Intervista a Margani Clara

ORMT-11h

00:00:00 – 00:00:54 Preliminari. Dichiarazione iniziale da parte degli intervistatori.
00:00:54 – 00:12:21 La vita di Clara Margani e la sua scintilla per il teatro. AM. Le coordinate di vita di Clara Margani: studi, professione, passioni. CM. Docente di scuola media, ora in pensione. Il teatro nel “DNA”: non praticato in famiglia, ma fruito come spettatrice dal divano di casa dei programmi teatrali mandati in tv la sera. Esperienza importante ricostruita nel tempo con Cesco Baseggio e Checco Durante: l’idea dell’italiano e del dialetto. Primo rapporto con Ronconi: Lunatici, vietato ai minori di 18 anni. Trasformazione operata sul testo e sugli attori.  Gianni Rodari, “l’insegnante è un’attrice statale”: la necessità di avere delle strategie per interessare. Ronconi: empatia tra spettatore e attore.      Teatro di Documenti, “un luogo magico”, diverso dal teatro tradizionale. Costruito sotto il monte dei Cocci da Luciano Damiani, in collaborazione con Sinopoli e Ronconi. L’antico sta sopra il moderno.
00:12:22 – 00:17:49 Spettatrice attiva. AM. Spettatrice attiva negli spettacoli di Luca Ronconi. CM. La capacità di coinvolgere lo spettatore. Luca Ronconi all’università La Sapienza. Esperimento sulla relazione spettatore-attore attraverso la parola. Scena contenuta in altezza e lunghezza: pubblico (di studenti) dentro questa situazione claustrofobica. “Luca Ronconi ha avuto un amore enorme per la parola” (00:14:13). Sei personaggi in cerca d’autore: tirare fuori significati dati per scontati. Quer pasticciaccio brutto de via Merulana: attori/lettori. Orlando Furioso al Palazzo dei Congressi all’Eur: pubblico in mezzo alla scena. Stare dentro al teatro, non fuori. Esperienza educativa non solo come spettatore attivo, ma anche come persona. 
00:17:50 – 00:23:21 L’esistenza di un messaggio morale nel teatro di Ronconi? MD. Docente e appassionata di teatro. Qual è il messaggio pedagogico del teatro di Ronconi? CM. Ronconi regista difficile. Acquisizione di strumenti di conoscenza assistendo ai suoi spettacoli. Teatro: in greco “vedere”, in Ronconi declinato in “guardare”, quindi scegliere, e “osservare”, approfondire un preciso aspetto. Intento pedagogico non dichiarato (la scuola di Santacristina). “Scavare” nel testo. Lo spettatore portato a riflettere e a imparare con approfondimento di concetti (I sei personaggi). Rendere lo spettatore insicuro: Il lutto si addice ad Elettra, testo conosciuto trasformato in qualcosa di altro; I fratelli Karamazov, Quer pasticciaccio brutto de via Merulana, da parola scritta a parola viva. 
00:23:22 – 00:28:08 Strumenti di conoscenza.  AM. Passa il tempo: cosa è cambiato nel suo rapporto con gli spettacoli di Ronconi.  CM. Pesantezza di alcuni spettacoli: rigore, pignoleria, dilatazione di tempi. Nel cambiamento di Ronconi c’è costanza: fedele al rispetto dello spettatore. Dilatazione temporale. “Ti accompagnava nella lettura e nella visione” (00:25:29).                                                                                   Esempio: Quer pasticciaccio brutto de via Merulana attori e lettori contemporaneamente. “Prendere forma” dell’attore che dà vita a un personaggio di carta. L’autore crea il personaggio, il regista lo “ritrasforma”. Gli ultimi giorni dell’umanità: il testo è stato sezionato. Spettacolo itinerante.
00:28:09 – 00:34:53 Creare un’aspettativa. Spiazzare lo spettatore. AM. Chiede di rimanere sulla durata degli spettacoli. I fratelli Karamazov divisi in due serate, come ci si preparava. CM. La lettura di un romanzo non avviene tutto d’un fiato. “Chiudere e aprire il libro”. Nessuna fatica; tanta curiosità di sapere come Ronconi aveva sviluppato la storia.  Quer pasticciaccio brutto de via Merulana: testo difficilissimo, non di istantanea comprensione. Il crollo della facciata in scena, “geniale”. (AM. mostra la foto di scena del Pasticciaccio) Nell’aria si percepiva un cambiamento, gli attori stavano prendendo posto: cade un pezzo di scenografia. Il crollo della parete ha generato un sussulto comune in sala. “Marchingegno teatrale”. La tensione degli attori. Spazio povero affidato al movimento e alla comunicazione degli attori. “Penso ci sia stato un applauso per liberare la tensione” (00:32:51). Luchino Visconti voleva meravigliare, Ronconi voleva spiazzare. La creazione di nuovi mondi e nuove emozioni.
00:34:53 – 00:37:30 Concepire lo spazio scenico. AM. e MD. mostrano una foto di scena de I fratelli Karamazov. CM. Stessa modalità adottata ne Il lutto si addice a Elettra: dividere lo spazio scenico con un telo. Ne I fratelli Karamazov un colore rosso, molto vivo, separava alcune situazioni. Oggetti di scena “dentro”. Un romanzo è anche ciò che non viene espresso dai dialoghi. Allora Ronconi ha adottato una strategia: una parte di descrizione affidata agli oggetti di scena e un’altra alla narrazione.
00:37:31 – 00:43:04 La diversità delle scenografie. MD. Quer pasticciaccio brutto de via Merulana scenografia essenziale. Il lutto si addice a Elettra scenografia “tipicamente ronconiana”. Quale l’atteggiamento dello spettatore di fronte a questi allestimenti (MD mostra le foto di scena de Il lutto si addice a Elettra). CM. Scenografie suggestive. Il lutto si addice a Elettra: colonne infinite, che non reggono nulla. Significato: un tempio trasformato in rudere. “Era un andare dietro e però essere avanti. Una storia antica, ma anche una storia attuale, simbolicamente la rovina, il rudere di una famiglia, che prende spunto da una storia terribile della Grecia e arriva fino a noi” (00:38:45). L’idea di un antico rovinato dalla modernità. Antico e presente che fanno riflettere. Non funzione decorativa delle scene.
00:43:05 – 00:45:44 AM. Abbonata storica del Teatro di Roma. Ronconi come direttore del TdR. CM. Argentina sempre un ottimo livello. Il rigore. Il direttore oltre che essere un artista è anche un amministratore, organizzatore. Non sono stati tanti anni, ma significativi lo stesso. “Il direttore artistico deve essere un personaggio capace di dare una qualità, ma anche una quantità di un certo tipo” (00:44:48). Apertura all’estero. Un periodo molto vivo. 
00:45:45 – 00:51:23 La memoria dello spettatore. AM. Tornare sugli spettacoli. Cosa rimaneva nella mente dello spettatore. CM. Portare a casa ciò che è stato visto e provato. Quer pasticciaccio brutto de via Merulana: terza, prima, seconda persona, prima persona plurale. La scoperta di poter leggere un testo in modo completamente diverso. La parola è viva.                                                              Sei personaggi in cerca d’autore: “andare nelle parole di Pirandello”. I fratelli Karamazov: descrizione e dialoghi in contemporanea. Attori non solo descritti, ma agiti. Non un teatro verboso: fatto di parole vive, che prendono forma e voce nel corpo attoriale e nell’idea del regista. “Ce l’ho dentro la parete che crolla” (00:49:32).  I Lunatici impresso nella mente: Sergio Fantoni e Valentina Fortunato trasformati da Ronconi in manichini.  “Gli spettacoli di Ronconi hanno lasciato un segno, non una ferita. Si è aperto un altro mondo” (00:51:07)
00:51:23 – 00:57:03 La stratificazione di significati nel teatro di Ronconi. MD. Richiesto un impegno attivo nel pubblico per intendere i risvolti psicologici, le diverse sfumature. Ronconi lettore molto attento. CM. Principi di regia: invito a una lettura e a riflettere. Persona di cultura. Una lettura attiva in senso spettacolare. Spiazzamento: eredità ricevuta come spettatrice. Imparare a vedere le cose da diversi punti di vista. Nella didattica e nella dimensione teatrale, creare disorientamento è un aspetto positivo. 
00:57:03 – 00:59:28 Capire, apprendere, osservare gli spettacoli di Ronconi. AM. La capacità di rivolgersi alle masse o a un pubblico elitario. CM. Pericolo possibile. Spettacoli di altissimo livello culturale, erano “comunicativi”. Ronconi non si rivolgeva al pubblico elitario, ma il suo non è da definire un definire teatro popolare, ma erano comunicativi. Messaggi veicolati a più persone diverse.
00:59:28 – 01:02:26  Spettatore itinerante. AM. Esperienza come spettatrice dell’Orlando Furioso CM. Selettività dell’attenzione negli spettacoli di Ronconi, rottura della barriera tra attori e spettatori. Tipologia dei frequentatori del Teatro Argentina.
01:02:27 – 01:05:17 La novità in Ronconi.                                       AM. Novità rappresentata dal teatro di Ronconi.  CM. Spiazzamento dello spettatore. Esperienza della visione dei Lunatici: in bilico tra entusiasmo e disorientamento. 
01:05:18 – 01:09:01   La televisione come mediazione tra il teatro e i giovani.                                MD. L’importanza dei media nell’avvicinare i giovani al teatro.  CM. Ruolo pedagogico svolto dai programmi televisivi del passato e impoverimento della televisione pubblica. Spettacoli teatrali in diretta televisiva con attori quali: Francesco Baseggio, Checco Durante, Salvo Randone, Lia Zoppelli.
01:09:02 – 01:15:55 L’intrattenimento nel teatro di Ronconi, esiste?                        MD. Accessibilità degli spettacoli di Ronconi, tra intrattenimento e confronto con se stessi.  CM. Intrattenimento non era lo scopo principale degli spettacoli di Ronconi, ma erano capaci di intrattenere, anche sorprendendo lo spettatore. Poesia e Teatro sono fatti estremamente democratici, come la musica, legati alla vita di tutti. Cosa può imparare l’insegnante dal teatro. Nonostante lunghezza e oggettiva difficoltà, il teatro di Ronconi non è da considerarsi un teatro elitario.
01:15:56 – 01:24:13   La scuola e il teatro. AM. Ruolo dell’insegnante nell’avvicinare i più giovani al teatro. Importanza della preparazione degli studenti per poter comprendere e apprezzare gli spettacoli.  CM.  Attività degli studenti propedeutica alla visione degli spettacoli: lettura a voce alta di alcuni estratti, importanza della parola letta che viene detta, interpretata. Esempio di approcci alla lettura della Commedia di Dante. 
01:24:12 – 01:31:02  La regia di Luca Ronconi e gli approcci di registi diversi.                            MD. La regia di Ronconi messa a confronto con altri registi. Universalità del messaggio di Luca Ronconi.  CM. Esempi di spettacoli elitari, meno attenti allo spettatore. Il teatro di Longhi, nonostante i punti di contatto con Ronconi, soprattutto con riguardo al lavoro sul linguaggio, può risultare meno coinvolgente. Franco Enriquez, Romeo Castellucci, Giorgio Barberio Corsetti, Natale in casa Cupiello con la regia di Antonio Latella. Fine del regista: comunicare allo spettatore o presentare la propria opera in modo interessante da un punto di vista meramente estetico?
01:31:02 – 01:32:54 La percezione culturale della morte di Ronconi. AM. Significato della morte di Ronconi a livello culturale.  CM. Scomparsa di Ronconi ha creato vuoto umano e culturale, come anche quella di Strehler. Importanza delle ‘scuole’ di Giorgio Strehler e di Luca Ronconi nel teatro di domani. 
01:32:54 – 01:34:45 Verso Peer Gynt e il ‘monologo della cipolla’. MD e AM. Ricordi legati alla visione dello spettacolo Verso Peer Gynt. Variabilità del ‘monologo della cipolla’, assenza della platea.   CM. Scena poco luminosa, luogo disabitato.
01:34:46 – 01:40:24 Ronconi: regista camaleontico. MD. Varietà degli spettacoli di Ronconi: rigore filologico e centralità del testo, tratti sperimentali, spazio multiplo e selettività dell’attenzione dello spettatore.  CM. Lato sperimentale del teatro di Ronconi, eseguito “sulla pelle degli spettatori” (01:35:50). “Lui ‹Ronconi› è stato innovativo, non è il regista che mette in scena, ma che sovverte la scena” (01:36:09). Ronconi sperimentato e mai uguale a se stesso, nonostante avesse uno stile riconoscibile. Teatro dal quale è possibile imparare. Lavoro di scoperta di nuovi talenti svolto da Ronconi.
01:40:25 – 01:51:43 La memoria e lo studio del teatro. CM. Importanza di preservare la memoria del teatro. “Il teatro, la poesia, creano, dentro, delle rispondenze, degli arricchimenti che rimangono” (01:41:05). Esperienza di Clara Margani nello studio di Storia del teatro e dello spettacolo alla Sapienza. Studiare alla fine degli anni Sessanta e spirito di comunità tra studenti.
01:51:44 – 01:52:09 Fine dell’intervista. Lettura formula di chiusura dell’intervista. Ringraziamenti.
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Interview Duration: 02:30:00
Registration Duration: 01:52:09
Format: Mp3
Type: Audio
Language: Italiano
Subjects:
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Citation

Intervista a Margani Clara, di Davies Massimiliano e Morganti Arianna, Roma, il 20/05/2021 Progetto “Ronconi a Roma”, Collezione ORMT-11h, consultata in URL:< https://patrimoniorale.ormete.net/interview/intervista-a-margani-clara/ >, (data di accesso).

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