00:00:00 – 00:00:38 Inizio intervista. | Preliminari e dichiarazione di inizio intervista. |
00:00:38 – 00:04:53 Formazione e rapporti con Teatro di Roma. | FF. Formazione professionale e legami con il teatro. CPC. Ricercatrice universitaria di letteratura italiana. Elemento del teatro molto presente nella vita: lavoro nelle produzioni teatrali, assistenza alla regia, scrittura di testi teatrali ed elemento didattico nelle università estere. BB. Parentesi del Teatro Argentina. CPC. Gruppo di giovani studenti che avevano il compito di recensire gli spettacoli programmati all’Argentina per la rivista degli abbonati al Teatro di Roma, nell’ambito della direzione ronconiana e guidati da Sandro Piccioni e Claudio Longhi. |
00:04:54 – 00:09:03 Riferimenti a spettacoli di Luca Ronconi. | FF. Quali spettacoli con la regia di Luca Ronconi ricorda maggiormente. CPC. Riferimenti a spettacoli visti in quegli anni (da Quer pasticciaccio brutto di via Merulana a Questa sera si recita a soggetto). Consapevolezza di vedere “qualcosa” che avrebbe fatto parte della storia del teatro. Ricorda particolarmente Questa sera si recita a soggetto, racconta di aver avuto il privilegio di assistere alle prove e a una lezione/conversazione sul testo e sul linguaggio di Pirandello tenuta da Claudio Longhi. |
00:09:04 – 00:15:04 Rapporto tra studenti- spettatori e Claudio Longhi. | BB. Ricordi di Claudio Longhi. CPC. Claudio Longhi offriva uno sguardo critico del lavoro che veniva fatto dimostrando la complessità della progettualità di una direzione artistica. FF. Aspettative degli studenti rispetto agli spettacoli. CPC. Spontaneità e ingenuità di sguardi ancora vergini rispetto al mondo teatrale. |
00:15:07 – 00:19:30 Il Teatro Argentina. | BB. Citando Luca Scivoletto, introduce il tema dello sguardo della “scoperta” di fronte agli spettacoli. CPC. Concorda sulla chiarezza del progetto e sulla consapevolezza della visione. Ricorda l’Argentina come un teatro che è casa, nel quale vi è entrata, insieme al gruppo degli studenti, quasi attraverso un processo inconscio di de-monumentalizzazione dell’ edificio teatrale, al fine di percepirlo come luogo intimo e familiare. |
00:19:35 – 00:25:16 Il pubblico e i ricordi di alcune impressioni. | FF. Reazioni del pubblico. CPC. Differenze tra pubblico abbonato dell’Argentina, un pubblico intellettuale e istituzionale, e lo sguardo di loro studenti. Non ricorda però sensazioni vibranti, a differenza degli spettacoli di Bene (cita il Pinocchio del 1998), suggerisce piuttosto reazioni “composte” da parte del pubblico. Riferimenti a qualche spettacolo, non solo di Ronconi. |
00:25:17 – 00:30:56 Quer pasticciaccio brutto de via Merulana, 1996 e altri. | FF. Rimembranze sullo spettacolo. CPC. Il primo approccio a Gadda. Ricorda in particolare l’attore Popolizio e l’interesse per lo straordinario testo gaddiano riportato nel libro pubblicato dal Teatro Argentina. continua raccontando del suo interesse per la letteratura e dunque sempre prima per il testo, asserendo che “il teatro fosse più un mezzo che un fine” (00:26:24) nella sua prospettiva. . BB. I fratelli Karamazov (1998). CPC. L’unico spettacolo di Ronconi che non vidi. BB. Il lutto si addice a Elettra. CPC. Scelte non scontate che portavano alla necessità di doversi informare sul testo. |
00:30:57 – 00:40:26 Assistere agli spettacoli come esperienza formativa. | FF. Spettacoli di Ronconi fuori Roma. CPC. La mia esperienza ronconiana a teatro si esaurisce a Roma, dal 1996 al 1999. BB. Delusioni rispetto a qualche spettacolo o critiche esterne. CPC. Assistere agli spettacoli di Ronconi esigeva uno sforzo intellettuale complessivo, ma tutta la fatica veniva ripagata dalla consapevolezza di star prendendo parte a qualcosa che ci stava formando a livello professionale, didattico e personale. Autoformazione e autodisciplinamento. “Lo sforzo di assistere allo spettacolo non era compiacimento del regista, non era messa alla prova o sforzo fine a se stesso, avevo un senso” (00:35:04). BB. Attenzione per il pubblico e chiarezza del progetto e del messaggio. CPC. Eravamo consapevoli del fatto che quello che stavamo guardando sarebbe rimasto e ci avrebbe in parte cambianti interiormente. Nel tempo le aspettative sono cambiate come spettatori, non solo per i suoi lavori, ma anche assistendo a spettacoli di altri registi. |
00:40:27 – 00:55:24 Discorsi generali sul teatro a Roma e confronti. | BB. Altre esperienze teatrali e conoscenza di altri autori e registi. CPC. Conoscenza di altri registi: cita in particolare Mario Martone. Ma anche compagnie come la Raffaello Sanzio. Percezione di una grande vivacità teatrale in quegli anni. Racconta di altre esperienze oltre a quella nel Teatro Argentina. |
00:55:25 – 01:00:29 La figura di Ronconi. | BB. Rapporti diretti con Luca Ronconi. CPC. Personalmente no. Il “mezzo” attraverso il quale ho avuto il privilegio di conoscere il teatro ronconiano è stato Claudio Longhi. No monumentalizzazione della figura di Ronconi, piuttosto un maggiore interesse verso il lavoro sui testi e sulle messe in scena. FF. Confronto Ronconi-Martone. |
01:00:30 – 01:03:07 Conclusione. | Saluti e dichiarazione di fine intervista. |
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Interview Duration: 01:30:00
Registration Duration: 01:03:07
Format: Mp4
Type: Audio
Language: Italiano
Subjects:
Original Document Placement:
- ICBSA, Via Caetani 32, 00186, Roma (www.icbsa.it)
- Museo Biblioteca dell’Attore, Via del Seminario 10, 16121, Genova (www.museoattore.it)
- Archivio Teatro di Roma