Intervista a Ilari Giancarlo

ORMT-07PRa

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Il teatro amatoriale presso gli ordini religiosi.
Saluti e presentazioni. Ilari racconta del lavoro in vetreria. Teatro attività del tempo libero, da autodidatta. Partecipazione a compagnia dell’oratorio dei Salesiani di Parma. Contesto compagnie filodrammatiche, gestite da religiosi, con uomini e donne separati.
00:02:09
Il teatro di figura di Ilari
Inizia a fare teatro verso i 17/18 anni nella propria abitazione, organizzando spettacoli artigianali di teatro di figura per ragazzi.
00:03:46
Inizio della pratica d’attore presso l’oratorio dei Salesiani di Parma.
Ragazzo, entra a recitare nella filodrammatica per soli uomini dei Salesiani di Parma: la più attrezzata, disponeva di un teatro completo (attrezzature, costumi, regista, ecc.). Una volta, una voce femminile fuori scena fece scoppiare uno scandalo per la presenza di una donna nello spettacolo. Altre esperienze: teatro dialettale, operetta, figurante nelle opere liriche.
00:06:39
L’ingresso nel CUT Parma; le tournée europee
Mario Dall’Argine lo invita a fare parte del CUT Parma. Esita, alla fine accetta tentato dall’idea di viaggiare in Europa con la compagnia (era in programma Barcellona). Prima esperienza col CUT, teatro plautino. Viaggiare grazie al CUT: Istanbul via nave. Rapporto del CUT con la diplomazia italiana: all’estero andava regolarmente a visitare i consolati e le ambasciate. La compagnia era molto apprezzata in tutta Europa.
00:10:11
Spettacolo realizzato all’ultimo per un festival straniero, prima regia di Bogdan Jerkovic
Accorgendosi di un mancato invito, il CUT scrive con indignazione agli organizzatori di un festival straniero e in risposta viene inserito all’ultimo nel programma, ma non ha niente di pronto (avevano bluffato!). Così contattano il regista Bogdan Jerkovic che da allora diventa loro regista. Primo suo spettacolo: Plauto, col quale vanno al festival (a Ilari pare si trattasse del festival di Coimbra, in Portogallo; ndr, lo spettacolo è Menaechmi).
00:13:50
Teatro e viaggi in Europa, i primi 10/15 anni del CUT Parma
I viaggi del CUT, l’’incontro con un principe dell’Afghanistan… Ilari viveva di fatto una doppia vita: impiegato a Parma e gratificante vita d’attore in giro per l’Europa col CUT. Alcuni attori erano studenti universitari, ma l’ossatura della compagnia non era di studenti, il regolamento del CUT lo permetteva, non lo erano gli attori più importanti.
00:17:16
I componenti della compagnia del CUT Parma
Ilari cita Giorgio Gennari e Francesco Sciacco. Tania Rocchetta forse già presente nel CUT quando Ilari entrò nella compagnia.
00:18:46
Il repertorio del CUT, i finanziamenti del Ministero
Il teatro amatoriale e il CUT: similitudini e differenze. Il repertorio faceva la differenza, il CUT aveva un repertorio importante (Plauto, che nessuno aveva mai messo in scena). Il ministero lo premiava perché facevano spettacoli per gli italiani all’estero quando viaggiavano in Europa. Ministri, ambasciatori, diplomatici scrivevano del CUT al Ministero. I finanziamenti statali permettevano al CUT di allargare il repertorio.
00:22:36
Dopo il CUT, il Teatro della Tosse a Genova
Dopo il CUT, quando la compagnia si è sciolta, Ilari è andato a recitare a Genova, 5 anni con il Teatro della Tosse. Gli spettacoli in mezzo al mare. Gli Uccelli, Aristofane. Il buon rapporto con le persone e con la città di Genova.
00:23:48
La fine del lavoro in vetreria a Parma
Il lavoro in vetreria a Parma, svolto per 33 anni. Ilari fu licenziato perché malvisto dal direttore, invidioso della sua possibilità di viaggiare. Quando era all’estero scriveva cartoline ai colleghi.
00:25:08
Uno sguardo sull’Europa tramite il teatro
La compagnia del CUT veniva invitata nei festival universitari o anche altrove. Ricordi di Berlino (rassegna non di teatro universitario), l’emozione di trovarsi sul muro, il tempo passato allo zoo, dove gli animali erano liberi. Viaggiare permetteva a Ilari di darsi “una certa importanza”.
00:27:38
I premi vinti
A Zagabria vince il premio come migliore attore con L’ispettore generale di Gogol.
00:28:13
Il ricordo di Bogdan Jerkovic e la mancata memoria del CUT
Jerkovic, regista di grande inventiva, creava in scena situazioni divertenti, stimolava la risata del pubblico. Intensa relazione umana oltre che professionale, “abbiamo pianto insieme sulle rive del Rodano”. Rapporto fraterno e affettivo con tutta la compagnia, era “uno di noi”. Quando ha avuto la cittadinanza onoraria della città di Parma, nel ritirare il premio Jerkovic ha parlato molto di Ilari, stima e amicizia. Le regie per il CUT gli hanno aperto delle porte, è stato chiamato a lavorare più volte per la scena professionista in Italia. La compagnia del CUT è sparita nel silenzio. Si parla maggiormente del periodo successivo, quello del Collettivo, legato alla politica.
00:33:17
Espulsione di Ilari dal CUT
Fine dell’esperienza con il CUT. “Notte dei lunghi coltelli”, la compagnia decide tramite votazioni la futura attività: I “vecchi”, non universitari, vengono espulsi. Grande amarezza. Decisione presa attraverso votazioni segrete. La compagnia si dimentica di mandare la lettera di espulsione a Ilari, lui lo viene a sapere da Giorgio Gennari, incontrato allo stadio, la lettera arriva dopo qualche giorno.
00:36:28
Trasferimento di Ilari in altre compagnie
Trasferimento in altre compagnie (Genova, Teatro della Tosse), altri 20 anni di carriera d’attore fuori dal CUT. Definizione della propria professione: attore. Al CUT gli attori non erano pagati; il passaggio ad attore professionista. Per Ilari non c’è differenza di qualità tra il lavoro fatto col CUT e quello con altre compagnie. Negli anni 50 e 60 la compagnia dei CUT girava il mondo.
00:39:19
Il rapporto tra teatro amatoriale e teatro professionista
Il teatro professionista sulle prime snobbava il CUT, poi hanno capito che poteva risultare “utile”, per esempio per provare certi testi che in un contesto commerciale sarebbero stati rischiosi: usava il CUT come “cavia”. Alcune compagnie hanno invitato il CUT a fare certi spettacoli praticamente su richiesta, ma Ilari non ricorda in quali occasioni è accaduto.
00:42:00
Materiali d’archivio
Ilari ha un archivio privato che si potrebbe consultare come punto di partenza per attivare la memoria, suggerisce Roberta Gandolfi.
00:43:27
Spettatore del festival internazionale di Parma
La propria esperienza da spettatore del Festival Internazionale di Parma. Il Regio era sempre tutto esaurito; nel dopo teatro si faceva amicizia e nascevano rapporti. Ilari ricorda che quando andarono a Berlino aveva “inseguito” una ragazza polacca, e aveva fatto amicizia con un ragazzo brasiliano poi presente anche in Portogallo. Ogni anno si aspettava di rivedersi ai festival, si intrattenevano corrispondenze. Si parlavano tutte le lingue. Gli spettacoli ai festival erano sempre in lingua originale, anche a Parma. Il pubblico era composto da studenti, adulti, da Parma e da fuori. Era un’occasione per vedere teatro europeo.
00:47:13
Il Teatro Bolshoi al Festival di Parma
Il rapporto coi Paesi dell’est: pur essendo in tempo di Guerra Fredda, c’era “una certa simpatia”. Arrivavano omaggi dai Paesi dell’est partecipanti.
00:47:57
Intermezzo a 4 voci
Intermezzo a 4 voci (Chernetich, Gandolfi, Ilari, figlia Raffaella) per programmare un prossimo incontro
00:49:36
Ubu roi con Sergio Reggi
Racconto dell’Ubu Roi, a partire da una fotografia appesa al muro della stanza dove si è svolta l’intervista: Ilari recita il ruolo di Madre Ubu, Padre Ubu è Sergio Reggi, divenuto poi attore professionista a Roma. Ilari lavorava quindi non aveva sfruttato certe conoscenze “utili” per diventare un professionista. Regia di Jerkovic, uno spettacolo che vinse anche un premio (non ricorda quale). Bogdan Jerkovic parlava italiano, era sposato con Marija Dragovic, attrice.
00:51:11
Documenti: programmi del Festival di Parma del 1961
Raffaella Ilari (figlia) ci mostra il programma scritto, anche in inglese, del Festival di Parma del 1961. Giancarlo Ilari recitava con il CUT nel ruolo del Capitano in Woyzeck. Scene di Toschi, la regia era di Giorgio Longaro. Ilari sostiene che Giorgio Longaro poteva essere un nome fittizio (ndr. era Giorgio Pressburger).
00:52:47
Intermezzo a 4 voci
Altro intermezzo a 4 voci (Chernetich, Gandolfi, Giancarlo Ilari, Raffaella Ilari) per riflettere quali altre persone intervistare per la ricerca
00:58:45
Il successo del CUT di Parma di Coimbra
A Coimbra il CUT ebbe grande successo, Ilari non ricorda lo spettacolo, ma i momenti di esaltazione vissuti con Andrea Borri e altri compagni. Episodio divertente riguardante una “avventura” del CUT a Coimbra: la compagnia venne scambiata per una banda di ladri di polli, i ragazzi furono colti in flagrante in un laghetto della città dove avevano preso due cigni. Fermo alla centrale della polizia, il direttore del festival intervenne per farli liberare.
01:02:28
Il successo del CUT a Londra
La figlia Raffaella sollecita il padre affinché racconti della tournée a Londra con uno spettacolo shakespeariano.
01:03:09
Intermezzo a 4 voci
Altro confronto a quattro su possibili altri soggetti da intervistare.
01:10:46
Ricordi dal festival di Erlangen
Ilari racconta come Dall’Argine fu direttore della compagnia. Viene citato Filippo Buia, anche lui deceduto. Fu Buia che andò a Erlangen dove nacque il teatro universitario (la Studententheaterwoche, ndr.). Un souvenir di Erlangen; episodio divertente relativo alle “refurtive” di souvenir portati dalle tournée all’estero.
01:13:21
Intermezzo a 4 voci
Altro confronto a quattro su possibili altri soggetti da intervistare e persone coinvolte nel Festival o nel CUT.
01:16:34
Documentazione, una valigia in dono a Giorgio Belledi
Ilari ricorda di aver consegnato una valigia di documentazioni relative al CUT a Giorgio Belledi, quando lavorava per il Comune di Parma, perché Belledi voleva realizzare un libro sul CUT. Era sposato con un’amministratrice del Teatro Due, Anna Toscana, poi ebbe a compagna Stefania Cavazzon, poetessa di Parma, vivente.
01:18:02
Intermezzo a 4 voci
Ancora confronto a quattro su possibili altri soggetti da intervistare e persone coinvolte nel Festival o nel CUT: Roberto Campari, Francesco Pettenati…    E dati per chiusura intervista.
01:20:46
Ricordi a partire dalle fotografie appese nella stanza (Teatro della Tosse, l’incontro con Pasolini)
Ricordi a partire dalle fotografie appese nella stanza: Genova, spettacoli del Teatro della Tosse sulla diga foranea, in mezzo al mare (Gli uccelli, di Aristofane, Ulisse). Raffaella Ilari stimola il padre a raccontare l’incontro con Pasolini: Venezia, l’osservazione di Pasolini riguardo al suo personaggio operaio, proletario, che andava corretto nella dizione, Ilari inserì un intercalare dialettale. Pasolini alla prima di Venezia, a cena con la compagnia insieme a Ninetto Davoli. Tutto ebbe inizio con Bogdan Jerkovic a Roma per chiedere a Pasolini il permesso di utilizzare Uccellacci uccellini.
01:26:23
Il momento della scelta all’interno del CUT Parma: teatro politico sì o no
Oggi Ilari esprime una visione politica nei suoi spettacoli, ma all’epoca del CUT non era per un teatro di propaganda politica. Gigi Dall’Aglio prese la parola per dire che il teatro doveva diventare mezzo per fare politica, Ilari in disaccordo, dopo questa riunione partirono le lettere di espulsione dal CUT. Il CUT perse i finanziamenti ministeriali quando prese una direzione politica. Il discorso su teatro/politica si intreccia a quello della nascita delle cooperative, nascita di un nuovo registro organizzativo del teatro, legato ai partiti della sinistra italiana.
01:32:23
L’organizzazione del CUT Parma
Raffaella Ilari chiede quale fosse l’organizzazione della compagnia del CUT. Ilari risponde di non essere mai stato all’università, ma pensa che ci fosse uno o forse due addetti al CUT. Non è chiaro quale fosse l’organizzazione del festival e del CUT. C’era una sala da ballo dove i frequentatori del festival si ritrovavano per fare amicizia, ballare e chiacchierare: studenti, spettatori, operatori. Ancora sul piacere di andare all’estero con la compagnia, ogni volta accadeva qualcosa di divertente e goliardico. Evoca il periodo di lavoro con il Teatro della Tosse, Franco Battiato, Roberto Latini.
01:38:45
Chiusura dell’intervista
Parte finale: compilazione della liberatoria per i diritti e saluti
Listen Audio Vai alla Scheda Biografica
Interview Duration:
  • 02:00:00
  • Registration Duration:
  • 01:38:41
  • Format: Mp3
    Type: Audio
    Language: Italiano
    Subjects:
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    Intervista a Ilari Giancarlo di Chernetich Gaia Clotilde, Gandolfi Roberta, Roma, il 09/01/2018, Progetto “La memoria dei teatri universitari in Italia (PRIN 2015. Per-formare il sociale)”, Collezione Ormete (ORMT-07PRa) – consultata in URL:< https://patrimoniorale.ormete.net/interview/intervista-a-ilari-giancarlo/ >, (data di accesso).

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