00:00:36
Breve descrizione del percorso artistico e biografico
Presentazione: dal 1971 interesse per il teatro, in particolare per il teatro dedicato ai ragazzi. Attivo come attore, scrittore, regista, organizzatore e direttore artistico, dapprima nel Teatro dell’Angolo, dopodiché come anima della Fondazione Teatro Ragazzi e Giovani Onlus (ente gestore della Casa del Teatro Ragazzi e Giovani). Parallelamente, intensa attività a livello internazionale: si pensi all’ASSITEJ, operante dagli anni Sessanta (ruolo di presidente della sezione italiana). Coinvolgimento della rete internazionale di nuova drammaturgia e presenza all’interno del Consiglio d’Europa per una ricerca sulle arti di infanzia e gioventù nei paesi europei.
00:04:00
Formazione, esordi, incontri
1971: frequenta l’Accademia del Teatro Stabile di Torino, ancora in fase embrionale, allora coordinata da Giuseppe Bartolucci (padre dell’avanguardia teatrale); nello stesso periodo, iscrizione alla Facoltà di Lettere dell’Università di Torino, che porta all’incontro con Gian Renzo Morteo, maggior teorico del periodo, attento ai fenomeni dell’animazione e del decentramento teatrale (la cui mira era avvicinare il teatro alle fasce di popolazione di norma tenute fuori). Incontro con Giovanni Moretti, assistente di Morteo e attore della compagnia Teatro delle Dieci.
00:06:25
Prime esperienze
Coinvolgimento – assieme a Claudio Montagna e a Luigina D’Agostino (allora compagna di vita e d’arte) – in alcune attività della Compagnia dei burattini di Torino, avviata da Giovanni Moretti. Si rappresentavano testi di Sandro Gindro e Luisa Accati, opere impegnate e rivoluzionarie, allo scopo di raggiungere fasce di popolazione emigrata a Torino per impieghi in fabbrica. Si operava: in corso Taranto, alle Vallette, a Mirafiori Sud e nell’hinterland torinese (zone di provincia).
00:09:31
Da Compagnia dei burattini a Teatro dell’Angolo
1971: la Compagnia dei burattini inizia a chiamarsi Teatro dell’Angolo perché rappresentava i propri spettacoli all’interno di un salone delle Edizioni Paoline, situato tra via Parini e corso Matteotti. Salone frequentato principalmente da intellettuali e famiglie della borghesia di sinistra torinese. Invenzione di giochi teatrali, situazioni, racconti, drammatizzazioni.
00:11:44
Tra animazione teatrale e teatro-scuola
Avviata una vasta operazione di animazione teatrale sul territorio. Presente già all’epoca, nel quartiere di Santa Rita, in corso Orbassano, un comitato di quartiere che propone al Teatro dell’Angolo di portare il teatro nelle scuole. L’assessore Vinicio Lucci accoglie il desiderio e destina un budget per inserire attività teatrali nelle scuole del quartiere.
00:16:05
La nascita delle cooperative teatrali
1976: nascita del concetto di cooperativa teatrale come movimento unico (Teatro dell’Elfo, Teatro del Sole, Teatro delle Briciole, Gruppo della Rocca, Teatro Settimo). Vi è anche una sezione che si dedica al teatro-ragazzi. Si costituisce la Cooperativa Teatro dell’Angolo con undici membri. Vengono stanziati i primi finanziamenti per il teatro cooperativo privato con funzione pubblica. Desiderio: far aumentare i sostegni per questo settore.
00:17:57
Il decentramento teatrale a Torino
Sviluppo del fenomeno. I comuni della provincia chiedono l’intervento della Cooperativa per portare in periferia attività teatrali, principalmente rivolte ai ragazzi che abitavano quei borghi. Esempio della frazione Tetti Francesi di Rivalta di Torino, dove forte è stato l’impegno dell’attore e operatore Silvano Antonelli.
00:21:27
Il decentramento del teatro-ragazzi
Il decentramento nell’ambito del teatro-ragazzi ha avuto volto diverso rispetto al decentramento teatrale tout court. Il primo prevedeva animazione e soprattutto relazione con le comunità del territorio. La scuola, grazie all’attività dei docenti, ha avvicinato un gran numero di giovani a questo processo.
00:23:04
Chiusura del Teatro dell’Angolo
Il Teatro dell’Angolo di via Parini viene chiuso per cause legate all’agibilità dello spazio. Si va così alla ricerca di un altro palcoscenico, missione che coinvolge anche Sergio Ariotti (allievo di Morteo).
00:26:13
Il Teatro Araldo
Moretti, aiutato da Ariotti, trovano una nuova “casa”: il Teatro Araldo in borgo San Paolo, inizialmente adibito a cinema. Dallo stretto rapporto tra infanzia e teatro, prende forma un filone “dell’assurdo” all’interno della drammaturgia per ragazzi. Primo spettacolo indicativo di questo genere nel 1972.
00:33:33
Il sostegno dell’amministrazione locale
La giunta di sinistra guidata da Diego Novelli (sindaco di Torino dal 1975 al 1985) mostra sensibilità nei confronti di tematiche quali l’istruzione e l’infanzia. Viene così istituita una cooperativa, denominata “La svolta”, che si occupa principalmente di animazione.
00:35:31
Ulteriori iniziative per le nuove generazioni
Si crea un consorzio di cooperative diretto da Chiara Alpestre, che dà vita a una stagione teatrale intitolata “Il buon teatro”. Nel frattempo, il Teatro Stabile di Torino inserisce nel proprio cartellone una sezione di teatro per l’infanzia e la gioventù diretto da Sergio Liberovici (musicologo che ha collaborato anche con il Teatro dell’Angolo). Alla direzione di Liberovici segue quella di Franco Passatore.
00:40:42
Da Torino, uno sguardo verso il Piemonte
Il Teatro Araldo viene chiuso in seguito alla tragedia del Cinema Statuto: sull’onda dell’incendio che aveva colpito lo spazio nel 1983, vengono chiuse tutte le sale di rappresentazione non a norma. l’Araldo riapre solo nel 1986. In questo contesto inizia la collaborazione con il Teatro di Alba. Il progetto di collaborazione con i comuni piemontesi (circa 58) viene finanziato da Compagnia di San Paolo.
00:56:40
I vantaggi di un teatro “decentrato”
Decentramento come possibilità di conoscere persone e luoghi e come mezzo per un supporto economico. Auspicio a non dimenticare tutto il complesso di attività che precedono la messinscena di uno spettacolo per ragazzi.
01:02:22
Il Centro Studi Teatro Ragazzi Gian Renzo Morteo
Il Centro Studi nasce dall’assessorato all’istruzione tra la fine degli anni Settanta e l’inizio degli anni Ottanta. Conserva una cospicua mole di volumi di teatro e pedagogia teatrale nonché numerose registrazione di spettacoli.
01:12:40
Progetto Teatro Ragazzi e Giovani Piemonte
La rete nasce come circuito indipendente, avvalendosi poi delle competenze sistemiche di Fondazione Piemonte dal Vivo (nata nel 2003 come circuito teatrale del Piemonte). Rapporto con la danza: si ricorda la contaminazione di linguaggi in un’esperienza del 1978 realizzata con la collaborazione della scuola Bella Hutter. Successivamente, negli anni Ottanta, co-produzione con il Regio di Torino di due spettacoli di teatro di figura (inteso non soltanto come genere per bambini).
01:28:54
Progetto Assitej
Commento sulla partecipazione alla rete Assitej (attiva in 60 paesi al mondo); Melano viene chiamato a far parte del gruppo d’esperti dell’organizzazione incaricata di saggiare i cambiamenti prodotti dalla Perestrojka fino al 1991.
01:42:00
Conclusioni
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Citation
Intervista a Melano Graziano, di Tamborrino Matteo e Versienti Lorenza, Torino, il 13/07/2023, Progetto «La scena “centrifuga”, da Torino e ritorno», Collezione Ormete (ORMT-12b), consultata in URL:<https://patrimoniorale.ormete.net/interview/intervista-a-melano-graziano/>, (data di accesso).
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