto il Teatro Bellini di Palermo. |
01:02:29 – 01:03:29 Fine. | Considerazioni finali, ringraziamenti, lettura della formula di chiusura dell’intervista. |
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Interview Duration: 01:20:00 Registration Duration: 01:03:29Format: Mp3Type: Audio Language: Italiano Subjects: Original Document Placement: ICBSA, Via Caetani 32, 00186, Roma (www.icbsa.it) Museo Biblioteca dell’Attore, Via del Seminario 10, 16121, Genova (www.museoattore.it) Archivio Teatro di RomaUsage and Rights:
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