Intervista a Faitelli Alessandra

ORMT-11d

00:00:00-00:01:34 Preliminari. Valore memoria orale. Presentazione soggetto, luogo, data dell’intervista. ZF. Se la memoria orale possa essere un valore aggiunto rispetto a quella visiva. FA. Poca memoria visiva, per Alessandra Faitelli è fondamentale quella orale. Il suo stesso lavoro si basa sulla comunicazione e il racconto, per suscitare interesse su ciò che si sta studiando. In teatro la parte visiva è essenziale, ma il teatro di Ronconi è riuscito a creare un filo di memoria al di là della visione.
00:01:35-00:10:50 I giovani a teatro (e come portarli). RC. La sua passione per il teatro e la voglia di trasferirla ai suoi allievi. FA. Nella formazione di Alessandra Faitelli, il teatro greco è essenziale: teatro come momento di condivisione e di riflessione. Ai suoi allievi cerca di insegnare che anche un contesto più intellettuale può diventare occasione di incontro e divertimento. Alcuni si appassionano e altri meno, ma grande soddisfazione nell’incontrare qualche vecchio allievo a teatro dopo molti anni. Giovani vanno poco a teatro, le famiglie non hanno l’abitudine di andare. E’ contraria ai matineé: il teatro è un momento altro da quello scolastico. Non tutte le stagioni teatrali sono in grado di avvicinare i ragazzi all’arte scenica. Il Teatro di Roma negli anni ha saputo creare occasioni di contatto con i giovani. ZF. Accenno a Dominio Pubblico e importanza di conoscere altri giovani appassionati di teatro. FA. Lo conosce e ne apprezza il lavoro. Importante sviluppare un proprio gusto e discuterne insieme. Volontà di creare un pubblico attivo e curioso: suo stesso scopo.
00:10:51-00:17:17 Generazioni diverse a teatro fino allo streaming. ZF. Differenze generazionali rispetto all’interesse per il teatro. FA. L’insegnante Faitelli ha portato i ragazzi a ogni genere di teatro, “spettacoli assurdi”: oggi sarebbe impensabile. Difficoltà nella scelta delle messinscene: la fatica a rimanere concentrati e a scardinare le loro abitudini. RC. Teatro in streaming forse non ha aiutato su questo punto di vista. FA. Contraria alla forma streaming del teatro: utile durante l’emergenza Covid-19, ma è fondamentale l’incontro e la presenza. E’ referente per il laboratorio teatrale della sua scuola che, infatti, si è tenuto in presenza con le dovute precauzioni. Neanche i ragazzi lo hanno accolto bene: sentivano l’esigenza dell’incontro con i compagni e della fisicità dell’esperienza. Lei è stata restia ad avvicinarli al teatro in streaming, non è la stessa cosa (discorso simile vale per le lezioni a distanza).
00:17:18- 00:131:18 Laboratorio su Quer pasticciaccio brutto de via Merulana.         Ronconi direttore a Roma. FA. Liceo Anco Marzio di Ostia. Andata per caso al Teatro di Roma, dove incontra Sandro Piccioni, per la collaborazione teatro-scuola. Al progetto hanno partecipato varie scuole: la loro, rispetto alle altre, ha scelto di non renderlo obbligatorio, cosicché vi prendessero parte solo gli studenti interessati. Questo ha prodotto risultati secondo lei migliori dal punto di vista dell’impegno e del coinvolgimento nel lavoro. Confronto con scrittura di Carlo Emilio Gadda [Quer pasticciaccio brutto de via Merulana. Prima rappresentazione: Teatro Argentina, Roma, 20 febbraio 1996] molto faticoso. Spiegazione progetto. Interessante, per i ragazzi di Ostia, andare al Teatro Argentina: sentirsi coinvolti e preparati rispetto a ciò che avrebbero visto li ha emozionati molto. Interazione con la compagnia e lavoro di Luca Ronconi, incentrato sull’analisi capillare del testo, hanno aiutato il coinvolgimento attivo dei ragazzi. Si sentiva la presenza di Luca Ronconi come direttore, per l’attenzione al coinvolgimento delle scuole e al rapporto con gli insegnanti, considerati importanti tramite tra il teatro e i giovani. Ronconi a Roma: è’ stato un periodo breve, ma anche l’inizio di un percorso di rinnovamento degli abbonamenti per essere più accessibili ai ragazzi. Importante creare un pubblico giovane, che sostituisca il vecchio. Alessandra Faitelli cercava di portare i suoi allievi il martedì, giorno in cui spesso c’erano giovani e personalità di teatro a vedere gli spettacoli.
00:31:19-00:38:56 Amore per la parola.   La durata temporale degli allestimenti scenici. FA. Ha portato i ragazzi a vedere Lehman Trilogy [Prima rappresentazione: Piccolo Teatro Grassi, Milano, 29 gennaio 2015] a Roma ed erano entusiasti dopo dieci ore di spettacolo. Ronconi riusciva a sviscerare il senso profondo dei testi; amore per la parola come punto di contatto tra la sua attività e quella degli insegnanti. RC. Interessante la reazione dei ragazzi nonostante la lunghezza degli spettacoli di Ronconi. FA. Pesantezza di alcuni spettacoli, es. I fratelli Karamazov [Prima rappresentazione: Teatro Argentina, Roma, 23 gennaio 1998]. In Ronconi: tocco di originalità e capacità di trasportare lo spettatore nel rapporto tra testo e attore. Tre spettacoli che ha amato: L’uomo difficile [Prima rappresentazione: Teatro Carignano, Torino, 23 maggio 1990], Dialoghi delle Carmelitane [Prima rappresentazione: Teatro Storchi, Modena, 19 marzo 1988] e Le tre sorelle [Prima rappresentazione: Teatro Comunale, Gubbio, 28 marzo 1989]. C’è stato un periodo dove seguiva Ronconi in Italia. Quando i suoi spettacoli riuscivano non ci si accorgeva della durata, era un “viaggio tra le sfumature del linguaggio”. Ricorda ancora dialoghi tra Massimo Popolizio e Marisa Fabbri ne L’uomo difficile, la straordinaria profondità della resa del rapporto madre-figlio. La riscrittura di un testo non teatrale. Ronconi ha inventato il dialogo in terza persona sulla scena, ed era una cosa mai vista.
00:38:57-00:51:25 Spettacoli romani e aspetto “barocco” del teatro di Ronconi. Rapporto con il pubblico e contesto romano. RC. e ZF. chiedono di soffermarsi su cinque spettacoli romani: Verso Peer Gynt [Prima rappresentazione: Teatro Centrale, Roma, 13 aprile 1995], I fratelli KaramazovRe Lear [Prima rappresentazione: Teatro Argentina, Roma, 8 febbraio 1995], Quer pasticciaccio brutto de via Merulana, Il lutto si addice ad Elettra [Prima rappresentazione: Teatro Argentina, Roma, 20 febbraio 1997]. FA. Piaciuto molto Peer Gynt, interessante lo studio sul testo. I fratelli Karamazov le è risultato più debole e troppo difficile per i ragazzi. Re Lear esempio di un testo fin troppo rappresentato ma con un personaggio inedito grazie alla profondità dello studio del testo. Spesso fa riferimento agli spettacoli di Ronconi per spiegare alcuni testi: esempio dell’Orlando Furioso che lei fa sempre vedere per capire il testo. Ronconi: attenzione al testo senza mai dimenticare la totalità della composizione scenica. RC. Interessante che lei ricordi le intonazioni piuttosto che le immagini. FA. Riusciva a catapultarti nelle diverse situazioni in modo estremamente naturale, nonostante la complessità del suo lavoro sulla scena. ZF. Era solito poi fare teatro in luoghi non pensati per il teatro. FA. Ricorda Gli ultimi giorni dell’umanità [Prima rappresentazione: Ex Sala Presse del Lingotto, Torino, 29 novembre 1990] a Torino: non ha capito nulla ma ricorda l’atmosfera e l’emozione di camminare alla cieca, le suggestioni. Luca Ronconi “si raccontava”. Si aveva sempre l’idea che lui volesse dialogare con il pubblico: non era il solito “genio” che rimaneva sulle sue, ma teneva che i suoi spettacoli arrivassero al pubblico. Apertura mai avuta prima e mai più dopo. Dedicare uno spazio alla scuola.
00:51:26-00:55:24 Differenze tra Roma e Milano. RC. Ronconi era solito scegliere i testi in base al contesto in cui si trovava. FA. Si soffriva il fatto che venisse poco a Roma: Alessandra Faitelli andava spesso a vederlo fuori. Trascina la madre, patita di Georges Bernanos, a vedere I Dialoghi delle Carmelitane. Quando poi è diventato direttore è stata una sorpresa, ma è durato poco. Giustamente. Roma non era e non è ancora pronta ad ospitare un direttore simile. Differenza tra Milano e Roma (lei va spesso al Piccolo Teatro): lì spettacoli alle 19, più famiglie e giovani; “Roma non riesce a saltare la cena”. RC. Accenno a Metamorfosi di Giorgio Barberio Corsetti: le 19:00 a noi sembravano un orario pomeridiano e non serale. FA. Si vede già da questo la differenza tra il pubblico milanese e romano. Brevità della direzione di Ronconi a Roma dovuta sicuramente a problemi di ricezione da parte del pubblico, a qualcosa che non funzionava.
00:55:25- 01:02:54 Formazione: l’eredità del teatro. RC. Aspettative rispetto al teatro odierno. FA. Crede molto e spera di trovare un teatro che spinga alla riflessione: spesso non è ciò che trova. Ma ci sono molti scrittori di teatro che meriterebbero molto più spazio all’interno del panorama teatrale romano: Lucia Calamaro, Daria Deflorian. Difficile momento per il teatro. Ronconi riusciva invece ad essere storia ma senza mai perdere legame con la contemporaneità: Lehman Trilogy di Stefano Massini ne è stata l’ultima prova. Le giovani generazioni sentivano un legame con lui. RC. Si è persa anche l’attenzione per la formazione, importante invece per Ronconi (esperienza di Santacristina). FA. L’amore per la formazione è un punto chiave per Ronconi. Passare la propria eredità alle generazioni prossime: Claudio Longhi ha preso il testimone e cerca di portarlo avanti; grande studioso, aspetto fondamentale anche per Ronconi: grande genio, studioso e innamorato di chi studia. ZF. Ronconi non sembra si sia mai posto al di sopra degli altri. FA. Lui sempre presente agli spettacoli e sempre pronto all’incontro con ogni tipo di pubblico. Qui si vede la differenza con altre figure che invece si preoccupano solo degli spettatori d’élite o si limitano a presentare i testi a mo’ di saggio. Dovrebbero creare progetti, dialoghi, come faceva Ronconi.
01:02:55-01:04:04 Conclusione. Conclusioni. Lettura formula finale.
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Interview Duration: 01:30:00 circa
Registration Duration: 01:04:04
Format: Mp3
Type: Audio
Language: Italiano
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Citation

Intervista a Faitelli Alessandra, di Zetto Francesca e Raboni Claudia, Roma, il 25-05-2021 Progetto “Ronconi a Roma”, Collezione ORMT-11d,  consultata in URL:< https://patrimoniorale.ormete.net/interview/intervista-a-faitelli-alessandra/ >, (data di accesso).

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