00:00:00-00:04:20
|
Preliminari La storia di Camion. La difficoltà di raccontare. L’incontro con Quartucci tramite Carla Tatò. Torino e l’esperienza in Radio. Robinson. Il Tamerlano, con una «geniale regia» di Quartucci e la presenza di Carmelo Bene, Alfiero Vincenti, Carla Tatò, Cosimo Cinieri. |
00:04:21-00:06:24 | Rino Sudano, uno dei pilastri della compagnia di Carlo. Il debutto di Quartucci avviene con Rino Sudano, Leo de Berardinis, Claudio Remondi.
L’Histoire du Soldat. E poi a Rovereto. |
00:06:25- 00:10:25
|
Il rapporto con Quartucci: «Carlo Quartucci mi faceva sentire diverso, e nuovo anche». Il confronto con l’esperienza con Carmelo Bene. Le prove di Nora Helmer nel capannone. La brutalità della figura di Torvald: qualcosa di vicino all’espressionismo ma che faceva anche ridere; qualcosa che nei modi si avvicina a un burattino, un pupo. |
00:10:26-00:15:47 | Le esperienze alla Romanina e l’aspetto politico di Camion. Il lavoro con Pasolini. Quartucci e il rapporto con l’attore: plagio? Antigone a Siracusa. |
00:15:48-00:19:35 | La Radio e la direzione di Quartucci. Tamerlano: Carmelo Bene e Mezzanotte come antagonista sconfitto. La chiave era una quella dei pupi siciliani. Questo elemento convince anche Carmelo Bene. |
00:19:36-00:22:13 | Amleto come non tragedia |
00:22:14-00:23:02 | Quartucci come «autore» della regia. Nella ricerca della verità esasperava l’autore. |
00:23:03- 00:26:40 | Casa di bambola, come critica alla borghesia tout court, il conflitto fra uomo e donna, la guerra fra i sessi. Quartucci affronta la borghesia una volta per tutte. L’aspetto metateatrale. |
00:26:41- 00:29:42 | Incontro di Branciaroli con Quartucci. L’uso del microfono in scena di Carmelo Bene e di Mezzanotte con Quartucci e con Bene (Romeo e Giulietta). |
00:29:43-00:34:11 | Alfiero Vincenti. Il più grande Re Claudio che sia mai stato fatto. Memo Benassi. Il depensamento. Punto di riferimento per Bene. Enrico IV con Benassi. |
00:34:12-00:38:22 | Punti di riferimento. Il lavoro maieutico di Bene e Quartucci. «Volevano l’anima». Pasolini e il suo iperrealismo. |
00:38:23-00:40:32 | Attore trasformista. Laura Betti. |
00:40:34-00:47:49 | I testimoni. Gli uccelli «che mettevano in gara gli attori»». Fatica e divertimento. La politica con Quartucci. Carmelo Bene e la stampa di destra. La scomodità di Bene. Le responsabilità della stampa. |
00:47:50-00:48:07 | «la memoria deve fare paura. Sennò non ha senso nemmeno quella» |
00:48:08-00:55:00 | Il pubblico. La critica attaccava Casa di bambola. Altri, Franco Quadri, sostenevano il teatro di Quartucci. Parentesi sulle fotografie di scena e sul libro di Quartucci e Fadini, Viaggio nel Camion dentro l’avanguardia |
00:55:01-00:56:50 | La separazione da Quartucci. Ultimio spettacolo con Bene fu Romeo e Giulietta. Mina Mezzadri. |
00:56:51 | Prove in Camion. Riferimenti figurativi di Quartucci c’erano ma non li nominava esplicitamente. Carlo Quartucci attore. Recitazione senza pause, senza psicologia. Carla Tatò in Salvatore Giuliano, in Amleto e poi con Quartucci. L’importanza della tensione ideologica. Conclusione |
Tutti i materiali audio presenti nel portale di Patrimonio orale sono proprietà esclusiva di Ormete e dell’intervistato.
Any use of the material different from listening (except short quotation) is not possible without the prior written consent of ECAD/ORMETE.
Per ogni uso del materiale diverso dall’ascolto (al di là di citazione breve) deve essere richiesta l’autorizzazione a ECAD/ORMETE.
Interviews may only be reproduced with permission by ORMETE
Citation:
Relation: Bibliography:Intervista a Mezzanotte Luigi di Donatella Orecchia, Roma, il 26/10/2019, Progetto “Carlo Quartucci. Vent’anni di memoria”, Collezione Ormete (ORMT-010f) – consultata in URL:<https://patrimoniorale.ormete.net/interview/intervista-a-mezzanotte-luigi/>, (data di accesso).