Primo File | |
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00.00.00 Presentazione del progetto OR.ME.TE |
Saluti iniziali e presentazione del progetto |
00.09.53 De Virigiliis attore e fotografo: figlio d’arte |
Figlio d’arte, nipote di un attore del cinema muto protagonista di diversi colossal e figlio di un operatore cinematografico |
00.11.40 Origini familiari dei De Virgiliis |
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00.12.05 Lo zio attore e il padre fotografo |
Ricordo dello zio attore, che con l’avvento del sonoro passa al teatro del padre, Giulio De Virigiliis, fotografo specializzato in ritratti. De Virigiliis ne conserva ancora diversi (tra cui uno di Pirandello, di cui cita a memoria la dedica al padre, e altri di Joséphine Baker e Emma Gramatica) e di altri attori che lo zio portava allo studio del padre. |
00.14.54 La scelta del mestiere di fotografo |
Confronto tra il mestiere di attore e quello di fotografo, più remunerativo. Rimpianto per la scelta di avere lasciato il teatro, che attribuisce alla difficoltà di adattarsi alle ‘nuove leve’ di attori dopo aver conosciuto personalità come Luigi Squarzina, Enrico Salerno, Tino Buazzelli. |
00.16.03 Ammirazione per il metodo di Squarzina |
Un tempo, era possibile seguire tutte le prove di uno spettacolo. Squarzina conosceva tutto il testo in lingua originale e poteva intervenire per modificare il copione. Grande qualità del regista, degli attori e della produzione in generale. |
00.17.04 Primi contatti con lo Stabile |
De Virgillis viene notato da Salerno al saggio di fine anno della Scuola di recitazione di Aldo Trabucco. Rinuncia alla proposta di scrittura dello Stabile, trascorre un anno alla Borsa di Arlecchino e infine accetta. |
00.17.54 L’esordio con Dario Fo |
Il primo vero lavoro di De Virgillis nello spettacolo è stato Monetine da cinque lire (http://www.rai.it/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-11892aab-bcfb-4053-af07-8e175ac1d2e0.html) con Dario Fo, alla RAI, a metà anni 50, che ancora recentemente Dario Fo ricordava. |
00.20.22 L’ingresso allo Stabile |
Fa un primo provino recitando un monologo di autore russo davanti a Salerno, Chiesa e altri. Dopo l’anno alla Borsa, De Virgiliis entra allo Stabile. Ancora non c’è Squarzina, ricorda invece Fersen. |
00.21.48 Ricordo di Enrico Maria Salerno |
Salerno era un “mostro”, un maestro vero, aiutava tutti, era generoso con gli attori meno bravi e corteggiato dalle donne, nonostante la presenza in compagnia di Valeria Valeri. |
00.23.11 Salerno regista e attore |
Lo Stabile aveva due compagnie residenti contemporaneamente. La Gibigianna. La bravura e la memoria di Salerno. |
00.24.30 Salerno si taglia la parte al Teatro del Casinò di Sanremo |
Aneddoto sul Salerno attore che, davanti a un pubblico distratto, taglia la propria parte e accorcia lo spettacolo di 40 minuti. Stupore del suggeritore Ugo Dal Corso. Anche in queste occasioni Salerno rispetta il ruolo del regista e del direttore di scena. |
00.28.06 Ricordo di Alberto Lionello |
Ricordo di Uomo e superuomo e Il diavolo e il buon Dio. Ritratto del brutto carattere di Lionello e delle sue caratteristiche di attore. Aneddoto sull’invidia di Lionello per le risate strappate dagli altri attori nel Matrimonio di Figaro e racconto del suo metodo, che gli permetteva di estendere il comico all’intero spettacolo nel corso delle repliche. |
00.30.42 Rapporto Lionello- Squarzina |
Grande talento comico di Lionello. Modificava le impostazioni registiche di Squarzina senza toccare il copione (con recitazione, pause3e gesti), e molto irascibile: ricordo di una lite col direttore di scena Giancarlo Fortunato. |
00.35.04 Alessandro Fersen regista e Beppe Menegatti |
Buonaccorsi ricorda Il terzo amante con la regia di Alessandro Fersen. De Virgiliis ricorda una sua burletta in quello spettacolo e la presenza di Ornella Vanoni. Fersen regista misterioso e rispettoso. Beppe Menegatti regista più comprensivo mai incontrato. Difficoltà a trovare testi italiani contemporanei di valore per ricevere sovvenzioni. Introduzione al racconto della messinscena dei Marziani. |
00.38.35 Il tentativo di regia di Eduardo de Filippo con I marziani. |
De Virgiliis ricorda un copione smisurato e l’abbandono dello spettacolo di Eduardo davanti a una battuta recitata da Ernesto Calindri |
00.42.05 La regia dei Marziani di Menegatti |
Menegatti, aiuto regista, prende il posto di Eduardo. Paola Borboni interprete di un personaggio ispirato a Clare Booth Luce. Breve racconto dello spettacolo e dei problemi con la trama, i costumi scomodi di Frigerio e i numerosi personaggi. Ricordo degli interpreti: Eros Pagni, Maggiorino Porta, Gianni Mantesi e Vittorio Sanipoli. |
00.45.04 Franco Parenti attore e regista |
Franco Parenti, che Buonaccorsi ricorda come regista della Tavola dei Poveri di Viviani, sostituisce Virginio Puecher nella regia dell’Ispettore generale (Il revisore), di cui lo stesso Parenti è protagonista con Giusi Raspani Dandolo. Era un regista moderno e surreale, non naturalistico. |
00.47.44 L’allestimento dell’Ispettore generale (Il revisore) |
Ricordo della battuta finale della prima scena (che De Virgiliis cita), l’unica scena provata in 40 giorni di prove con Puecher. Parenti lo sostituisce alla regia e completa il lavoro. |
00.49.30 Il ruolo di Ivo Chiesa nei problemi di produzione |
Ivo Chiesa non interveniva pubblicamente in fase di allestimento, nemmeno in caso di problemi dello spettacolo, e non seguiva le prove. |
00.52.00 Il ruolo di Franco Parenti allo Stabile in questi anni |
Franco Parenti attore, regista, scrittore e interessato alla politica. Ricordo del personaggio di Anacleto il gasista. |
00.53.10 La scrittura degli attori e la paga |
Le questioni amministrative erano gestite da Luigi Carubbi, amministratore. Gli attori generici avevano contratti semestrali e paga fissa. |
00.54.27 Discussioni sulla paga e questioni sindacali: la tournée in Russia |
De Virgiliis discute con Carubbi perché la tournée in Russia sia pagata agli attori (e non gratuita come Chiesa avrebbe voluto). |
00.56.02 Il ruolo di Chiesa nella fine della collaborazione con lo Stabile |
In seguito all’episodio della tournée russa, si incrinano i rapporti di De Virgiliis con lo Stabile, per volontà di Chiesa. |
00.57.17 Le sale vuote |
Buonaccorsi e De Virgiliis, entrambi claqueurs, ricordano i capi claque del Duse, le burlette davanti alle sale semivuote e le multe agli attori. |
00.58.50 Il terzo amante |
Tra gli spettacoli andati deserti c’è Il terzo amante. La Vanoni, protagonista, è sostituita da Alida Valli. |
00.59.58 Don Giovanni involontario |
Don Giovanni involontario: il bel testo e la presenza di Lionello richiamano più pubblico. |
1.00.46 I rapporti con il teatro Stabile |
Il ruolo istituzionale di Ivo Chiesa. |
01.01.35 I rapporti con gli altri attori |
Pochi rapporti di amicizia con gli altri attori, se non con Eros Pagni. Ricordi di Giulio Brogi, Lucilla Morlacchi e Giusi Dandolo e altri attori e attrici. |
01.04.04 Milano, Torino e le estive con Lucio Ardenzi |
Non ha mai recitato al Piccolo Teatro ma ha fatto qualcosa a Torino con De Bosio. In estate recitava con Giorgio Albertazzi e Anna Proclemer nella compagnia di Lucio Ardenzi. |
01.04.50 Santa Giovanna |
Ricordo dello spettacolo interpretato da Anna Proclemer: il suo personaggio non rispettava il testo. Scontri su questioni interpretative. |
01.06.40 Gli spettacoli estivi con Ardenzi |
Nel corso delle rappresentazioni estive: contrasti con Annibale, Carlo e Arnaldo Nichi. |
01.07.53 Lo Stabile di Genova a Mosca |
Aneddoto su un inconveniente capitato a Mosca e legato al palcoscenico girevole costruito da Gigetto Rollandini per la regia di Ciascuno a suo modo di Squarzina. Il palco gira troppo e il pubblico scambia l’errore per un elemento pirandelliano. |
01.11.13 Gigetto Rollandini e i macchinisti del Duse |
Ricorso del capomacchinista Rollandini. Descrizione dell’organizzazione di tecnici e macchinisti. Lo stesso De Virgiliis, per arrotondare, lavorava come macchinista serale. |
01.12.09 Caratteristiche degli spettacoli dello Stabile |
Rispetto agli spettacoli della compagnia Albertazzi-Proclemer, le produzioni dello Stabile erano più curate. Tempi e modi delle prove teatrali e televisive. Metodo di lavoro degli attori. Vizi e virtù di Enrico Salerno. |
01.14.59 Il lavoro di Luigi Squarzina con gli attori. Rapporto con Salerno |
Squarzina non era un regista-attore come Eduardo. Si limitava a pochi interventi che riuscivano a chiarire la natura del testo. L’approccio intellettuale di Squarzina non creava problemi con gli attori. C’erano discussioni con Salerno che, in occasione di una messinscena forse dei Fratelli Karamazov [ma I demoni], capeggia una protesta per questioni interpretative. |
01.17.54 Emmetì |
Buonaccorsi ricorda lo scandalo legato a Emmetì (in particolare con la curia). De Virgiliis ha un ricordo positivo dello spettacolo e del testo, di cui ancora ricorda diverse battute (che recita). |
01.20.17 Luigi Squarzina |
La preparazione intellettuale di Squarzina. Le prove. |
01.21.40 Squarzina, il testo e l’orchestrazione dei movimenti |
Squarzina come un direttore d’orchestra: dava il suo meglio nell’orchestrazione delle scene d’insieme. Completo rispetto del copione, che segna De Virgiliis come attore (in partic. nella sua esperienza con Carlo Quartucci). |
01.23.09 Lea Massari e le attrici dello Stabile |
A parte le eccezioni, come Lea Massari, le attrici allo Stabile erano spesso meno brave degli attori. [La registrazione si interrompe per alcuni minuti per volere del testimone] |
Secondo file | |
00.00.00 Le altre attrici dello Stabile di quegli anni |
Il ricordo dell’attrice Paola Mannoni evoca per contrasto le qualità positive dello stile recitativo di Salerno. De Virgiliis fa alcune osservazioni su una Medea recentemente vista al Porto Antico di Genova. |
00.01.48 La fantesca e il rapporto con Carlo Quartucci |
Le prove della Fantesca senza copione (Vico Faggi lavorava alla riduzione del testo). Fra gli interpreti c’erano Leo De Berardinis, Cosimo Cinieri e Rino Sudano. De Virgiliis ricorda di aver rifiutato la parte di protagonista per la sua difficoltà a lavorare senza copione. |
00.03.04 Le prove della Fantesca |
De Virgiliis rifiuta di provare senza copione e si rivolge direttamente a Chiesa per avere una parte minore, pur mantenendo la paga da protagonista. Chiesa si infuria e inizia la rottura con lo Stabile, dovuta anche all’atteggiamento ‘sindacalista’ di De Virgiliis. |
00.06.30 Con Strata e Orsetti e il Teatro popolare di Genova |
Rompere con lo Stabile ha significato un allontanamento dal teatro, fino all’incontro con la scenografa Luciana Strata, che a quel tempo lavorava già con Gianni Orsetti. Buonaccorsi ricorda Forno Martin come esempio del teatro dialettale impegnato di Orsetti. Luciana Strata partecipava alla scrittura. Articolata divisione dei ruoli tra i due e collaborazione con Vico Faggi. |
00.08.23 La relazione con Luciana Strata |
In questi anni inizia la relazione tra De Virgiliis e Luciana Strata. I contributi ENPALS. |
00.08.23 Il Teatro Popolare di Genova: sedi e attività |
Per 3 anni si attiva una scuola, che ha sede in Stradone Sant’Agostino. De Virgiliis lavora molto nelle scuole grazie all’impegno dell’assessore alla cultura: ricorda monologhi sui classici della letteratura italiana. Gli spettacoli veri e propri si tenevano al cinema Palazzo. Al Teatro Popolare De Virgiliis lavora con Claudio d’Amelio e forse con Enrico Ardizzone. |
00.14.01 I ruoli nella compagnia |
Nel Teatro Popolare De Virgiliis recitava, Orsetti era regista, Strata era scenografa e partecipava alla scrittura degli spettacoli, cosa che continua a fare a Perugia. |
00.15.53 Il teatro Paganini e uno spettacolo di successo |
Tra i lavori di maggior successo De Virgiliis ne ricorda uno di Orsetti su Gandolin (Luigi Arnaldo Vassallo) al Teatro Paganini. Il teatro veniva utilizzato dal Teatro Popolare grazie ad Alessandro Levrero, direttore del Carlo Felice e membro della DC. |
00.18.07 Successo e repertorio del Teatro Popolare; fine dell’esperienza |
Il pubblico era scarso. Il repertorio comprendeva spettacoli di Orsetti, Vico Faggi e Steva De Franchi. L’esperienza si chiude dopo l’arresto di Levrero. |
00.20.45 Il Teatro Popolare a Perugia |
Con l’arresto di Levrero il Teatro Popolare perde la sede del Paganini di via Caffaro e si sposta al Teatro Concordia di Marsciano (Perugia), dove l’esperienza di De Virgiliis continua fino alla rottura con Luciana Strata, che lavora ancora lì. |
00.22.09 L’incontro con Sergio Tofano. Vicende familiari |
A Perugia De Virgiliis lavora come regista. Questo ricordo evoca la memoria degli insegnamenti di Sergio Tofano ai tempi dello Stabile, d’estate, a Roma. Il teatro nel carcere di Marassi. La casa bianca di Tofano. |
00.27.04 Uno spettacolo impegnato al Paganini: Zoo Story |
Pur avendo chiuso con il teatro ‘ufficiale’, De Virgiliis si è speso per un Teatro Popolare impegnato con la messa in scena di Zoo story al Paganini, poi sospeso per lasciare spazio ad uno spettacolo di Mauro Montarese. Ricordo della cugina Titti Montarese. |
00.29.16 Buonaccorsi ricorda Mauro Montarese |
Buonaccorsi ricorda Mauro Montarese, curatore delle commedie di Govi e collaboratore con Renzo Trotta, Pino Flamini e Buonaccorsi stesso ad un progetto mai realizzato di sceneggiato RAI. |
00.31.00 L’apporto artistico di De Virgiliis al Teatro Popolare e i progetti attuali |
De Virgiliis lascia il Teatro Popolare per divergenze artistiche (torna l’episodio di Zoo Story). Mette a fuoco il suo rapporto con il teatro e racconta i suoi progetti: Apologia di Socrate di Mario Prosperi, un brutto testo. |
00.33.18 L’Apologia e il ricordo di un’interpretazione di Aldo Silvani |
La scelta del testo dell’Apologia per la collaborazione con Federico Orsetti nasce dal ricordo di una grande interpretazione milanese del Processo di Socrate (ma Condanna a morte di Socrate) con Aldo Silvani, che De Virgiliis incontra in camerino grazie a Enrico Salerno. |
00.36.49 Una recente regia per il Teatro Garage: attività del teatro e di Lorenzo Costa |
Ha lavorato alla regia di Otto donne e un mistero per il Teatro Garage di Lorenzo Costa (progetto interrotto per ragioni di salute). Riflessioni sul testo, sull’attività del Garage, sulla recitazione e su Costa. |
00.39.47 Aneddoti sul Teatro Garage e su Medea al Porto Antico di Genova |
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00.41.20 Vecchiaia, memoria e recitazione |
De Virgiliis pensa alla vecchiaia e cita lunghi passi di Amleto (III, 2 le istruzioni di Amleto agli attori), che usa oggi per insegnare ai giovani. Ricorda anche L’uomo dal fiore in bocca. |
00.44.25 Altri attori dello Stabile e spettacoli a Mosca e a Parigi |
Ricordi di Gianni Fenzi, Andrea Montuschi e Franco Carli, con cui condivideva la stanza in tournée. Con Arrigo Forti, invece, è stato a Parigi, al Théâtre Sarah Bernhardt, per uno spettacolo in cui Forti era maestro di scherma e su cui racconta un aneddoto. Ricordi del viaggio da Mosca a Parigi e del contrasto tra le due città. A Mosca erano stati rappresentati Ciascuno a suo modo e I due gemelli veneziani, a cui De Virgiliis non partecipava ma in cui ricorda la grande interpretazione di Lionello. |
00.48.25 Inizio dei saluti |
Programmi di De Virgiliis per il futuro: Otto pericolose simpatiche vecchiette. Racconta il testo, citando le battute |
00.50.30 Riflessioni sul significato del teatro |
Il teatro non vivere, ma creare, realtà artefatta. La vita serve per capire il meccanismo ma la verità teatrale è altro. |
00.52.00 La verità nel teatro di Squarzina. Il diavolo e il buon Dio: Jean-Paul Sartre a Genova |
Squarzina era bravissimo a costruire questa verità; ricordo del Diavolo e il buon dio, testo esistenzialista dove il protagonista cambia profondamente. Sartre ha assistito allo spettacolo con Simone de Beauvoir. Buonaccorsi ricorda le fotografie |
00.53.32 Opinioni su Enrico Salerno e Alberto Lionello |
Lionello puntava al comico, Salerno era intelligente, sensibile e comprensivo. Lionello umanamente non valeva nulla. |
00.54.35 Collaborazione con Terence Hill (Mario Girotti) e altre riflessioni |
Aneddoto sulla gentilezza di Mario Girotti e su come lavora sul copione delle fiction. Riflessioni sulla religione e Papa Francesco. |
00.58.55 Liberatoria conclusiva |
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Citation:
Relation: Bibliography:Intervista a De Virgiliis Giorgio, di Buonaccorsi Eugenio e Cavaglieri Livia, Roma, il 15/12/2015, Progetto “Memoria e Stabilità. Il teatro di Genova tra fonti orali e fonti sonore”, Collezione Ormete (ORMT-08b) – consultata in URL:<https://patrimoniorale.ormete.net/interview/intervista-a-de-virgiliis-giorgio-dal-piccolo-teatro/>, (data di accesso).