00:00:16 I contratti negli anni ‘60 e ’70 |
Negli anni ‘60 Chiesa si inventa la compagnia stabile, basata su contratti con gli attori di durata quinquennale con aumento costo/vita. Soluzione che rimane in vigore fino ai primi anni ’70. Nello stesso periodo vengono assunti tecnici fissi con compiti molto precisi e contratti lunghissimi. Da lunghe teniture degli spettacoli a contrazione dei periodi di programmazione; sistema degli “scambi” tra i Teatri Stabili; dai contratti a percentuale ai contratti pagati. |
00:05:38 Le trasformazioni nei decenni successivi |
La difficoltà di trovare compagnie e spettacoli. Le paghe degli attori “di seconda fascia”: lunghe permanenze e la stabilità economica. |
00:08:38 Un repertorio “necessario” |
Obiettivo dello Stabile era mettere in scena opere “necessarie” che presentassero al pubblico in maniera oggettiva fenomeni storici, sociali e morali (ad es. la serie di teatro storico di Rosa Luxemburg, 8 Settembre, Cinque giorni al porto). |
00:10:10 Apertura verso la città |
Negli stessi anni lo Stabile inizia il decentramento e ospita personalità come Carlo Quartucci o Leo de Berardinis. La città aveva molta fiducia nel Teatro ed era coinvolta anche grazie ad iniziative editoriali e mostre. |
00:11:30 Programmazione genovese e grandi tournée |
Alcuni spettacoli, come i Due gemelli di Goldoni o gli spettacoli pirandelliani restarono in repertorio molto a lungo. L’organizzazione delle tournée era curata dalla moglie del direttore d’orchestra Alberto Erede, che gestiva i rapporti culturali di Genova con il mondo, grazie alla rete degli Istituti di Cultura e di ambasciatori, come Sergio Romano. In questo contesto internazionale, alcuni spettacoli – quelli di Pirandello, Sartre, Brecht (Madre Courage), Goldoni, Gozzi (Donna serpente e Re Cervo) e quelli con Lionello protagonista – furono particolarmente amati all’estero e facili da esportare. |
00:14:15 L’ingresso allo Stabile |
Carla Cannone entra allo Stabile nel 1961, quando Ciascuno a suo modo è alle celebrazioni di “Italia ’61”: l’ufficio di direzione era composto da tre persone, l’amministrazione era gestita dall’attore Luigi Carubbi e il commercialista Mario Oberto si occupava della contabilità. |
00:15:40 I due condirettori e Alberto Lionello |
L’assunzione di Squarzina come condirettore e descrizione del carattere di Alberto Lionello. Analogia con Gabriele Ferzetti. |
00:17:56 Dalla scelta del repertorio alla messinscena |
Ivo Chiesa e Luigi Squarzina sceglievano il repertorio insieme, sceglievano insieme gli scenografi e poi c’era la prima riunione (di compagnia) e lì lo spettacolo partiva ed era fin da subito un’esperienza condivisa. |
00:18:56 L’ “occupazione” di Corte Lambruschini |
Il teatro di Corte Lambruschini, che avrebbe dovuto essere inaugurato nella stagione 1991-92 da uno spettacolo di Antoine Vitez, è stato aperto invece da uno spettacolo di Benno Besson, grazie alla collaborazione solidale di tutta la compagnia, direttori compresi. |
00:20:20 La segreteria di direzione |
Fin dal primo colloquio con Ivo Chiesa si instaura una sintonia immediata. La prima offerta di lavoro è di una breve collaborazione con la casa discografica Karim, che produceva musicisti come De Andrè. Allo Stabile Cannone inizia come stenografa, sostituendo la precedente segretaria, fino ad assumere compiti di sempre maggiore responsabilità. Le prime maschere di sesso femminile. |
00:22:53 Le raccolte delle recensioni |
Grazie al servizio “L’Eco della Stampa” il teatro riceveva tutti i giorni i ritagli degli articoli che riguardavano il teatro, raccolti poi da Giancarlo Fortunato, segretario di compagnia, nei raccoglitori attualmente conservati allo Stabile. |
00:24:54 La tournée in Russia e Messico |
Il salto nella carriera di Cannone avviene in seguito alla tournée della Donna serpente (1979, regia di Egisto Marcucci) tra Mosca, Leningrado e Città del Messico. |
00:26:00 La donna serpente in Russia |
Per la Donna serpente è importante l’accompagnamento musicale dal vivo (c’era anche Tullio De Piscopo). Il teatro russo aveva fornito strumenti scadenti ma Cannone si impose e riuscì a ottenerne di eccellenti, guadagnando stima e rispetto dei musicisti e della compagnia. Grande amore del pubblico russo, prostrato dalla crisi economica e sociale, per gli spettacoli italiani. |
00:28:39 La dirigenza |
Al ritorno dalla tournée Cannone entra nella dirigenza del teatro; ricorda ancora gli spettacoli in Olanda e a Vienna. |
00:29:07 L’archivio del Teatro Stabile |
L’eliminazione delle gigantografie degli spettacoli storici dal Duse. Ivo Chiesa aveva una visione precisa della conservazione della memoria del teatro. Era aiutato dal direttore di sala Aroldo Capurro. Vicende dell’archivio tra spostamenti e allagamenti dei fondi del Duse. |
00:32:00 Le videoregistrazioni degli spettacoli |
In un primo periodo i tecnici della Rai eseguivano le registrazioni degli spettacoli direttamente in sala. Il problema della cessione dei diritti di trasmissione. |
00:35:00 Audioregistrazioni e fotografie degli spettacoli |
A registrare gli audio degli spettacoli fu probabilmente il capo elettricista Nico Sussi. Nei primi anni dello Stabile le registrazioni video, se ci sono, sono solo parziali, relative a singole scene, e quelle audio sono ad uso interno: il mezzo di salvaguardia della memoria degli spettacoli che il teatro ha preferito è sicuramente l’immagine fotografica. |
00:38:05 Spettacoli memorabili del Teatro Stabile |
Il ricordo più vivo è quello dei primi spettacoli (dall’assunzione della Cannone): Lina Volonghi in Madre Courage, poi I due gemelli veneziani (la scena della garitta e quella della morte di Lionello/Zanetto), Il Diavolo e il buon Dio e Ciascuno a suo modo. L’anitra selvatica di Luca Ronconi (che debutta al Metastasio di Prato con diverse complicazioni tecniche per la scenografia di Gae Aulenti e con molti inconvenienti) e Al Pappagallo Verde e La contessina Mizzi di Ronconi con i costumi di Karl Lagerfeld. |
00:40:50 Ulisse e la balena bianca di Gassman |
Tra i ricordi più recenti c’è Ulisse e la balena bianca (di Vittorio Gassman, con Daniel Ezralow), di cui ricorda il debutto al Porto Antico di Genova in un giorno di fortissimo temporale. |
00:42:50 La dimensione del Teatro Stabile |
Ci si sentiva in una dimensione internazionale, si viaggiava in tournée in tutto il mondo. |
00:43:00 Ivo Chiesa da Milano a Genova |
Dietro la rivalità con il Piccolo di Milano si nascondeva una grande collaborazione. Chiesa esce dal Piccolo quando il sodalizio tra Paolo Grassi e Giorgio Strehler si fa troppo stretto e sente nei confronti di Genova un impegno tale che lo porta a rifiutare diversi incarichi di direzione prestigiosi (alla Scala di Milano, alla Rai, all’Opera di Roma). Il rapporto tre L’Arlecchino di Strehler e i Due gemelli. |
00:44:30 Alberto Lionello e il repertorio |
Lionello era un attore eclettico, che Ivo Chiesa sapeva gestire grazie al lungo tirocinio con attori impegnativi come Memo Benassi e Enrico Maria Salerno. Allo Stabile si muoveva sulla linea tracciata da Chiesa e Squarzina, ma la sua carriera da indipendente è improntata ad un teatro più leggero. |
00:46:00 La scrittura di Mariangela Melato |
Quel che sapeva Maisie. Ivo Chiesa avrebbe voluto scritturare Mariangela Melato già per Il cerchio di gesso del Caucaso, ma riesce a scritturarla a Genova solo più tardi, per Lo zoo di vetro con la Compagnia dell’Elfo. |
00:47:40 Le differenze di paga tra gli attori |
Attori come Gassman e Melato avevano un cachet molto più alto degli attori di fascia inferiore: con questi ultimi lo Stabile sceglieva di non contrattare, preferendo offrire stabilità economica e prestigio. Chiesa propose di estendere questo “calmiere” delle paghe a tutti i Teatri Stabili italiani. |
00:50:20 Il rapporto con il Piccolo di Milano |
Grande rivalità culturale nel periodo d’oro di entrambi i teatri, che viene meno con i cambiamenti nelle modalità di direzione. |
00:51:00 Ivo Chiesa direttore |
Chiesa si era autolimitato lo stipendio e quindi erano ridotti quelli di tutti. Ci voleva molta passione. Lavorare allo Stabile, a qualunque livello, era considerato un onore: al teatro era universalmente riconosciuta una incontestabile “utilità” culturale e artistica. |
00:53:40 Scelte di direzione e qualità degli spettacoli |
Oggi il panorama italiano è molto modesto. Allora lo Stabile era un esempio, secondo solo rispetto a Milano. Passione e capacità di Chiesa di seguire filoni: il decentramento, il teatro per i bambini, le attività culturali. |
00:55:53 Lo Stabile di Genova e le traduzioni |
Lo Stabile si avvaleva di traduttori di spicco come Cesare Garboli, i cui lavori sono tutt’ora utilizzati. A questi, che hanno diritto ad una percentuale importante sugli incassi lordi, la direzione proponeva un accordo vantaggioso per entrambe le parti. |
00:56:54 I registi, i testi e le traduzioni |
Differenze nel lavoro sulle traduzioni tra Ronconi e Squarzina. |
00:57.10 I compositori e gli altri collaboratori |
Chiesa puntava alla qualità e si impegnava a mantenere un livello artistico più alto possibile, garantendo l’ordine e il rispetto da parte di tutti i collaboratori. |
00:58:20 Gli ultimi anni in teatro |
Cannone lascia lo Stabile dopo 42 anni dopo avere traghettato la nuova direzione, come ha promesso a Chiesa. |
00:58:56 L’emozione della nascita degli spettacoli |
La prima ideazione degli spettacoli avveniva in un gruppo molto ristretto: poi il regista parlava con i diversi direttori tecnici e iniziava a prendere contatto con gli attori e a pensare alla distribuzione dei ruoli. |
00:59:33 Riunioni memorabili |
Ricorda le riunioni con Ronconi a Roma per L’anitra selvatica, di diverse riunioni con Besson, molto coinvolgenti, e di altre ancora con Marcucci, Quartucci, De Berardinis e Remondi, portatori di visioni teatrali diverse e appassionate. Ricordo di una riunione a Parigi con la compagnia di Peter Brook alla vigilia di una collaborazione poi interrotta (forse per sovrapposizione con il Mahabarata). Le prime riunioni sono per lo Stabile il momento in cui lo spettacolo diventa un obiettivo comune e si crea una comunione di idee e intenzioni. |
01:02:00 Ministero e finanziamenti |
La programmazione triennale imposta dal Ministero ha creato importanti vincoli economici sfavorevoli per lo Stabile di Genova, che soffre dell’assenza di una legislazione teatrale. Chiesa ne aveva tentate diverse stesure. Amarezza per il recente mancato riconoscimento dello statuto di “teatro nazionale” allo Stabile genovese, poi ottenuto. |
01:03:32 La Scuola di Recitazione |
Caratteri particolari della Scuola di Recitazione, tuttora prestigiosa fucina di attori (tra gli ex allievi ricorda Bizzarri, Kessisoglu, Crozza e Signoris). Il rigore di Chiesa, che rifiutava di accettare raccomandazioni, era ennesima garanzia di serietà. |
01:05:47 Relazioni tra gli attori e importanza della leadership |
La compagnia viveva bene se c’era un leader riconosciuto, come Lionello o Lina Volonghi. L’unica rivalità era quella economica. Apprezzamento della compagnia nei confronti di Cannone, anche se era una giovane donna. Aneddoto sul trattamento di un abito di scena del Tito Andronico di Peter Stein, con i costumi di Moidele Bickel. La direzione di un’impresa teatrale implica una forte responsabilità economica: in questo senso è fondamentale mettere in primo piano le esigenze del teatro e il rispetto dei ruoli e dell’autorità. |
01:10:36 Ivo Chiesa alle prove |
Ivo Chiesa era una presenza forte, anche durante le prove: Cannone ricorda i suoi commenti a Mariangela Melato in Fedra e quelli ad Alfredo Arias in La dame de chez Maxim di Feydeau. Il rapporto con Squarzina era diverso. Ricordo di una discussione con Ronconi sulla possibilità di usare o meno libri veri sulla scena de L’affare Makropulos. |
01:13:18 Gli ultimi anni |
L’unica ambizione dello Stabile era quella di una fruibilità totale dei suoi spettacoli. I cambiamenti nel vertice amministrativo e il progressivo pensionamento di Chiesa, Cannone, Niego e Garbuggino incidono sulla fisionomia del teatro in modo diverso dall’uscita di Squarzina, in seguito alla quale Chiesa aveva radunato allo Stabile personalità come Ronconi, Besson, Krejča e Langhoff. |
01:15:08 Fuori dallo Stabile: riflessioni sul sistema teatrale contemporaneo |
La stanchezza degli ultimi anni e il cambiamento di alcuni meccanismi e metodi di lavoro rendono il teatro un impegno troppo imponente: le logiche televisive attuali non consentirebbero un passaggio proficuo dalla tv al teatro come quello di Alberto Lionello. |
01:17:27 Controversie e battaglie |
Ricordi degli “avvenimenti splendidi” legati alle controversie intorno al Diavolo e il buon Dio, Rosa Luxemburg e Emmetì, che vedono schierarsi personalità come Giacomo Costa e il cardinale Siri, superate grazie a un incrollabile senso di responsabilità. |
- ICBSA, Via Caetani 32, 00186, Roma
- Museo Biblioteca dell’Attore, Via del Seminario 10, 16121, Genova
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Citation:
Relation: Bibliography:Intervista a Cannone Carla di Chichiriccò Emanuela, Genova, il 28/05/2018, Progetto “Memoria e Stabilità. Il teatro di Genova tra fonti orali e fonti sonore”, Collezione Ormete (ORMT-08o) – consultata in URL:<https://patrimoniorale.ormete.net/interview/intervista-a-cannone-carla/>, (data di accesso).