Intervista a Curran Alvin

ORMT-02m

Prima parte, 10/02/2016

00:00:00 Preliminari.
00:00:30 L’arrivo a Roma, un “incidente/accidente” della vita giovanile. Una storia importante, basilare per tutta l’attività successiva. A 24 anni, nel 1964, a Berlino e Elliot Carter. Incontro di Stravinsky Igor’ Fëdorovič , Xenakis Iannis, Berio Luciano. Sogno artificiale a Berlino: molto deprimente.
00:05:39 Con due amici (di cui Frederic Rzewski che aveva casa a Roma) trasferimento a Roma nel febbraio 1965. Impatto difficile con Roma. Un mondo di “quasi”, di mezzo, di scuro, di strano. Mondo inconcepibile. Difficoltà con la lingua italiana.
00:10:02 Roma città già in fermento all’inizio anni Sessanta. Cinecittà. Roma la città del sogno. Si poteva vivere con un dollaro al giorno. Franco Evangelisti e Nuova Consonanza: la sua provocazione «Lo sai che non c’è più musica da comporre?».
00:15:00 1965-1966. Piano bar per guadagnarsi la vita. In diversi locali. Clientela alcolizzata, ricca, mondo sociale che dipendeva da Cinecittà in modo diretto o indiretto. Prove in un garage. Un solo italiano (di origine ungherese): Ivan Vandor.
00:19:10 Esplosione moti giovanili. Rapporti con il movimento giovanile. Atmosfera elettrica. Film Studio. Documentario sul Film Studio appena terminato di Tony D’Angelo1. Rapporti con Nuova Consonanza. La differenza del Musica Elettronica Viva rispetto a Nuova Consonanza rispetto ai finanziamenti, al mondo amministrativo  e politico. La SIAE.
00:27:43 Roma e l’apertura alla cultura internazionale. Esplosione di proposte reali e sogni irrealizzabili.
Ebreo di origine, apolitico e ateo. Formato nell’anarchismo dalla beat generation. Distanza dal coinvolgimento attivo nella politica.
00:34:28 Affermazione di Musica Elettronica Viva, riconosciuto in tutto il mondo. I primi sintetizzatori in Europa.
Uno dei primi sintetizzatori creato in studio. La necessità di fare esplodere tutta la metodologia. Urgenza di fare. Breve e intensissimo momento creativo in Italia: non c’era mai stato nulla di simile.
00:37:55 Beat 72. Visto il Beat prima di iniziare a lavorare nel locale. Beat punto di riferimento per molti. Buco pestifero. Visto Carmelo Bene. L’energia. Tutti ricercatori di qualcosa di innominabile.
00:40:50 Gli spettatori del Beat. Amici americani.
00:41:40 Incontro con Ulisse Benedetti. Il Patagruppo: nessun ricordo. Rosa Di Lucia (una voce spaventosa). Bruno Mazzali.
00:43:42 Giardino magnetico. 1973 (cerca il CD e non lo trova).
Cesura. Interruzione della registrazione. Segue la seconda parte.
00:47:20 Decade degli anni Settanta. Collaborazione con Perlini. Ricci. Vasilicò. Spazio Uno.
Teatro In Trastevere.
00:48:53 Stimolo a un rinnovamento continuo derivato dal teatro. Unico a pensare la musica come un comprensivo mondo di suoni strumentali elettronici e concreti.
00:50:54 1975: insegnamento all’Accademia dell’Arte Drammatica, chiamato dagli studenti occupanti. 150 studenti.
Il Preside, finita l’occupazione, richiama Curran per un corso di Improvvisazione vocale per cinque anni.
Molti lavori in esterno.
00:56:53 L’esperienza con Ricci e Perlini lo porta a sperimentare la musica in ampi spazi, istallazioni con molti musicisti.
00:59:11 Importanza del Beat. Paragone con la situazione negli Stati Uniti. Situazione della critica musicale italiana e della cultura. La collaborazione con Antonioni per Zabrinski Point.
01:11:11 “Il Beat è l’inizio e la continuazione di quello che sono”.
01:11.27 Conclusioni.

Seconda parte – 08/03 2016

00:00:00 Descrizione del prossimo progetto di Curran per il teatro di Glasgow.
00:04:26 Formula di rito. Giardino magnetico. (Songs and Views from the Magnetic Garden)
Dicembre 1973. [arriva una telefonata]
00:08:16 Beat epicentro della ricerca artistica, alternativa, di Roma. Senso di “alterità”. Folk Studio: recupero della musica folk nel suo squisito senso politico. Una via per portare avanti il discorso personale fino a quel momento concentrato sul lavoro di gruppo. Primo tentativo di lavoro solitario.
00:14:16 Esperienza accumulata in 10 anni di registrazioni di ambienti. Gli ambienti come musiche naturali. Creazione del pezzo Giardino magnetico registrata su nastro. Ricerca di un pubblico. Il potenziale narrativo della musica concreta (suono quotidiano, elettronico, della natura). Uso in scena di oggetti umili [mostra piccoli strumenti che fa suonare]
00:21:23 Lo yoga e la meditazione. Collage alle spalle di Curran al Beat. Descrizione della scena. Reazioni degli spettatori. 10 giorni di seguito di concerto. Teatro sonoro. Novanta minuti senza pausa. Vicino alla musica dodecafonica. Musica dissonante e il suo valore allora. Il rock. Bob Dylan. La musica minimale. Fabio Sargentini e il suo lavoro sul minimale. La ricerca della semplicità.
00:33:00 Tensione al superamento della prigione del tempo e dello spazio. Tensione alla sparizione. Creatività per via di scontri frontali fra musica alta e musica bassa. Della stessa epoca, l’arte povera.
00:36:14 Quali sintonie con il teatro di allora? Bob Wilson. Memè Perlini. Arte povera. Beat come casa madre degli umori artistici del tempo

1 Film Studio mon amour, regia Tony D’Angelo, musiche Alvin Curran, Sceneggiatura: Toni D’Angelo, Armando Leone, produzione International Madcast – Associazione Culturale Filmstudio –Bronx film –Terranera – Minerva Pictures, 2015.

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Interview Duration:
  • 01:30:00
  • 00:50:00
  • Registration Duration:
  • 01:12:25
  • 00:42:25
  • Format: mp3
    Type: Audio
    Language: Italiano
    Subjects:
    Original Document Placement:
  • ICBSA, Via Caetani 32, 00186, Roma
  • Museo Biblioteca dell’Attore, Via del Seminario 10, 16121, Genova
  • Usage and Rights:

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    Citation:

    Intervista a Curran Alvin di Orecchia Donatella, Roma, il 10/02/2016, Progetto “Beat 72”, Collezione Ormete (ORMT-02m) – consultata in URL:<https://patrimoniorale.ormete.net/intervista-a-curran-alvin/>, (data di accesso).

    Intervista a Curran Alvin di Orecchia Donatella, Roma, il 08/03/2016, Progetto “Beat 72”, Collezione Ormete (ORMT-02m) – consultata in URL:<https://patrimoniorale.ormete.net/intervista-a-curran-alvin/>, (data di accesso).

    Relation:
  • Il Beat 72 di Roma
  • http://www.alvincurran.com
  • Songs and Views from the Magnetic Garden
  • Songs and Views from the Magnetic Garden, at Beat 72, Rome. Photo Giorgio Piredda (Archivio Curran)
  • Bibliography:
  • Alvin Curran – 2000 Oral History of American Music, Yale University, Interview with Alvin Curran archived in the “Major Figures of American Music series
  • Alvin Curran – 2010 “Permesso di Soggiorno: An Opera in Several Acts”, in Alvin Curran: Live in Roma, Daniela Tortora, ed., Die Schachtel, Milan, pp. 202-238
  • Alvin Curran – 2012 La nuova pratica comune: riflessioni di un compositore americano alla fine del ventesimo secolo (except from The New Common Practice), in V. Valentini (a cura di), Drammaturgie sonore: Teatri del secondo Novecento, Bulzoni, Roma
  • Alvin Curran – 2013 Roma ad libitum, in Giovanni Guaccero, L’Improvvisazione nelle avanguardie musicali: Roma, 1965-1978, Aracne, Roma
  • Alvin Curran – David Bernstein, Alvin Curran, Eleonora Ludovici, Daniela Tortora 2010 Alvin Curran: Live in Roma, testo bilingue italiano e inglese, Die Schachtel, Milano
  • Alfredo Leonardi – 1967 Organum Multiplum (film su Musica Elettronica Viva, con Vittorio Gelmetti and Mario Chiari), 16mm, B/N
  • Luigi Pizzaleo – 2014 MEV: Musica Elettronica Viva, Libreria Musicale Italiana, Lim Editrice, Lucca