DESCRIPTION | |
---|---|
Nota: questa intervista contiene riferimenti ad alcune immagini, che saranno successivamente caricate nella Galleria fotografica, raggiungibile dal campo Relation | |
00:00:00 Inizi della frequentazione del mondo teatrale a Parma fino all’entrata nel CUT |
Frequentazione della stagione al Teatro Regio di Parma. Fine anni ’50 si iscrive all’università di Parma e entra nella compagnia del CUT, che esisteva da qualche anno, insieme alla sorella di 7 anni più grande. Primo spettacolo La Mostellaria, tournée a Sarsina al Festival Plautino (primi anni ‘60). La svolta con l’arrivo a Parma di Giorgio Pressburger, insieme al gemello Nicola, iscritto a Giurisprudenza a Parma: ancora studente all’Accademia di Roma, nel ’61 allestisce per il CUT Woyczek di Büchner. Tra gli attori del CUT pochi erano universitari, non lo erano i principali, come Giancarlo Ilari o Francesco Sciacco, poi si aggiunse Sergio Reggi, universitario. |
00:05:36
La svolta del CUT con l’arrivo di Bogdan Jerkovic |
Svolta con l’arrivo del regista Bogdan Jerkovic, rimasto a Parma fino al 1970 circa allestendo tutti gli spettacoli. Il suo primo allestimento per il CUT Il bagno di Vladimir Majakovskij, a seguire regie plautine. La regia della svolta, Ubu Re di Alfred Jarry. Nel ’65 Laura Benassi comincia a insegnare lettere fuori Parma e non partecipa a L’ispettore generale di Gogol. A seguire, Gargantua e Pantagruele di Rabelais. Nel 1967, Uccellacci e uccellini di Pasolini. Assenza di una scuola di teatro, gli attori imparavano attraverso la pratica, alcuni venivano dal teatro amatoriale. Il regista e organizzatore teatrale Giorgio Belledi, a metà degli anni Sessanta organizza per un anno dei corsi di teatro (l’intervistata mostra una locandina), al termine del quale è allestito Così è se vi pare di Pirandello, in forma destrutturata, alla maniera di Massimo Castri, con costumi bianchi e neri, optical; in questa occasione entrarono nel CUT molti ragazzi giovani. |
00:08:47 Uccellacci e uccellini di Pier Paolo Pasolini |
Uccellacci e uccellini di Pier Paolo Pasolini: la sceneggiatura era divisa in tre parti, la prima si svolgeva in un circo. La presentazione dello spettacolo alla Biennale di Venezia nel 1967. L’incontro con Pier Paolo Pasolini e Ninetto Davoli. |
00:10:42 le tournée del CUT in Italia e all’estero |
Nel 1968 il CUT Parma al Festival di Erlangen (Studententheaterwoche ndr.). Uccellacci e uccellini non viene interrotto nonostante fosse usanza farlo per commenti politici. Fa discutere sulla stampa locale: “Parma ist opium”. Prima, nel 1961, tournée al festival di Coimbra, in Portogallo. Poi in Svizzera, in ex-Yugoslavia, a Nancy, a Mainz, ecc. Le tournée erano in estate, anche per agevolare la partecipazione degli attori non iscritti all’università. La rappresentazione di Uccellacci e uccellini a Torino, presente Walter Le Moli. I viaggi avventurosi, faticosi e divertenti per raggiungere le città. |
00:15:01
Gli anni sessanta e il cambio di atmosfera al CUT Parma nel 1968 |
Nel 1968 cambio atmosfera al CUT Parma, rinnovamento della compagnia, prima regia di Gigi Dall’Aglio per il CUT. Ogni aprile c’era il FITU (l’intervistata mostra una locandina presente nel suo archivio personale), per una settimana si viveva sempre a teatro, i primi anni al Regio. Era difficile, al CUT Parma, trovare ragazze che partecipassero. Benassi si sente fortunata perché poteva partecipare insieme alla sorella maggiore: erano quasi le uniche donne. Nei primi anni le protagoniste venivano da Bologna perché a Parma non si trovavano donne che recitassero. Nell’Ubu Re era l’unica donna. Nica Magnani faceva la scenografa e la costumista. Poiché insegnava a scuola, Benassi preferiva recitare sotto pseudonimo, Lalla de Bedonis. Lo usava per evitare problemi sul lavoro. il Festival evento importante per l’Università e per gli studenti, anche quelli che non partecipavano al CUT. Il CUT Parma non era un gruppo politicizzato. La svolta è arrivata nel 1968. Benassi partecipa nel 1970 per l’ultima volta durante la campagna elettorale del PC, quando con Tania Rocchetta portavano nei paesi uno spettacolo di canzoni popolari, prima dei comizi elettorali. Il riflesso del 1968 sulla compagnia: ha portato all’allontanamento dei partecipanti più anziani, come Giancarlo Ilari. Il gruppo dei più giovani del CUT, anche loro non tutti universitari, allestisce Gli Orazi e i Curiazi di Bertolt Brecht, poi dal 1970 forma la Compagnia del Collettivo. L’intervistata e le intervistatrici guardano e discutono alcuni materiali dell’archivio personale dell’intervistata. Benassi guardando le immagini si ricorda che si divertiva molto a cantare nei siparietti musicali. |
00.28.40 Documenti, fotografie: Il Bagno e Woyzeck |
Laura Benassi cerca le fotografie, molte sono di Gianluca Montacchini, fotografo ufficiale del Teatro Regio, all’epoca il più importante di Parma: commenta img 3, Woyzeck (cfr. catalogo allegato, foto Benassi con legenda), e img 4. Il Bagno, di cui rievoca le interpreti donne con l’aiuto di una locandina (img 40), Paola Conti di Bologna, Dina Bandini, la Melioli… e poi Sciacco, Ilari, Reggi… Lei in questo spettacolo faceva la donna fosforescente aveva le antenne….. |
00:33:10
Ubu Re di Bogdan Jerkovic |
Continuano descrizioni e commenti delle immagini presenti nel suo archivio. Foto a colori di Ubu Re, tutti i personaggi in posa (img. 30). Laura Benassi interpretava la regina Osmunda, fu divertente, si divertiva a cantare i siparietti, ricorda la cifra di Jerkovic, il grottesco, commenta anche le foto 27, 28, 29 (cfr. allegati) Jerkovic alle prove arrivava sempre con le idee molto chiare, anche perché la maggior parte degli attori erano amatori. Rievoca l’assegnazione delle parti, le prove che si svolgevano presso la sede del CUT in via Cavestro a Parma. |
00:38:00 Musica di scena |
Negli spettacoli del CUT c’era sempre musica di scena, quasi sempre composta dal maestro Falavigna. Spesso registrata, registratori a bobina col nastro; aneddoto, una rappresentazione di Woyzeck di Büchner a Bolzano in cui ci furono dei problemi tecnici con la musica. Ubu Re aveva invece musiche dal vivo |
00:40:25 Gli spettacoli, la costruzione delle scenografie:Casina, Mandragola |
L’intervistata continua a commentare le fotografie del proprio archivio; commenta l’allestimento di Casina di Plauto (img.17), la semplicità delle scenografie, e altri spettacoli successivi (La Mandragola, img. 21). Benassi parla anche delle scenografie, dei costumi di Nica Magnani e continua a commentare le fotografie del fotografo Montacchini, fotografo ufficiale del Teatro Regio di Parma, che fotografava gli spettacoli del FITU. |
00:41:30 Uccellacci Uccellini, Il Bagno |
Uccelllacci uccellini: commenti alle foto 34 e 35, 33 e ricostruzione di alcune scene (33 Dall’Aglio/Totò e il figlio alla casa dei contadini, 34 Dall’Aglio/Totò crede d’essere in paradiso; 35, le tre venditrici fuori dalla chiesa). Scenografie di Giancarlo Bignardi. Sul Bagno, ricostruzione di scene a partire dalle foto n. 4, 14, 15, 16: ricordi del suo ruolo, nella prima parte una donna operaia, nella seconda la donna fosforescente, marziana arrivata sulla terra… |
00:47:41 L’atmosfera all’interno della compagnia, i viaggi, la prima tournée a Istanbul, commenti alle fotografie |
L’atmosfera all’interno della compagnia era positiva, l’intervistata si trovava bene, non c’erano molti problemi. I viaggi erano molto divertenti. Si riprende poi a commentare le fotografie, molte non sono di scena e ritraggono momenti di condivisione dei viaggi. Nel 1965 la prima tournée del CUT Parma a Istanbul, con Ubu Re (foto 32); La Mandragola, img 21, commenti rapidi e riconoscimento delle persone negli scatti; A Rouen in Francia con la Casina di Plauto (img 22, 23, con Ilari, lei, Falavigna, altri); a Nancy, alla prima edizione del Festival diretto da Jack Lang (img. 25); sul Reno, a Meinz (img. 20 e 13, aneddoto divertito della visita alla distilleria di vini); a Zara (img. 12, con Bogdan Jerkovic al centro e le due sorelle Benassi); e ancora Zagabria, Istanbul (32) |
00:57:20 | Viene citato un articolo della «Gazzetta di Parma» del 5 dicembre 2000, su Bogdan Jerkovic quando ha ricevuto la cittadinanza onoraria dalla città di Parma. In quella stessa occasione venne fatto un convegno di studi (allegato cfr. locandina convegno img.45) |
00:57:48 – 01: 00:47 L’esperienza del CUT come chiave d’accesso all’Europa | Gandolfi chiede cosa si scopriva dell’Europa negli anni cinquanta? Benassi risponde di aver avuto una giovinezza speciale, bella, diversa da quella delle sue amiche. Coglieva le differenze con l’Italia, in Jugoslavia soprattutto era molto evidente la miseria; Germania invece più fiorente. Fra ragazzi e ragazze del CUT l’attenzione ai problemi sociali e politici non era particolarmente sviluppata, si voleva soprattutto socializzare coi coetanei stranieri, si stava molto anche coi membri delle altre nazioni e delle altre compagnie. |
01:00:48 Parma durante il FITU. Lo scandalo dell’edizione 1962, richiesta asilo politico |
L’atmosfera a Parma durante il FITU: la città si animava moltissimo. non ricorda come si organizzasse l’ospitalità. Ogni festival aveva 8 compagnie oltre al CUT Parma, da tutto il mondo. Benassi ricorda ridendo un evento legato al FITU edizione 7-14 aprile 1962: una delle commissarie politiche russe che accompagnava la compagnia dell’Accademia di Leningrado chiese asilo politico, grande scandalo. Il festival del 1962 presentava due spettacoli di balletto, quello di una compagnia russa e quello di una compagnia spagnola. |
01:04:33 | Parte finale del colloquio e commiato. Non disponibile all’ascolto |
Tutti i materiali audio presenti nel portale di Patrimonio orale sono proprietà esclusiva di Ormete e dell’intervistato.
Any use of the material different from listening (except short quotation) is not possible without the prior written consent of ECAD/ORMETE.
Per ogni uso del materiale diverso dall’ascolto (al di là di citazione breve) deve essere richiesta l’autorizzazione a ECAD/ORMETE.
Interviews may only be reproduced with permission by ORMETE
Citation:
Relation: Bibliography:Intervista a Benassi Laura di Chernetich Gaia Clotilde e Gandolfi Roberta, Roma, il 10/03/2018, Progetto “La memoria dei teatri universitari in Italia (PRIN 2015. Per-formare il sociale)”, Collezione Ormete (ORMT-07PRb) – consultata in URL:<https://patrimoniorale.ormete.net/interview/intervista-a-benassi-laura/>, (data di accesso).