Intervista a Or (Orecchio) Rossella

ORMT-04g

00:00:00 Preliminari. Consenso dell’intervistata
00:02:30 L’intervistatrice chiede come Or sia approdata al teatro nel gennaio 1973 a Roma, e  come fossero quegli anni per una donna. Racconto di una famiglia nella quale il padre era critico teatrale per il quotidiano di Roma Paese Sera. L’arrivo a Roma, a 14 anni, per vivere con il padre, separato dalla madre.
Primo spettacolo Pirandello chi? di Memé Perlini, versione dei Sei personaggi in cerca d’autore
Formazione classica e preparazione agli esami per entrare in Accademia Silvio D’Amico, mai sostenuti.
Abitazione a piazza Cavour di Roma accanto alla sede del Beat72. Grazie a un attore di Giuliano Vasilicò e a Simone Carella, fa il provino per lo spettacolo Pirandello chi? e viene accettata. Prove di 4 mesi da settembre a dicembre con montaggio delle improvvisazioni degli attori.
00:07:40 Domanda sulle condizioni contrattuali di lavoro nel primo spettacolo. Or ricorda di non aver avuto contratti per i primi due spettacoli, nelle repliche di gennaio non c’era compenso. Repliche successive all’Abaco di Mario Ricci, poi grazie al successo dello spettacolo inizia una tournée all’estero e viene pagata. Ornella Minnetti, attrice di Carmelo Bene, partecipava allo spettacolo di Perlini.
Episodio delle foto di Donatella Rimoldi pubblicate sull’Espresso, con lei a seno nudo. Rottura con il padre.
(da 10:40 a 11:10 vuoto).
Or mostra le foto incriminate; molto importante il trucco per Memé Perlini.
Il padre all’origine dello pseudonimo Or.
Iscrizione alla facoltà di Biologia, mai frequentata a causa dei continui impegni di spettacolo.
00:12:40 Domanda sulla formazione alla carriera teatrale: Apprendistato sul campo; in 40 anni di teatro solo 3 o 4 registi, prevalentemente al Beat72. Dopo il lavoro con Memé Perlini sceglie Simone Carella, per proseguire un percorso sperimentale e non commerciale, in collaborazione anche con Fabio Sargentini dell’Attico. Nel 1980 incontra Mario Prosperi. Tra il 1973 e il 1979 si divide tra Perlini e Carella. Nel 1974 Perlini incontra Antonello Aglioti al festival di Salerno, inizia un sodalizio esclusivo, e Or si allontana. Ultimo spettacolo con Perlini è Candore giallo con suono di mare (1974), ora d’aria di un manicomio criminale, con corpo di ballo di Amedeo Amodio e immagini di Kandinsky. Spettacolo a Pescara, la prima parte al chiuso di un teatro e la seconda su un molo da dove si poteva sentire la musica elettronica preparata da Alvin Curran ed emessa da una zattera in mezzo al mare. Or con un piombo in bocca spostava un carrello di ferro pesantissimo, mentre era legata alla zattera. Ai tempi Or parlava pochissimo, sia in scena che fuori scena. Era un teatro molto “gestualizzato”, cosiddetto teatro-Immagine. Azione dei capelli lanciati su una lampada mentre una colomba volava, un teatro molto poetico, suggestivo. Con Simone Carella cominciai un teatro più concettuale. Con Perlini ha fatto tre spettacoli, i due già detti e Tarzan (per questo vedi descrizione nella recensione di Italo Moscati).
00:20:20 Domanda sulla femminilità selvaggia, o naif, che lei rappresentava sulla scena.
Domanda sul pubblico: molto selezionato, colto e intellettuale. Gente importante: Franco Cordelli, Franco Quadri (che al tempo era più un editore che un critico). Quadri li portò a Berlino nel 1978 con 5 gruppi della postavanguardia italiana a un festival dove lei presentò il suo secondo spettacolo da sola (Or mostra le foto di Pirandello chi? dove viene partorita da Madama Pace, poi foto della tournée di Locus Solus a La Mama, dello spettacolo Candore giallo con suono di mare a Pescara, del primo spettacolo da sola,  Respiro sospeso (che portò al teatro della Maddalena).
00:23:00 Domanda sul primo spettacolo da sola Respiro sospeso; prodotto dal Beat72, testo scritto da lei e poi pubblicato in alcune antologie poetiche.
Con Fabio Sargentini, Mario Romano, scenografo di Mario Ricci, Simone Carella va a New York nel 1974, (dopo Candore giallo), dove c’era la New Post Modern Dance, con la Grand Union, performance di Simone Forti e di Joan Jonas. Restarono a NY un mese e mezzo. Nel 1976 Carella cercò di mettere in scena La cavalcata sul lago di Costanza di Peter Handke (allora sconosciuto in Italia), con traduzione originale, primo suo spettacolo di teatro di parola che fu interrotto alla terza replica; Or aveva la parte importante di un’attrice invecchiata. Or aveva rifiutato una scrittura alla Biennale (Otello) e ritrovatasi senza lavoro decide di creare da sola lo spettacolo Respiro sospeso nel 1977-78.
00:26:00 Domanda sul testo di Respiro sospeso, scritto da lei, intuizione sul terrorismo. Alle prove venivano Giuseppe Bartolucci, Alessandra Vanzi, Marco Solari, Giorgio Barberio Corsetti e gli altri del Beat72. IL testo sonoro da lei inventato scorre parallelamente alle battute e alle azioni sceniche. Si sente performer e non più solo interprete perché fa “un’auto-esposizione del sé”. Lo spettacolo cominciava con un decollo di aeroplano, da lei registrato con il Nagra, come altri suoni in giro per la città. Alla Maddalena aveva creato un perimetro di chiodi su cui tendeva un filo elastico, trasformando lo spazio in una trama, in un’azione di dieci minuti che faceva trasformare lo spazio. Fava legge un brano della recensione dello spettacolo di Franco Cordelli da Paese Sera, 12 dicembre 1978. Or non si identificava nel testo, non era autobiografico, ma aveva un dato generazionale. Cita: Questo cielo è stato dipinto pennellata per pennellata (testo in suo possesso). Era un’indagine sulla rappresentazione di un sogno. Nel 1977 crea una performance solo corpo e voce. Alcune frasi sul ruolo di Bartolucci e sul pubblico non specialistico. Sale sempre piene. Al Beat 72 iniziative dei Sabato della musica (Cardini, Curran, Neri) e dei Lunedì di poesia che portavano pubblico.
00:35:50 Domanda sulla sua appartenenza politica: di sinistra per famiglia ed extraparlamentare per scelta. Breve iscrizione alla FGCI. Il suo teatro faceva parte di un cambiamento nella storia del costume.
Ogni 2-3 anni riusciva a fare un monologo di parola prodotto da Mario Prosperi (si è sentita naif dal 1980 al 1986). I suoi ruoli: Nadja di Breton con Mario Prosperi; la parte di una donna violentata dai francesi, la moglie di Fanon, con uno psichiatra in scena, con Renato Mambor all’Alberico nel 1980.
00:40:00 (riferimento al book molto completo che possiede sul suo lavoro di quegli anni)
Domanda sulla sua formazione corporea: lezioni di danza moderna per 4 anni con Elsa Piperno e con Gillian Hobart, scuola di danza in via Federico Cesi (cfr. link: video sul metodo di movimento danzato), fino a 14 anni partecipa a gare di nuoto.
Notizie su Bettina Best, belga, star di Campo dei Fiori, che divenne attrice di Memé Perlini; fenomeno dell’eroina che si diffondeva. Best sparita dall’Italia intorno agli anni Novanta, forse tornata in Belgio. Nessuna relazione personale con Mario Prosperi. Nel 1980 Or prende casa da sola a Montesacro. Inaugurazione dell’Uccelliera di Villa Borghese. Rottura temporanea del sodalizio tra Simone Carella e Ulisse Benedetti, il più importante produttore di teatro sperimentale dell’epoca. Spazio dell’Uccelliera, affidato a Benedetti dopo il teatro Colosseo, direttore artistico Franco Cordelli. Amicizia con Renato Nicolini dopo i 3 festival di poesia di CastelPorziano. Esaurimento nervoso di Carella, che era perennemente in teatro dal 1973.
00:47:09 Riflessioni sull’azione di Nicolini a Roma e sulla nozione di Transavanguardia di Bonito Oliva. Nel 1982 prove di Oh, appello per l’antinucleare, studio da Il Grande Vetro di Duchamp. In scena grazie a Mario Prosperi che finanzia con 10 milioni la produzione. Psicopatico assisteva alle prove solitarie di Or. Grandi lastre di cristallo sospese sullo spazio scenico (esiste un video in formato VHS, chiesto da Bargiacchi per un convegno sulle cantine romane). Riflessione sulla documentazione audiovisiva di quegli anni. Raccolta di tutte le più importanti frasi d’amore. Lettura di 6-7 attori mixate da Curran su un’accordatura di pianoforte. Nove azioni sceniche, tra cui un concerto per vetro. Dodici repliche.
00:55:00 Domanda sulla sua figura di donna-regista, che veniva negata. Risponde che a causa della sua povertà estrema non aveva potuto investire sulla sua figura di regista e sulla sua affermazione personale.
00:56:50 Sulla fine della sua relazione con Carella. Nel 1979 Or è regista e autore di Mine ha, da Wedekind, prodotta da Carella nonostante il predominio della Gaia Scienza al Beat72. Nello spazio di una piscina con 30 ragazze, tra cui sei nuotatrici professioniste, una tuffatrice dal trampolino più alto. Sintesi di 4 azioni principali “agite a canone”: raccontare una storia, indossare un abito, cantare una canzone, buttarsi in acqua. Una rappresentazione al Coni di Roma e poi in replica alla piscina Cozzi di Milano. Comincia nel 1979 anche una sua ricostruzione personale, dopo l’esaurimento nervoso di un anno, la fine dell’esperienza al Beat72 e l’inizio della collaborazione con il Politecnico.
01:01:00 Mario Prosperi, che era in scena in Oh, sei giorni dopo la fine inizia con lei le prove di Nadia Gaspare, da Nadja di Breton, prima versione nel 1982 e ripresa nel 1986. Nel 1985 lavoro con Ugo Leonzio per un testo da Kafka, Sciacalli e arabi, all’Oratorio del Caravita a via del Corso, chiesa sconsacrata.
Memé Perlini le chiede di interpretare La voce umana, nel 1984 alla Piramide, ripresa nell’ottobre 1984 al Politecnico  bloccata da Marina Malfatti. Ripresa alla Piramide di Pirandello chi?
In pochi anni vari incidenti alle gambe: frattura del menisco, del collo del femore, frattura scomposta alla tibia (tra il 1984 e il 1992).
01:06:10 Commenti sulla quantità di recensioni sui quotidiani nazionali e sul suo ruolo di primo piano. Riflessioni sulla chiusura dei media contemporanei verso il teatro di oggi. Morte di tanti protagonisti di quegli anni: Mariangela Melato, Nico Garrone, Franco Quadri, Mario Prosperi, Renato Mambor, Anna Proclemer.
01:09:30 Con la chiusura del teatro La Piramide il fiume della ricerca si è prosciugato.
01:11:28 Domanda sullo spazio del Politecnico. Differenza con l’estremismo del Beat 72. Dissidio con Prosperi nel 1990 dopo le ultime repliche di L’azzurro del cielo, fine della relazione sentimentale. Ripresa dell’amicizia solo nel 2003 quando lui si era separato dalla moglie.
01:14:00 Dopo l’incidente del 1992 lavora al suo monologo più importante, Lei, da maggio a dicembre. Ospite a casa di Paola Panicelli, montatrice e femminista. Prodotto da Benedetti nel 1993 e ripreso nel 1997. Testo sulla guerra in Jugoslavia cominciato con le stampelle. La prima al Teatro Colosseo in febbraio 1993 con 6 repliche, poi a Tor Bella Monica e a via San Francesco di Sales nel 1996 nello spazio del Teatro degli Artisti, aperto da Benedetti per due anni grazie a una donazione di Roberto Benigni e Giancarlo Nanni. All’inaugurazione lo spettacolo di Kantor Che crepino gli artisti
01:18:54 Il monologo Lei è importante perché ricompone in lei e coniuga tre livelli di comunicazione tra la performance, il teatro d’immagine e il teatro di parola: il testo di parola (razionale), poi il testo visivo in scena, un campo di proiezione con scansione ritmica di slide, e il testo sonoro, creato da lei. Dal 1986 con Misure del tempo disabitato collabora con Paolo Modugno, tecnico elettronico ai suoi testi sonori. Per La voce umana (ripresa del 2009), revisione della regia di Mario Prosperi al Nuovo Teatro Colosseo; musica di Shostakovich con sottofondo di suoni di radio di tutto il mondo. Immagine di tre minuti ripresa dallo Zodiaco, come finestra- visione della donna sola al telefono.
01:24:10 Molto interessata a rappresentare la violenza contro le donne e il viaggio in Jugoslavia di Peter Handke, i cui testi sono per lei fondanti. Voleva fare uno spettacolo politico. Nella prima versione al Tor di Nona e al Teatro Colosseo il pubblico era scarso (30-40 persone a sera), nel 1997 al Teatro degli Artisti ci fu più successo. Commento di Fava e Giacobbe Borelli sul suo percorso solitario di ricerca poetica. Si legge la recensione di Katia Ippaso del 10 aprile 1997: la solitudine e la povertà come atto politico di formazione e scelta di vita.
01:30:00 A chi lasciare la propria esperienza di teatro? Or parla del terribile momento della morte di Mario Prosperi in quella stessa casa. Dopo la sua morte ha scritto una trilogia che spera di mettere in scena.
Condizione attuale di povertà, per la libertà di non aver fatto altro lavoro se non il teatro.
Grazie a Massimo Fedele, attore di Giancarlo Nanni, e ai consigli di Valerio De Filippo, tecnico luci di Mario Prosperi, di essere sempre in agibilità, è riuscita ad avere la pensione minima di 620 euro.
Con Mario Prosperi nel 2012 in tournée con I discorsi di Lisa nelle Marche.
01:37:41 Documentazione del lavoro recente con Mario Prosperi: Hey people di Michael Kirby e Zio Vanja (2005).
01:40:00 Esperienza di film sull’Estate Romana con Matteo Garrone (riprese dal 17 luglio al 25 agosto del 1999) quando Or viveva con Antonello Neri ed Elena. Nel frattempo assisteva al padre morente negli anni Novanta. Poi film sul carcere con un regista radicale, Nico D’Alessandria.
01:44:50 Rassegna di riprese dei monologhi di donne al Teatro La Piramide, La voce umana. Commento di Fava sulla sua partecipazione tangenziale al movimento delle donne pur se partecipa alle manifestazioni. Esempio della manifestazione per la pace nel 2003. Come donna si sentiva parte della rivoluzione sessuale e la praticava, difendendo la sua indipendenza, anche se osteggiata dai registi, tutti un po’ misogini e moralisti; la coppia regista-prima attrice, tipica del teatro borghese era presente anche nel teatro d’avanguardia. Tra il 1992 e il 2003, vivendo a casa di amici, non aveva privacy.
01:52:00 Resteranno le cose scritte, quelle che lei sta ancora scrivendo, sulla base dei diari raccolti dal 1975 a oggi e dei suoi versi poetici. Dei suoi spettacoli da sola: Oh non aveva quasi testo, ma lo avevano Misure del tempo disabitato, la riduzione de L’azzurro del cielo, Lei, l’Appendice de L’uomo senza qualità di Musil (2005). Lei fu un’affermazione d’identità autoriale come fatto organico nel suo percorso. Desiderio attuale di dirigere. Ultima cosa molto importante Non come loro (2012) con 4 repliche al Nuovo Teatro Colosseo e recensione di Maricla Boggio. Studi per Ofelia spettacolo non riuscito, produzione di Mario Prosperi.
01:56:40 Presente testo e regia di Or, scritto nel 1999, prodotto e in scena al Politecnico nel 2005; tentativo di messa in scena dell’appendice de L’uomo senza qualità di Musil. Riflessione sull’importanza della scrittura a teatro oggi, a differenza degli anni Settanta; i personaggi teatrali sono emblematici e molto diversi da quelli televisivi.
01:59:00 Domanda sul teatro di oggi: non ci va quasi mai. Al Quarticciolo spettacolo di Peter Handke, al Teatro India e altri. Riflessione sugli spettacoli emergenti oggi e sulla scarsa copertura mediatica: Babilonia Teatri; monologo La merda di Cristian Ceresoli.
02:06:40 Discorso su Perla Peragallo, attrice per lei molto significativa: interprete epica e importante come corpo scenico e per l’uso della voce secondo un concetto di teatro popolare. Spettacoli visti: O Zappatore; Aviti a ‘mmurì; King Lear lacrime napoletane. Prove a casa di Leo con Nicolini, Or e Mitra, una ragazza persiana come nel documentario di Renato Nicolini. Leo e Perla era un’altra delle coppie, come Giancarlo e Manuela; la Or era protetta da Carella prima e da Prosperi dopo, oggettivata comunque dagli uomini.
02:16:00 La scuola di Perla a piazza Quadrata di Roma aveva un enorme manifesto di Leo. Ricordo di Perla vestita da sposa, nel camerino che non riusciva a truccarsi (Beat 72 e Alberico erano molto vicini). Descrizione delle azioni di Perla nello spettacolo. Indimenticabile, come Risveglio di primavera da Wedekind con Manuela Kusterman. Poi Perla passò a insegnare alla scuola di Fersen.
02:22:00 Gruppi dell’avanguardia prima del Beat 72 decisero di rompere con la città e andarono via da Roma. Film di Alberto Grifi per Ferruccio Marotti. Prosperi insegnò alla scuola di Fersen. Ultime considerazioni sull’importanza del teatro come rito misterioso.
02:27:50 Dichiarazione finale.
Vai alla Scheda Biografica
Interview Duration: 2:26:31
Registration Duration: 2:26:31
Format: mp3
Type: Audio
Language: Italiano
Subjects:
Original Document Placement:
  • ICBSA, Via Caetani 32, 00186, Roma
  • Museo Biblioteca dell’Attore, Via del Seminario 10, 16121, Genova
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    Citation:

    Intervista a Or Rossella di Fava Francesca e Giacobbe Borelli Maia, Roma, 02/07/2015, Progetto “Donne di teatro a Roma ai tempi della mobilitazione femminista (1965-1985)”, Collezione Ormete (ORMT-04g) – consultata in URL:<https://patrimoniorale.ormete.net/intervista-a-or-orecchio-rossella-donne-di-teatro-a-roma-ai-tempi-della-mobilitazione-femminista-1965-1985/>, (data di accesso).

    Relation:
  • Donne di teatro a Roma ai tempi della mobilitazione femminista (1965-1985)
  • A proposito di  Pirandello chi?, il sito del progetto Nuovo teatro made in Italy: http://www.nuovoteatromadeinitaly.com/pirandello-chi-1973/
  • A proposito di Estate Romana il file di presentazione di Matteo Garrone, il regista del film, disponibile al sito: http://film.cinecitta.com/public/dump_media/pb_estate_romana.pdf
  • Presentazione del metodo di movimento danzato di Gillian Hobart su YouTube: https://www.youtube.com/watch?v=kqg8sqaMAOE
  • Notizie sul profilo biobliografico di Enzo Gualtiero Bargiacchi al sito http://www.ippolito-desideri.net/indici/persone/enzo-gualtiero-bargiacchi/
  • Bibliography: